È stata inaugurata, a Reggio, la nuova Piazza De Nava. La data del 3 dicembre, tra l’altro, non è stata casuale: è la giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità e il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha voluto sottolineare, nel corso dell’evento, l’intenzione di aprire «questo spazio pubblico pienamente accessibile che dunque condensa bellezza, decoro e piena fruibilità».
«Uno spazio che finalmente restituisce al museo un’area di sua pertinenza in cui i visitatori possano adeguatamente attendere prima di entrare», ha detto Falcomatà, sottolineando come «questa piazza è coerente con gli altri recuperi che abbiamo fatto nel corso di questi anni. La rinnovata piazza De Nava, per altro, non dimentica la storia della nostra città, non snatura la tradizione, lo spirito di identità e di appartenenza. Anzi riqualifica lo storico monumento a Giuseppe De Nava realizzato da Francesco Jerace. Al contempo è, però, anche una piazza moderna».
Nel corso della manifestazione, inoltre, è stato siglato un accordo con il direttore del MArRC Sudano, in cui è disciplinata la gestione di questo spazio e anche la valorizzazione dei beni archeologici che sono conservati nei preziosi depositi, ricchi di reperti ancora ansiosi di parlare e di raccontare la nostra straordinaria storia», ha spiegato il primo cittadino.
Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il sindaco Falcomatà, la direttrice del Segretariato Regionale della Calabria per il Ministero della Cultura, Maria Mallemace, e il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, insieme alle massime autorità cittadine.
«Piazza De Nava oggi diventa parte quasi inclusiva del museo – ha dichiarato la direttrice Mallamace – e diventerà veramente un luogo in cui sarà ampliata l’offerta espositiva del museo stesso, di valorizzazione di tutte le iniziative che intenderà realizzare il direttore e chiaramente questo, per ciò che Piazza di Nava rappresenta per lo sviluppo della città e del turismo, è chiaramente un ottimo risultato».
Per il direttore Sudano «questa è una delle piazze dei reggini ma, forse, è quella più bella; perché c’è un museo davanti ed una struttura straordinaria come Palazzo Piacentini che ci invidia tutto il mondo per quello che c’è dentro; una piazza finalmente restituita alla collettività dopo un lavoro fatto veramente bene».
«Il progetto – ha concluso Sudano – nasce proprio per collegare la piazza al museo e per farne uno spazio dedicato così che i visitatori non abbiano più problemi a fare le file sui marciapiedi o ad essere abbandonati a loro stessi ma, soprattutto, di essere investiti dalle automobili in transito. Infatti con la pedonalizzazione di questa parte ora abbiamo finalmente un tappeto unico che unisce il museo alla piazza ed alla cittadinanza».
«Quando sono arrivata era già un cantiere, ora è bellissima – ha detto il prefetto Vaccaro –. Questo museo nazionale con la sua importanza non poteva avere che un luogo ed una piazza importanti per accogliere le persone. La piazza è un luogo importantissimo per una città perché è luogo di incontro: un luogo in cui ci si ferma, si ragiona, si chiacchiera, succedono eventi. Una piazza più grande vuol dire una piazza molto accogliente anche per tanti turisti che sicuramente si fermeranno qui al museo».
«È importante – ha evidenziato ancora il Prefetto Vaccaro – perché la città si riprende uno spazio curato e per una città è importantissima prendersi cura di se stessa e quindi l’hanno fatto le istituzioni tutte con questo lavoro e spetta anche i cittadini però a voler bene a questa piazza come a tutti gli altri luoghi di questa città. Voler bene significa viverla, appropriarsene in maniera corretta e gioiosa come questa sera. Quindi spero che questa piazza possa accogliere ancora altri eventi di questa Reggio che sta crescendo da un punto di vista di interesse da parte di chi non la conosceva fino ad ora».
«Piazza De Nava è un altro luogo del cuore che va ad aggiungersi agli spazi già restituiti alla città dall’Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà. E l’abbraccio che tanti reggini hanno voluto tributare al momento dell’inaugurazione, riempiendo di entusiasmo il nuovo bellissimo spazio inaugurato, ne è la dimostrazione», hanno detto i consiglieri delle Liste civiche del Comune di Reggio Calabria.
«Un progetto commissionato dal Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, condiviso dal Comune, che oggi si rivela una scelta vincente alla luce anche dell’unanime apprezzamento dei reggini, e che si aggiunge come un ulteriore tassello del più ampio progetto di riqualificazione che sta interessando l’intera città e che in questo caso ha toccato il cuore del centro urbano», hanno proseguito i consiglieri, sottolineando l’importanza di quest’opera non solo dal punto di vista estetico, ma anche per la vivibilità della città.
«Un intervento che ha saputo restituire la storica piazza di Reggio ai suoi cittadini, attualizzandola nel disegno architettonico, modernizzandone gli spazi e le strutture, rendendola più funzionale ed integrata con il Museo, e al contempo eliminando tutte le barriere architettoniche che impedivano l’accesso alle persone con disabilità. E non è un caso che ciò sia avvenuto proprio mentre nel mondo intero si celebrava appunto la giornata dei diritti delle persone con disabilità. Inoltre, l’esclusione del passaggio delle auto ha permesso di rendere gli spazi completamente accessibili, più armonici ed accoglienti, in linea con ciò che è realizzato di fronte ai musei delle capitali europee e del Mediterraneo. Oggi Piazza De Nava, riqualificata, rappresenta una vetrina sul Museo Nazionale e sul monumento a Vitrioli, e si pone come una splendida cartolina per i tanti visitatori che arrivano nella nostra città che adesso avranno modo di apprezzare meglio la maestosità e la bellezza del Palazzo del Piacentini ma anche la bellissima scultura dedicata a Giuseppe De Nava, e l’adiacente fontana monumentale, che conservano gli elementi dominanti della memoria storica della piazza».
«Per questo, così come è accaduto per altri luoghi del cuore, dal Tempietto al Rione Marconi, passando dal centro alle periferie, il nostro augurio è che i cittadini di Reggio diventino custodi intransigenti di questo rinnovamento nella tradizione. Solo con la partecipazione attiva e il senso di responsabilità della comunità potremo preservare e valorizzare questi spazi per le generazioni future, contribuendo così a far crescere ancora di più la bellezza e l’identità della nostra città. Dobbiamo sentirci parte di un processo di cambiamento che non riguarda solo le strutture fisiche, ma che ha a che fare con le infrastrutture immateriali, altrettanto importanti, che riguardano la crescita culturale e sociale, il senso di appartenenza e l’identità più profonda della nostra comunità» hanno concluso i consiglieri. (rrc)