CONTINUA A CRESCERE L’INDIGNAZIONE PER LE FRASI DEL SENATORE GRILLINO SULLA DEFUNTA PRESIDENTE JOLE;
La Commisisone Antimafia riunita a Palazzo San Macuto

ANTIMAFIA, SI DIMETTANO I COMPONENTI
COSÍ MORRA È COSTRETTO AD ANDARSENE

di SANTO STRATI – L’opposizione in Parlamento (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) ha annunciato che diserterà le sedute della Commissione Antimafia per protesta contro il presidente Nicola Morra dopo le spregevoli espressioni rivolge alla defunta presidente Santelli e a tutti i calabresi in generale. Alle dimissioni il senatore grillino non ci pensa proprio e allora suggeriamo – se ancora esiste un minimo di dignità tra i 50 componenti della “Commissione d’inchiesta Bicamerale sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere” – una via rapida per uscire da questa imbarazzante situazione provocata da Nicola Morra. È molto semplice: visto che il sen. Morra non darà mai le dimissioni, e che non esiste la via della sfiducia parlamentare, diano le dimissioni gli altri 49 componenti, o almeno tutti coloro che non si riconoscono nelle intemperanze e nelle squallide esternazioni del presidente.

Lo sappiamo è chiedere troppo al vicepresidente sen. Pasquale Pepe (Lega), ai segretari deputati Wanda Ferro (FdI) e Gianni Tonelli (Lega), ai senatori membri: Teresa Bellanova (Italia Viva), Giacomo Caliendo (FI), Antonella Campagna (M5S), Luca Ciriani (FdI), Margherita Corrado (M5S), Giovanni Endrizzi (M5S), Antonella Faggi (Lega), Mario Michele Giarrusso (Gruppo Misto), Pietro Grasso (LeU), Antonio Iannone (FdI), Elio Lannutti (M5S), Alessandrina Lonardo (Gruppo Misto), Michelina Lunesu (Lega-Partito Sardo d’Azione), Giuseppe Mangialavori (FI), Assuntela Messina (Pd), Franco Mirabelli (Pd), Enrico Montano (Lega), Marco Pellegrini (M5S), Antonio Saccone (FI), Dieter Steger (Svp), Valeria Sudano (Italia Viva), Francesco Urraro (Lega) e Luigi Vitali (FI). E ai membri deputati: Piera Aiello (Misto), Davide Aiello (M5S), Stefania Ascari (M5S), Vittoria Baldino (M5S), Giusi Bartolozzi (FI), Gianluca Cantalamessa (Lega), Andrea Caso (M5S), Andrea Dara (Lega), Paolo Lattanzio (Gruppo Misto), Maurizio Lupi (Gruppo Misto), Carmelo Miceli (Pd), Luca Migliorino (M5S), Dalila Nesci (M5S), Andrea Orlando (Pd), Erasmo Palazzotto (LeU), Luca Paolini (Lega), Nicola Pellicani (Pd), Antonio Pentangelo (FI), Erik Pretto (Lega), Angela Salafia (M5S), Sandra Savino (FI) e Walter Verini (Pd). Scusate, ma l’elenco era necessario: molti sono degli illustri sconosciuti della politica, hanno l’occasione per farsi notare sugli undici pentastellati che (?) potrebbero opporsi. Ma se in 38 presentano le dimissioni, la Commissione si scioglie e va rinominata, con buona pace della boria infinita del Presidente.

E al sen. Nicola Morra (quando gli ricapita?) resterà la bella soddisfazione doversene andare, dopo essere rimasto “solo” in una Commissione Antimafia che dovrebbe essere improntata al rispetto dei vivi e dei morti, e che invece ha un Presidente che esulta e gioisce per le accuse dei PM (non condanne, badate bene!) ai calabresi «tutti sempre pronti a ricevere un ordine di arresto per mafia». Se non è disprezzo questo per la terra che lo ha mandato in Parlamento…
È, dunque, una questione di dignità: i 49 parlamentari sopra elencati hanno una bella e unica opportunità per mostrare il giusto sdegno di chi crede nella democrazia e nel rispetto della persona umana. Saremo pessimisti, ma, sinceramente, ci crediamo poco. (s)