Si è svolto, nei giorni scorsi, l’incontro sul tema Per la pace e la solidarietà, contro militarismo e il razzismo, promosso dalla Camera del Lavoro di Casali del Manco in sinergia con alcune Associazioni dell’area casalina.
Marco Caferro, responsabile della Camera del Lavoro, ha illustrato il significato dell’iniziativa, spiegando come « è come quella goccia d’acqua in ambiente desertico che accende un filo di speranza, per un futuro di Pace e di Umanità».
«Un incontro – ha proseguito – per dedicare una spazio di riflessione, in piena consapevolezza e sensibilità civica, orientato a tenere viva l’attenzione verso una causa rilevante, che non trova adeguate soluzioni: la Pace Mondiale e la cessazione dei focolai di conflitti sul Pianeta, a partire da quello Russo-Ucraino. L’inderogabilità di affermare la Pace è un Obiettivo primario, non più rinviabile».
Massimo Covello, presidente Anpi Presila “Eduardo Zumpano”, ha detto: «in primis la solidarietà e la vicinanza dell’Anpi Presila per la immane tragedia di Cutro, a seguire ha parlato sul conflitto in atto, una guerra infinita. Nessuno parla compiutamente di Pace ( che è la strada della soluzione di una guerra fratricida). Le conseguenze sono sempre più evidenti, con una prospettiva ancor più insidiosa per il resto del mondo. Una condizione esasperante per tutti».
«Ecco perché – ha affermato il relatore – nessuno può restare estraneo, né far finto di nulla. Lavorare per la Pace, per l’affermazione dei Diritti Umani, per la cessazione dei conflitti in atto».
Il consigliere comunale di Casali del Manco, Pietro marasco, ha fatto un’ attenta considerazione sulla questione migranti e sulla guerra, facendo riferimento ad un «percorso di negoziazione per una Pace giusta e la cessazione dei massacri in atto sui rispettivi fronti caldi del conflitto», mentre Pietro Spadafora, ha brevemente illustrato due Progetti Sai, in carico al Centro Solidarietà Il Delfino di CS, in cui è coinvolta anche Marcella Gualtieri ( 1 – Minori stranieri non accompagnati – “Gran Burrone”; 2- Ordinario Nuclei Familiari “Lorien” – Casali del Manco CS).
Al tavolo dei Lavori anche Francesca Pisani, assessore alle Politiche Sociali e Bilancio Comune di Casali del Manco. L’esponente della Giunta comunale casalina, ha porto il saluto dell’ Ente Locale ed espresso pieno assenso alla Iniziativa, per il significato e l’attualità del tema posto all’attenzione della pubblica opinione e dell’attento uditorio presente.
«Rispetto ad argomenti così impegnativi e di estrema attualità – ha rilevato la relatrice – c’è la necessità di costituire sempre più una rete ampia di partecipazione ad ogni livello per far avanzare voci e presenze per pervenire ad una Pace duratura tra i Popoli e di serena stabilità geo-politica nel mondo».
La deputata del M5S, Anna Laura Orrico, ha evidenziato come «”la pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”. Così affermava il ministro francese Robert Schuman mentre proponeva la nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio il 9 maggio 1950. Una citazione sempre pulsante di attualità – quella che ha voluto ricordare la Parlamentare del M5Stelle – formulata in quella circostanza per dare vita ad un progressivo sforzo di solidarietà e collaborazione che impedisse il ripetersi in Europa delle atrocità delle guerre che avevano devastato un intero continente e colpito drammaticamente molti altri».
«Molti sono i traguardi importanti raggiunti da questa istituzione – ha proseguito la parlamentare – tante però le sfide perse o non ancora affrontate adeguatamente. Tra queste c’è sicuramente la volontà di mettere in campo una strategia comune di politica estera in grado di affrontare le prove di un mondo sempre più globalizzato, connesso e sottoposto a grandi questioni come il cambiamento climatico, l’aumento delle disuguaglianze sociali, economiche e territoriali, l’allarmante fenomeno migratorio».
«Non c’è dubbio – ha aggiunto – che il conflitto russo-ucraino sia la conseguenza di questa mancata capacità dei Paesi europei di condividere una strategia comune nel campo della politica internazionale, indipendente dai classici blocchi che si stanno riproponendo con enorme forza in questo momento, una strategia in grado di tutelare sempre e comunque i diritti fondamentali delle donne e degli uomini che abitano questo continente così articolato in centinaia di sfumature culturali e identità storiche. L’Europa ha bisogno di una leadership forte, coesa e in grado di superare gli egoismi delle singole nazioni, altrimenti qualunque sforzo di unità economica e sociale sarà inutile davanti alla prepotenza delle questioni culturali e identitarie».
«L’augurio – ha concluso – è che tutti i leader europei si rendano conto che la pace si prepara con la solidarietà, il dialogo e la ferma volontà di abbattere le ingiustizie sociali garantendo a ciascun popolo le stesse opportunità per essere liberi e crescere nel rispetto delle diversità. C’è ancora molto da lavorare per costruire davvero un’unione di popoli e di culture che non sia solo un libero scambio di merci, e oggi dinnanzi ad una guerra che si consuma nel cuore della nostra Europa, tutto questo ritardo è ancora più evidente». (rcs)