Proseguono gli appuntamenti culturali e musicali al Parco Ecolandia di Reggio Calabria.
Dopo la serata dedicata alla narrazione scritta, con Massimo Barilla che ha letto dei brani tratti da La Maligredi, Il diglio del mare e Renoir, e la partecipazione di Gioacchino Criaco e Eliana Iorfida, si prosegue questa sera, alle 19, con una serata dedicata al racconto per immagini: film, corti, documentari, produzioni televisive.
Nel corso della serata saranno proiettati brani da servizi giornalistici televisivi oltre a medio e cortometraggi. Paola Abenavoli giornalista e critico cinematografico, Pietro Raschillà, giornalista e autore televisivo (“Frontiere”, “Titolo V” Rai3), insieme insieme a Claudio Scarpelli condurranno il dibattito. La serata si concluderà con la proiezione di Il paese interiore, del regista Luca Calvetta, presente in sala.
A seguire, alle 21, la presentazione del libro Storie di lotta e anarchia in Calabria, di Piero Bevilacqua e con la ricerca musicale di Francesca Prestia.
Il 4 agosto, Davide Shorty “Play music Fest” si prospetta come una grande festa, che consacra sullo stage del Parco Ecolandia uno dei più interessanti giovani talenti del Sud Italia: Davide Shorty. «Un musicista che incarna il linguaggio del momento: soul, hip hop, rap; la voce soul di Shorty è supportata da una band con uno stile jazzy groove.
È una scommessa: Davide Shorty è una delle punte di diamante in Italia di questo nuovo linguaggio musicale; ha vissuto a fondo la cultura Hip hop nei sobborghi di Londra. Poi è tornato nel nostro Paese e ha iniziato a scrivere le rime in italiano». Da quel momento arriva l’ascesa: si posiziona 3° alla nona edizione di X-Factor. Nel 2021 si aggiudica il secondo posto tra le nuove proposte di Sanremo con il brano “Regina” grazie a cui riceve anche i Premi Dalla, Jannacci e Lunezia. Davide Shorty, palermitano doc, è accompagnato da una band tutta “Made in sud”, Emanuele Triglia, bassista di Reggio Calabria che torna da professionista nella sua città; alle tastiere Claudio Guarcello anch’egli di Palermo e alla batteria Davide Savarese napoletano verace.
Il 6 agosto, Lanzoni, Morgan, Mc Pherson – 30° Festival Ecojazz – Un magico incontro tra musicisti di differenti generazioni, annoverati tra le maggiori personalità della scena jazzistica odierna. Un’esperienza comune che si è subito tradotta nella volontà di costruire insieme qualcosa di bello e di nuovo, all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay, affrontando un repertorio di standards jazz, scegliendo in assoluto quelli tra i più avvincenti e meravigliosi del catalogo americano. Il loro cd registrato a New York nell’inverno del 2018 è infatti formato da quasi esclusivamente standards ed uscirà in occasione del loro tour di presentazione a Marzo 2019. Colpisce molto il loro modo di interpretare questi brani, si avverte infatti il bisogno di rispettare la tradizione jazzistica ma allo stesso tempo non c’è alcun tipo di rinuncia nel prendersi rischi per costruire qualcosa di veramente originale.
Thomas Morgan è uno dei contrabbassisti più carismatici e talentuosi al mondo, a soli 36 anni è già assiduo collaboratore di Bill Frisell, Steve Coleman, Craig Taborn, Jakob Bro. Eric McPherson, nato nel 1970 a New York, è uno straordinario batterista, dotato di un’inventiva e una sensibilità musicale fuori dal comune. Ha registrato negli ultimi cd di Jackie McLean ed Andrew Hill, è il batterista stabile del trio di Fred Hersch. Alessandro Lanzoni, pianista fiorentino venticinquenne, è una delle più importanti rivelazioni del jazz italiano, se si considera che già da una decina di anni è all’attenzione di critica e pubblico per la profondità con cui esprime la sua poetica basata su una enciclopedica cultura musicale. Ha suonato e registrato con Lee Konitz, Kurt Rosenwinkel, Ben Wendel, Joe Sanders, Greg Hutchinson, Roberto Gatto e molti altri.
Il 7 agosto, Felix Pastorius, Julius Pastorius e José Luis Santacruz – 30° Festival Ecojazz – muovono in un contesto di interpretazione e improvvisazione basato sull’ascolto reciproco, nel quale ognuno di loro riesce a prendere l’iniziativa all’interno di un contesto di libertà creativa, innalzata al più alto livello di sofisticatezza. I componenti del trio raggiungono una profonda conoscenza e comprensione delle complesse e magnifiche composizioni di Jaco Pastorius. Possono suonare all’interno delle diverse parti strutturali dell’opera cambiandone l’ordine, introducendo riff inaspettati che generano un senso di sorpresa costante e assicurano, con la loro vituosità, un concerto da un certo livello di appagamento.
L’8 agosto, 30° Festival Ecojazz. Carmine Ioanna è tra i più interessanti e quotati suonatori di accordion (da noi meglio nota come fisarmonica) della scena non solo nazionale. Il suo curriculum permette di descriverlo come musicista ed artista eclettico con partecipazioni nell’ambito della musica e del teatro a 360 gradi. Vanta collaborazioni in ogni angolo di mondo. La musica si fa racconto al punto che ciascuno può leggervi tante cose diverse, che non necessariamente coincidono con l’ispirazione del compositore iniziale. Come dice l’autore stesso: “la composizione non è più mia ma anche di chi ha partecipato all’operazione”. (rrc)