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CATANZARO – Al Politeama la residenza e il solo di danza “Atto bianco”

Ritorna la grande danza sul palco del Teatro Politeama di Catanzaro. Sabato 20 gennaio, alle ore 21, sarà messo in scena, come momento finale di una residenza artistica, “Atto bianco” – un solo prodotto da Oscenica e sostenuto da Primavera dei Teatri, Fondazione Armunia e Marche Teatro – che riflette sul lutto e sulla fragilità, un coming of age che passa attraverso l’esplorazione delle zone d’ombra del percorso di una danzatrice.

Il bosco delle villi – richiamando Giselle, balletto cardine dell’epoca romantica – si trasforma in una foresta incantata, ma anche nel luogo in cui una donna ricorda il parco sotto casa dove da bambina si perde per la prima volta. Un viaggio nell’inconscio in cui l’attenzione è sul corpo, che esponendosi alla vulnerabilità della vita attraversa il cambiamento danzando.

La Fondazione Politeama ha inteso, quindi, assicurare la piena disponibilità e supporto concedendo gli spazi del teatro per l’intera durata della residenza, mentre per la serata di spettacolo sono disponibili i biglietti ai prezzi agevolati di 15 e 10 euro.

Protagonista sul palco Roberta Racis, artista che dal 2018 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come ospite di numerosi progetti europei ed internazionali (Performing Gender, D&D Dance and Dramaturgy, Crisol Creative Processes). Ha lavorato in Italia, Portogallo, Francia e Belgio e collabora attualmente con Alessandro Sciarroni, Enzo Cosimo, Francesco Marilungo. Nel 2023 è stata coreografa ospite per l’Attakkalari Dance Company e docente presso l’Attakalari Centre for Movement Arts di Bangalore in India.

Il progetto musicale è curato da Samuele Cestola, sound designer e performer che ha debuttato alla Biennale di Venezia con il progetto registi Under 30 “The making of Anastasia”, seguendo anche il progetto sonoro per la tournée internazionale (Cile, Uruguay, Argentina, Grecia, Spagna, Italia) dello spettacolo “Real Heroes”.

L’impianto drammaturgico è, inoltre, stato concepito in collaborazione dalla ricercatrice e traduttrice Dea Merlini, attualmente impegnata nel campo editoriale e con esperienze di lavoro anche all’estero, e dalla regista e autrice Martina Badiluzzi che ha scritto l’opera di teatro musicale “Silenzio”, progetto vincitore della III edizione del concorso Fringe, e successivamente “Penelope” con in scena Federica Carruba Toscano (candidata agli Ubu come miglior attrice under 35 per questo spettacolo). (rcz)