Il senatore del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Auddino, ha incontrato i commissari di Nocera Terinese per discutere dello stato in cui versano alcuni torrenti e i fossi del comprensorio, del problema della pulizia del mare e del degrado del lungomare ancora impraticabile in alcuni tratti e con detriti pericolosi tra la spiaggia e il bagnasciuga.
«L’interlocuzione con i Commissari è stata produttiva – ha spiegato il senatore – abbiamo preso atto della necessità ed urgenza dell’intervento in questione al fine di liberare il naturale deflusso delle acque dei torrenti del comprensorio. Bisogna liberare il letto dei torrenti e dei fossi privati dalla sabbia e dalla vegetazione fino a portare il naturale deflusso delle acque fino al mare, come è naturale che sia».
«Ho fatto un sopralluogo nei campi circostanti accompagnato da alcuni cittadini preoccupati – ha proseguito il senatore – e quello che ho visto mi ha sorpreso e molto preoccupato. Non ci si può voltare dall’altra parte, adesso più che mai è il momento di intervenire prima che inizi la stagione delle piogge, onde scongiurare allagamenti pericolosi e danni ai campi. I torrenti e i fossi che ho visto nel sopralluogo dovranno essere liberati nelle prossime settimane. Con i commissari ci siamo dati appuntamento la prossima settimana per fare il punto del lavoro insieme all’ufficio tecnico del comune. L’autunno incombe per cui bisognerà essere previdenti!».
«Infatti il problema – ha proseguito – non è solo quello relativo ai fossi su terreni di proprietà privata: la questione rimane aperta anche per i torrenti. Nel sopralluogo fatto nei giorni scorsi insieme ai cittadini, ho potuto riscontrare con i miei occhi come il torrente Grande e il fosso privato ad esso adiacente improvvisamente si interrompano dopo aver superato la statale (i due corsi d’acqua corrono a distanza di alcune decine di metri l’uno dall’altro per un tratto sotto la SS 18): i due corsi d’acqua risultano interamente coperti da vegetazione e sabbia che troncano, di fatto, l’intero percorso dei due corsi d’acqua fino al mare».
«Dunque – ha spiegato ancora – bisognerà procedere subito con la pulizia dei fossi, dei torrenti e dei canali di scolo che, in occasione delle abbondanti piogge, frequentemente esondano inondando i terreni circostanti con gravi danni ai terreni coltivati, per garantire il naturale deflusso dell’acqua fino al mare onde evitare l’ennesimo disastro annunciato».
“L’ordinanza del 18 luglio scorso, ordinanza n. 24 del 18/07/2022, lo poneva chiaramente intimando “la pulizia, manutenzione e conservazione di fossi di proprietà privata per prevenire fenomeni di allagamento dei nuclei abitati e delle strade in caso di forti piogge.”
«È una situazione insostenibile – ha detto ancora – che non può essere accettata, perché alle prime piogge saranno “questi tappi” a fare allagare tutte le aree circostanti, arrecando estremo disagio ai cittadini e agli agricoltori della zona. Anche i tombini lasciati aperti nell’area circostante sono un serio pericolo per cui vanno subito coperti: Dio non voglia che ci passi qualcuno perché all’imbrunire risulterebbe molto pericoloso aggirarsi da queste parti: potrebbe finirci dentro chiunque facendo un volo di alcuni metri dentro il tombino». (rp)