Il senatore del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Auddino, ha voluto precisare alcuni aspetti di carattere tecnico-legislativo riguardanti l’ingresso di tutti i portuali nella Gioia Tauro Port Agency, tra cui che per «consentire l’inserimento negli elenchi dell’Agenzia dei lavoratori in esubero di tutte le società, concessionarie e non, che operano nell’area portuale di Gioia Tauro, è stato necessario un mio diretto intervento legislativo che andasse a modificare la vecchia norma contenuta nell’articolo 4 del decreto – legge 29 dicembre 2016 n. 243 che escludeva alcune tipologie di lavoratori in esubero. Senza una modifica legislativa tutto questo non sarebbe stato possibile».
«Pertanto – ha aggiunto – è tecnicamente e giuridicamente non corretta l’affermazione contenuta nel succitato comunicato stampa, secondo la quale “tutto l’iter amministrativo promosso presso il Mit dal Commissario Straordinario” avrebbe portato di per sé all’approvazione della norma contenuta nel Decreto Agosto, all’articolo 93. Dal punto di vista giuridico, il dialogo fra le due pubbliche amministrazioni avrebbe potuto produrre, semmai, un nuovo accordo di programma, ma non un intervento legislativo che spetta al parlamentare».
«Lavoro da due anni sul porto – ha spiegato Auddino – ho contribuito ai molti successi ottenuti in questi mesi grazie ad un eccellente lavoro di squadra, condotto insieme all’ex ministro Danilo Toninelli prima e, adesso insieme al viceministro Giancarlo Cancelleri, al legislativo del Mit e all’Autorità portuale guidata dal Commissario Andrea Agostinelli. Il porto di Gioia Tauro è il fiore all’occhiello della politica attuata in questi anni dal M5S, ed è per me importante precisare tutto questo per ristabilire la verità dei fatti, nel rispetto di tutti».
«Mi preme, inoltre, precisare – ha proseguito il senatore del Movimento 5 Stelle – che la modifica legislativa contenuta nell’articolo 93 del Decreto Agosto, non è stata inserita nel decreto tramite una procedura emendativa, per cui non si tratta di un emendamento! Certamente, avrei potuto presentare un emendamento al Decreto Agosto, a mia prima firma come ho fatto altre volte, quando il provvedimento fosse arrivato in Parlamento in fase di conversione, ma ho preferito che la mia proposta di modifica venisse inserita direttamente nel decreto agosto ed entrasse subito in vigore senza dover attendere gli ulteriori 60 giorni del termine per la conversione in legge».
«Ho scelto il percorso più rapido – ha spiegato Auddino – nell’interesse esclusivo dei lavoratori, mantenendo un rapporto costante con l’Ufficio legislativo del Mit ed il viceministro Cancelleri, lavoro che ha portato all’inserimento della mia proposta di modifica direttamente già nel Decreto Agosto. Avevo promesso a tutti i lavoratori che ce l’avremmo fatta, ed in fretta, e la promessa è stata mantenuta!». (rp)