Domani mattina, nella Sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale, alle 10, si terrà il convegno “Cervelli di ritorno, Digital Health e Intelligenza artificiale: nuove frontiere per una sanità d’eccellenza”, organizzato dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli.
Relazionano Carlo Morabito, professore ordinario di Elettrotecnica all’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria e presidente eletto dell’“International Neural Networks Society, Ca, USA”, che tratterà gli aspetti relativi alle “Innovazioni e limitazioni dell’AI in medicina e clinica”; Giovanni Tripepi, Dirigente di ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Reggio Calabria, con un focus su “Intelligenza artificiale e pratica clinica”; Vito Barbieri, U.O. Oncologia Medica, A.O.U. “Dulbecco” di Catanzaro, che si soffermerà sulla “Digitalizzazione del percorso diagnostico terapeutico del tumore polmonare. Un esempio di valutazione multidisciplinare online”. I lavori, introdotti dal presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso e coordinati dalla stessa Garante Stanganelli, prevedono, altresì, l’intervento del consigliere regionale e medico Domenico Giannetta, presidente della Commissione speciale di Vigilanza. Le conclusioni saranno affidate all’ospite d’eccezione, Franca Melfi, che terrà una lectio magistralis su “Tumore polmonare nelle donne: a che punto siamo?”.
Un argomento particolarmente caro e fortemente voluto dall’accademica, arrivata da qualche mese in Calabria dalla Toscana, per insegnare nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Unical e operare presso l’Ospedale “Annunziata” di Cosenza. Una vera opportunità per la Calabria, che può pregiarsi di avere acquisito le competenze di una donna che ha eseguito la prima procedura al mondo di asportazione del tumore al polmone con chirurgia robotica. Non solo un primato, ma motivo di vero orgoglio per una Calabria che propone finalmente una narrazione diversa del proprio sistema sanitario.
Trasferimento di conoscenze, reti di competenze extraterritoriali, modelli virtuosi in grado di introdurre nuove pratiche e metodologie, esempio di successo per le nuove generazioni: è tutto ciò che incarna la definizione di “cervelli di ritorno”; quando poi questi “cervelli” si chiamano Franca Melfi, pioniera mondiale della chirurgia robotica, a beneficiarne particolarmente è uno dei settori più importanti per i cittadini, ovvero la Sanità.
Luminari come la Melfi, infatti, rappresentano indubbiamente una risorsa di inestimabile valore per rivoluzionare il servizio sanitario regionale, raggiungendo “nuove frontiere” oltre le quali arricchirsi di tecniche e tecnologie avanzate, nonché puntare sulla formazione dei giovani medici, grazie all’esperienza acquisita in contesti d’eccellenza, e sull’introduzione di modelli di gestione più moderni ed efficienti. (rrc)