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Marcello Manna, sindaco di Rende

Anci Calabria: Realizzare una rete tra istituzioni per la digitalizzazione per eliminare il gap con il Nord

Creare una rete tra Amministrazioni comunali, Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione per una svolta che colmi il divario tra nord e sud: è emersa, unanime, da parte dei sindaci della Calabria, la volontà di muoversi in sinergia sulla transizione digitale. È la proposta avanzata da Anci Calabria, nel corso del webinar PA digitale 2026, i Comuni protagonisti della transizione digitale promosso da Anci per le amministrazioni comunali sulle risorse del PNRR per la digitalizzazione della PA, in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il presidente Anci Calabria, Marcello Manna, ha evidenziato che «è questa un’occasione che noi amministratori dobbiamo cogliere. Il supporto che in tale direzione arriva dal ministero della Transizione digitale e dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui sono già iniziate le prime proficue interlocuzioni, ne siamo certi, si tradurrà in opere concrete perché, è ovvio che, solo così la trasformazione digitale potrà divenire fattore essenziale per la crescita, lo sviluppo sociale e la transizione verso un’economia sostenibile».

Filippo Pietropaolo, assessore regionale con delega in materia di Organizzazione e Risorse Umane, ha poi assicurato che «la regione Calabria offrirà, grazie anche alla collaborazione con la segreteria tecnica del ministro Colao, il supporto necessario a garantire la transizione digitale. Bisogna imporre questa importante svolta che permetterà ai comuni di migliore diversi servizi essenziali».

L’assessora con delega ai processi di Digitalizzazione del comune di Rende e CTER presso Istituto di Informatica e Telematica CNR sede di Cosenza, Lisa Sorrentino ha poi sottolineato: «i comuni del Sud Italia sono caratterizzati da un maggiore ritardo nello sviluppo del digitale, come indicano le performance dell’indice DESI Digital Economy and Society Index a livello regionale  Di fatto, si  coglie una linea di demarcazione estremamente evidente  tra chi sta dentro e chi sta fuori dalla società digitale, e quindi tra inclusione ed esclusione».

«Un forte divario digitale – ha aggiunto – che non riguarda solo l’attivazione di servizi a banda ultralarga ma ricomprende anche la disponibilità delle dotazioni tecnologiche (ad esempio, i device per accedere a internet) e soprattutto le competenze digitali. In diverse realtà locali in ambito sanitario, nelle scuole, si lavora ancora in modalità analogica, in assenza di un sistema informatico centralizzato, in carenza di un sistema di gestione e conservazione a norma e spesso senza una adeguata conformità alla normativa europea in materia di privacy e sicurezza con un grave rischio di cyber attacchi oltre che di sanzioni».

«Ciò premesso – ha proseguito – se è vero che la transizione digitale e costituisce uno dei tre assi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è altrettanto vero che il timore che i Comuni del sud Italia a causa dei motivi sopraelencati, non riescano a recepire ed utilizzare le risorse previste dal Piano stesso e rispondere in maniera puntuale ai fabbisogni esistenti, non è purtroppo infondato.  Appare dunque assolutamente necessario accompagnare il PNRR con misure che affrontino più direttamente i vari gap esistenti. L’auspicio è a mio avviso che l’adozione delle tecnologie, sia accompagnata a idonee e puntuali misure strategiche per superare le carenze nella formazione e nei modelli organizzativi».

Luca Rigoni, Tommaso Goisis e Michele Vitiello, dirigenti del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno infine fornito ai sindaci presenti informazioni di maggior dettaglio sulle specifiche misure del PNRR per il digitale destinate ai Comuni, sulle modalità di accesso alle risorse, sulle possibilità di rimanere aggiornati sull’apertura degli Avvisi e sugli strumenti operativi per richiedere i fondi e rendicontare i progetti. Nell’evento è stato anche presentato PA digitale 2026, la piattaforma che consente alle amministrazioni di richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza.

Nel concludere, il presidente Manna ha detto che «ritengo sia fondamentale impegnarsi in un vero e proprio cambiamento culturale che porti noi amministratori e il personale degli uffici pubblici a cogliere quotidianamente i benefici della tecnologia, uscendo dall’ottica del documento cartaceo in favore di procedure più smart, ma anche ovviamente favorire quanto più possibile il transito verso strumenti i più idonei ad attuare il paradigma della digitalizzazione. In questo senso è opportuno seguire con attenzione gli sviluppi dei diversi step progettuali con la consapevolezza che l’introduzione delle tecnologie può semplificare e ottimizzare i processi gestionali e organizzativi delle nostre amministrazioni concretizzando molteplici vantaggi». (rrm)