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COnsiglio regionale della Calabria

Approvato il bilancio, con qualche bagarre in Consiglio regionale

Una lunga seduta, portata avanti fino a tarda sera, per l’approvazione del bilancio con decine di emendamenti. Alla fine il documento 2020-2022 è stato approvato a maggioranza.

«La maggioranza ci ha presentato un bilancio e un Documento economico e finanziario senz’anima, senza coraggio e senza alcun indirizzo politico – ha detto il consigliere Domenico Bevacqua (Pd)  –. Un bilancio che, per la prima volta, oltre a non essere passato dal vaglio di una commissione consiliare, non ha visto nessuna interlocuzione preliminare con le forze sociali e imprenditoriali. Il risultato è sconfortante: solo tagli lineari, inferti  con criteri esclusivamente ragionieristici. Non c’è una sola riga di prospettiva sulla emergenza Covid.19: quasi che la Calabria fosse un’isola felice e non dovesse tenere conto, per quest’anno e per i prossimi, di un fattore che sta stravolgendo le agende pubbliche del mondo intero. Non sappiamo cosa questa maggioranza voglia fare su sanità, turismo, agricoltura, aree interne, tematiche sociali».

Sostiene Bevacqua: «Noi vogliamo una battaglia comune per la fine del commissariamento e l’abolizione del ‘Decreto Calabria’. Vogliamo una sanità pubblica e centralizzata – ha sottolineato –  con la partenza dei nuovi ospedali già finanziati e l’avvio di un modello organizzativo che guardi ai territori (Aggregazioni Funzionali Territoriali e Unità Complesse di Cure Primarie), unitamente a servizi di assistenza domiciliare integrati. Proponiamo, un Centro Unico di Spesa per le Asp territoriali e le Aziende ospedaliere, insieme alla riattivazione della Stazione unica Appaltante, ferma da un anno. Siamo preoccupati per il disinteresse della maggioranza per gli aspetti connessi al trasporto pubblico locale, così come per la salvaguardia e rivalutazione delle nostre aree interne”. Ancora il capogruppo del Pd: “La stessa Legge di Stabilità non fa altro che confermare quest’analisi: i reboanti annunci che l’assessore Talarico ha usato nel presentarla alla stampa, poggiano su friabile sabbia. I 200 milioni da anticipare agli enti del servizio sanitario regionale per pagare qualche debito, sono una possibilità offerta dalla normativa nazionale e non sono altro che ulteriori debiti che la Regione si accolla e che deve restituire entro dicembre. Anche la sospensione dei mutui già contratti dalla Regione, è già disposta dal ‘Decreto Cura Italia’ e noi proponiamo che una parte di queste somme sia destinata agli operatori sanitari in prima linea nell’emergenza Covid. Quello di cui avremmo dovuto parlare oggi sono i 2,8 miliardi di fondi europei disponibili. Avevamo chiesto una seduta ad hoc per discutere la rimodulazione e riprogrammazione di questi fondi, per destinarli ai danni provocati ai calabresi dall’emergenza Covid: una situazione socio-economica che sta diventando esplosiva”.  Ha concluso Bevacqua: “Le nostre proposte sono pubbliche. Ne riepilogo alcune:  integrazione dei redditi familiari più bassi; bonus per microimprese e lavoratori autonomi; contributo per le spese di locazione degli immobili commerciali; fondo speciale per il comparto del turismo; contributo finalizzato alle spese di alloggio per gli studenti fuori sede. Anche su questo siamo disponibili al più ampio confronto per realizzare un fronte comune, per evitare che neanche un euro di ciò che è destinato al Sud possa prendere altre strade. A noi interessano la concretezza e l’immediatezza: le imprese calabresi hanno bisogno del fuoco che vada ad alimentare le loro attività, non certo del fumo che nulla risolve. Perciò diciamo alla maggioranza: assumiamoci ognuno le nostre responsabilità, ma non presentateci scatole vuote”.

(rp)