Allarme dalla Confesercenti di Crotone sul rischio chiusura per molte imprese del commercio che sono in grande affatto. «La corsa inarrestabile dei prezzi delle materie prime, l’impennata dell’inflazione che nel mese di settembre – ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Crotone Antonio Casillo – ha raggiunto quasi il 9% e, soprattutto, l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche, creano una contingenza economica insostenibile per un tessuto imprenditoriale già particolarmente fragile come quello crotonese.
«A tutto questo va aggiunto la flessione della capacità di spesa delle famiglie che si traduce inevitabilmente in una riduzione degli acquisti.
Un momento di vera e propria emergenza che sta azzerando i già bassi margini operativi di molte aziende costringendo le tante micro imprese del territorio ad erodere patrimoni personali per scongiurare la definitiva chiusura delle loro imprese.
Un’emergenza economica che rischia di tramutarsi in emergenza sociale.
Secondo una stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio, infatti, da qui ai primi sei mesi del 2023, sono a rischio circa 120mila imprese del terziario di mercato e 370mila posti di lavoro attinenti principalmente ai settori più esposti ai rincari energetici: il commercio al dettaglio, in particolare la distribuzione tradizionale e moderna del settore alimentare, la ristorazione, la filiera turistica.
Una crisi, dunque, che coinvolge l’intera nazione, ma che, in un’economia come quella crotonese, caratterizzata da piccolissime imprese, amplifica le sue drammatiche conseguenze.
Confcommercio è costantemente impegnata in tavoli di confronto a livello nazionale per incentivare l’attuazione di misure idonee a riportare la crisi entro livelli di sostenibilità, soprattutto attraverso interventi di sostegno come quello del credito di imposta sugli aumenti energetici, accolto e inserito negli ultimi decreti aiuti.
Ma, oltre alle misure governative nazionali, è necessario che anche le istituzioni territoriali focalizzino la loro attenzione su queste problematiche; occorre che la politica locale si faccia promotore di misure ed azioni attraverso le quali poter intraprendere un percorso di sviluppo, meglio condiviso, che porti a risultati concreti e tangibili per le imprese.
A breve Confcommercio Crotone avvierà delle iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per evidenziare l’importanza che, anche a livello sociale, ricoprono le attività commerciali perché, come spesso ribadiamo, se si spengono le insegne e muoiono le imprese, muoiono anche le città.
Confcommercio continuerà a garantire una collaborazione attiva e propositiva, con l’auspicio che si avvii, da parte delle amministrazioni locali, una sorta di dinamismo partecipato, attraverso il quale concertare, individuare e mettere in atto tutte le azioni che possano, in ogni modo, attenuare lo stato di difficoltà attuale delle nostre attività economiche». (rkr)