Proseguono, al Porto di Reggio Calabria, le indagini e i rilievi delle opere a mare relativi alla progettazione esecutiva del ‘Museo del Mare’, progettato dalla compianta archistar Zaha Hadid, che sorgerà nell’area tra il Lungomare Falcomatà e il porto cittadino.
L’Amministrazione comunale sta seguendo ogni passo necessario alle attività propedeutiche e a quella della realizzazione, avendo affidato al consigliere comunale, Carmelo Romeo, una delega specifica. Nelle scorse settimane un primo incontro tecnico, convocato a Palazzo San Giorgio, ha messo a confronto lo studio Zaha Hadid che si occuperà della realizzazione, il committente ossia il Comune di Reggio Calabria e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti per i rispettivi ambiti di responsabilità.
Entrando più nello specifico le attività avviate in questi giorni riguardano tutte le opere a mare e a terra.
«Le attività continuano, non stiamo sprecando neanche un giorno, nonostante nel mese di agosto, spesso capiti che le procedure siano in qualche modo rallentate. Sul fronte Museo del Mare si prosegue senza soste, lo studio Zaha Hadid, con il quale ci confrontiamo quotidianamente, sta continuando il progetto esecutivo e parallelamente ha iniziato le attività di indagine e verifica che sono essenziali per eseguire il progetto».
«In questi giorni – conclude – si stanno effettuando rilievi sia a terra che a mare. Si tratta di un’opera alla quale teniamo molto e stiamo seguendo con attenzione tutti i passaggi».
Entro settembre si terrà un nuovo incontro tecnico preparatorio alla conferenza dei servizi. Nello specifico le attività di indagine condotte in questi giorni sono divise in due settori. Lungo il tratto di mare prospiciente il litorale in esame sarà eseguito un rilievo batimetrico dalla linea di riva fino ad una profondità massima di 10 metri, lungo 60 linee di navigazione ortogonali alla linea di costa. Il rilievo andrà eseguito con ecoscandaglio in continuo su una superficie di circa 50 ha, per un tratto di costa da rilevare ampio all’incirca 1 km, con una lunghezza media delle sezioni di misura pari a circa 500 m.
Il posizionamento dei fix batimetrici sarà effettuato mediante l’utilizzo di una stazione topografica fissa a terra ed un’altra in movimento lungo il profilo della spiaggia emersa, al fine di consentire la migliore rettilinearità al profilo topo-batimetrico. Saranno rilevati tutti gli elementi eventualmente presenti lungo il tratto di costa siano essi emersi che sommersi. In particolare, dovranno essere esattamente determinate le sagome reali di manufatti come pennelli, moli, scogliere emergenti, scogliere sommerse, condotte sottomarine, scarichi a mare, muri di qualunque genere, canali artificiali di qualsiasi natura, canali o foci naturali. Il rilievo sarà effettuato con un sistema Multi Beam Echo Sounder, sull’intera area oggetto di indagine.
Sul tratto di spiaggia emersa, invece, sarà eseguito un rilievo topografico della fascia costiera, dalla linea di battigia fino alla prima struttura rigida sulla terraferma inclusa. Tale rilievo sarà agganciato al rilievo topografico necessario per le opere da eseguirsi a terra. Il rilievo andrà inoltre eseguito in continuità con i fix del profilo di spiaggia individuati precedentemente. La superficie di interesse ha una dimensione pari a circa 2 ha. Dal rilievo dovranno emergere chiaramente qualunque tipo di struttura fissa o temporanea che al momento delle operazioni sono presenti nella zona di interesse. (rrc)