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Marcello Anastasi

Allarme di Anastasi (IRIC) per le difficoltà di accesso al credito delle imprese

Gli interventi dei decreti Cura Italia che il Governo ha messo in campo continuano a suscitare rabbia e indignazione tra gli imprenditori che si trovano sempre più in difficoltà dopo due mesi di chiusura forzata. Di questo disagio si è fatto portavoce il Consigliere regionale del gruppo ‘Io resto in Calabria’ Marcello Anastasi, che ha espresso «preoccupazione per le difficoltà  che riscontrano gli imprenditori, gli artigiani e i liberi professionisti  reggini di accedere al credito bancario. Molti di loro – dice Anastasi – avendo investito cospicui capitali in progetti di sviluppo economico e di occupazione nel nostro territorio  e che oggi intendono continuare a  lavorare per contribuire alla ripresa, hanno bisogno di maggiore sostegno da parte degli istituti bancari»

«Gli imprenditori – ha detto Anastasi – che hanno bisogno di comprensione, di vicinanza, e di riconoscimento del loro ruolo e della loro funzione sociale, hanno necessità che il sistema bancario ponga più attenzione alle loro esigenze accelerando le azioni di finanziamento imprenditoriale a sostegno del loro lavoro e dell’occupazione».

«A tale proposito – ha rilevato Marcello Anastasi – l’intervento straordinario previsto dal Decreto Liquidità del Governo e che ha dato il via ai prestiti fino a 25 mila euro garantiti dallo Stato al 100% , non deve subire rallentamenti per cause derivanti dalle procedure bancarie, altrimenti è forte il rischio di snaturare il vero significato dell’azione di sostegno economico incentrato oltre che sull’offerta di liquidità, anche sulla veloce concessione della stessa, evitando così un ulteriore danno nei confronti di si trova seriamente in difficoltà».

«Molte sono infatti le segnalazioni che pervengono dal mondo delle professioni e  delle piccole e piccolissime imprese, i più colpiti, in ordine alle richieste documentali degli istituti bancari per avere accesso alle linee di credito, con gestione delle procedure che confliggono con i tempi imposti dalla crisi.

«Se così è – ha proseguito Anastasi – la gabbia della burocrazia può davvero restringere le opportunità di ripresa  in questa grave congiuntura economica di cui solamente i lavoratori interessati possono comprendere sino in fondo i pericoli di chiusura delle attività».

«È di interesse comune – ha sottolineato  il consigliere regionale di ‘Io resto in Calabria’ – tutelare il mondo del lavoro, le famiglie, lo status generale degli attori delle imprese e delle libere professioni, che con il loro laborioso fare alimentano l’economia, arricchiscono il mercato regionale e offrono servizi indispensabili per assicurare il comune benessere, rendendo  più attrattivo il nostro territorio al fine di ulteriori azioni di sviluppo».

L’esigenza di offrire immediata liquidità alle aziende è sotto gli occhi di tutti: «Da qui, e per evitare di costringerli al fermo delle attività cui molti sono tentati, e per salvaguardare settori come il turismo, agenzie di viaggio, strutture balneari, ristorazione, alberghi, camping, che in previsione dell’ormai vicina stagione estiva necessitano di immediata liquidità per fronteggiare spese di investimento anche sul piano dell’innovazione, si rende necessario una più determinata e veloce disamina delle pratiche di valutazione delle richieste di finanziamento. C’è bisogno – ha affermato  Anastasi – di un’etica della finanza adatta al momento storico, che salvaguardi da ulteriore stress gli imprenditori, artigiani e liberi professionisti».

Secondo Anastasi «È vitale che l’accesso al credito, per altro garantito tutto dallo Stato, debba avvenire con la massima sollecitudine possibile, seppure nel pieno rispetto delle leggi. Se nulla deve essere più come prima – ribadisce il consigliere regionale – anche le banche  aiutino gli imprenditori e i liberi professionisti reggini assicurando quanto previsto dal Governo nazionale in maniera veloce per favorire la ripresa e la garanzia dell’occupazione. Per tali ragioni, mi appello agli organi di controllo preposti a vigilare su questa situazione e anche ai nostri referenti politici nazionali, perché affrontino nelle loro sedi politico-istituzionali questa situazione ed assicurare che le forme di aiuto economico previste dal Governo nazionale  non subiscano stravolgimenti ma ci si attenga fedelmente alle linee guida già definite». (dc)