«Il percorso verso l’Autonomia differenziata è tracciato, gli impegni di partire entro la fine dell’anno sono stati mantenuti». È quanto ha annunciato il ministro degli Affari Regionali, Roberto Calderoli, nel corso del Bèrghem Fest.
Il Ddl, infatti, è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio. Un risultato importante per il ministro che, nel corso del suo intervento, ha spiegato che «con l’ok alla manovra di Bilancio, c’è il via libera anche per la costituzione della cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, su cui stiamo lavorando per renderla operativa già da gennaio».
Su facebook, poi, il ministro ha chiarito che «non c’è volontà di creare squilibri. L’obiettivo è garantire Stato efficiente a tutti cittadini, anche sul fronte sanitario. Con tutto il rispetto per le plurime sigle sindacali, prima di annunciare mobilitazioni di massa contro l’autonomia sarebbe gradita almeno la bontà di leggere il testo della mia proposta».
«Francamente – si legge – mi sfugge il motivo per cui abbiano deciso di scagliarsi con tale impeto contro quella che definiscono ‘una torta avvelenata’ senza nemmeno avere effettiva consapevolezza dell’argomento, dato che il testo non è ancora stato reso pubblico.
Forse sarebbe il caso pensare prima ai malati che agli schieramenti politici, visto che questa riforma può finalmente permettere allo Stato di riuscire dove il centralismo ha fallito, anche nell’interesse di chi deve curarsi».
«Di fronte a chi sostiene che io intenda garantire diritti civili e sociali diversi tra regioni diverse – ha proseguito – rispondo che questo è l’esatto contrario di ciò che ho messo nella legge e che rappresenta l’antitesi del mio pensiero. Il mio auspicio è che il dibattito sull’autonomia smetta di essere trattato come terreno di scontro per pregiudizi ideologici e che cessi quella volontà di acuire lo scontro, cercando di polarizzare la discussione. Un simile atteggiamento è dannoso per il Paese e rischia di nascondere tutti gli elementi positivi di questa riforma ai cittadini, che possono e devono essere informati dei riflessi positivi che l’autonomia può avere a tutte le latitudini».
«L’opposizione occorreva farla in Parlamento all’art. 143 contenuto nella legge di Bilancio. Adesso è troppo tardi…», ha scritto su Facebook il segretario generale di Uil Calabria, Santo Biondo.
«Sull’autonomia differenziata – ha scritto su Facebook Mara Carfagna – il ministro Calderoli continua a ignorare volutamente la più elementare grammatica istituzionale. Aver trasmesso il testo del disegno di legge direttamente alla Presidenza del Consiglio, senza prevedere prima il dovuto confronto istituzionale con le Regioni, conferma l’inaccettabile arroganza di un ministro inadeguato, chiaramente di parte, che non vuole una riforma nell’interesse di tutti ma una secessione di fatto a vantaggio di pochi».
«Si vuole procedere di corsa lungo un percorso separatista – ha proseguito – che renderà l’Italia ancora più divisa e più ingiusta, a vantaggio esclusivo delle aree più ricche del Paese, a danno del Sud. E tutto questo a colpi di dpcm, ignorando il Parlamento e senza prevedere un euro per finanziare i Lep. Mi domando solo cosa ne pensi la Presidente Meloni, che solo qualche settimana fa aveva avvertito di non volere fughe in avanti, in nome della coesione nazionale. Come può accettare che si compia un simile scempio?». (rrm)