;

CASTROVILLARI (CS) – “Il senso religioso” di don Giussani ci scaturisce ancora oggi domande

E’ stata un’occasione forte ed importante per cercare di cogliere come Cristo si fa carme anche oggi e c’entra con la vita di tutti i giorni, sino nei frammenti più piccoli del quotidiano nonché per conoscere fino a che punto gli uomini, credenti e non, prendono sul serio la loro umanità. Fattori che hanno bisogno di tracce che coinvolgano, di amicizia, desiderio di conoscere e di mettersi in gioco.

Questa l’opportunità che ha offerto la conversazione, tra testimonianze e domande fino alla decisione di raccontarsi , a partire dal il libro “Il Senso Religioso”, di Don Luigi Giussani, a cui hanno preso parte gli studenti della quinta scientifico del capoluogo del Pollino, Salvatore Alberti e Giuseppe Vincenzi, il docente dell’Itis, Francesco Gallo, il Vescovo, monsignor Francesco Savino, l’imprenditore di Bari, Vincenzo Papa, e la psicologa Carla Bonifati che ha moderato l’incontro, nel quale da Roma è intervenuto pure, via streaming, lo studente universitario de “La Sapienza”, Francesco De Noia.

Il momento, svoltosi giorni fa, nella Sala Conferenze della parrocchia di San Girolamo di Castrovillari grazie al Centro Culturale “Angeloni”, è stato connotato da diverse presenze, nonostante le avversità meteo, e dalla volontà di comprendere cosa desta il Cuore dell’Uomo perché si compia il suo Destino di felicità, giustizia, bellezza e libertà. Sempre attuali come sfida alla vita per renderla più rispondente all’esigenza e desiderio di verità del proprio Cuore.

Una chiacchierata a tutto campo sull’Umanità, incalzata dai giovani, e precisata dagli invitati con il desiderio grande – e tangibile nei volti- di stare di fronte alla realtà in modo sano, perché risposta ad ogni esigenza vera della persona e profondamente desiderato da tutti.

Il fil rouge che ha collegato tutti i contributi è ruotato sulla necessità di comprendere se l’uomo di oggi può credere sinceramente nella Resurrezione di Cristo che ha riscattato ognuno dal male afferrandolo per quello che è.
Da qui il richiamo, inoltre, al ruolo dei rapporti, oggi scaduti nel relativismo sempre più strisciante e schiacciato dall’ipocrisia, allo sguardo che deve esserci senza pretesa verso chi ci sta a fianco e l’importanza di vivere un’avventura che è possibile solo in una compagnia ed amicizia.

Provocazioni che hanno suscitato, come le diverse prospettive di lettura hanno sorpreso nel vedere i presenti riconoscere l’importanza dell’approccio e del metodo educativo che non possono che essere rischiati continuamente con dedizione- come richiama Papa Francesco– per aprire all’impensabile e che nasce solo dall’affidarsi a Chi tiene da sempre, come Dio, al nostro Essere.

Solo dentro un abbraccio e una esperienza così, ha chiarito, tra i passaggi, il confronto a più voci, il cammino dell’esistenza è possibile affrontarlo e come, tra l’altro, la vita ed il libro del fondatore di Comunione e Liberazione esprimono, in un invito ragionevole, a venire e provare tutto questo, reso ancora dall’appuntamento che ha dato ai giovani, e non solo, l’opportunità di leggere l’opera per domandarsi, raccontare, aiutare ad interrogare ed interagire. (rcs)