Nella giornata di domani, alle 10.30, la città di Bisignano intitola una strada a don Carlo De Cardona, in occasione del 150° anniversario della nascita.
Nella cittadina di Val di Crati l’evento assume una grande rilevanza, non solo perché De Cardona è il fondatore delle Casse Rurali Calabresi ma soprattutto, perché a Bisignano il 24 giugno 1906, «un manipolo d’audaci operai promotore il prof. Carlo De Cardona», come si legge in una lapide murata nella sede della banca, fondò la Cassa Rurale di Bisignano, oggi Credito Cooperativo.
L’intitolazione della strada, voluta dal sindaco della città Francesco Fucile, la delibera è la 26 del 1 dicembre 2021, si cala nell’ambito delle iniziative promosse dell’Universitas Vivariensis che, in quest’anno celebrativo, ne ha divulgato l’opera attraverso una serie di manifestazioni promosse in tutta la Calabria. La targa con l’intitolazione a “Don Carlo De Cardona servo di Dio e fondatore delle Casse rurali calabresi”, benedetta dal parroco di Bisignano Centro don Cesare De Rosis, verrà scoperta alle ore 12.00, il raduno è nella vicina piazzetta dedicata a Padre Pio. Prima di togliere il drappo alla nuova indicazione della strada, il sindaco ha fortemente voluto che i maturandi di Bisignano conoscessero De Cardona e la grande storia del cattolicesimo sociale che il prete di Morano ha rappresentato per tutto il cosentino.
Dopo i saluti dei sindaci di Bisignano Francesco Fucile e di Morano Nicolò De Bartolo, dei dirigenti scolastici Francesco Talarico e Andrea Codispoti, del presidente del Centro studi “Il Palio” Clara Maiuti, gli interventi del presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino e del rettore dell’Universitas Vivariensis Demetrio Guzzardi.
L’incontro sarà introdotto e moderato dal giornalista Rino Giovinco.
Apprezzamento per l’iniziativa è stata espressa da Nicola Paldino, bisignanese, e presidente della BBC Mediocrati: «Tutta la nostra organizzazione, locale, regionale e nazionale, ha accolto di buon grado questa intitolazione; per noi De Cardona è un faro. Abbiamo sempre avuto per don Carlo un sentimento di riconoscenza, fare credito in un territorio come quello calabrese ha bisogno di forti motivazioni etiche».
«Nella nuova sede di Rende – ha concluso – abbiamo dedicato a De Cardona il grande salone, che concediamo a tutti gli operatori culturali che ne fanno richiesta, e abbiamo voluto patrocinare la collana di quaderni “Studi e ricerche su don Carlo De Cardona”. Far conoscere il pensiero di questo grande pioniere dell’apostolato sociale dei contadini e artigiani calabresi, per noi è motivo di orgoglio». (rcs)