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armonie d'arte caccia al tesoro

CATANZARO – Armonie d’Arte, alla Biblioteca comunale la sezione Artscreening

Proseguono, con successo, gli ultimi appuntamenti della 21esima edizione di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano. A chiudere questa edizione, la sezione Artscreening, in programma oggi e domani alla Biblioteca Comunale di Catanzaro, alle 17.30, è in programma la sezione Artscreening a cura di Maria Luigia Gioffrè.

ci saranno in visione opere video di artisti significativi del contesto nazionale ed internazionale nell’ambito della creatività contemporanea, su temi fondamentali dell’attuale dibattito culturale, ovvero la natura, viaggiare, migrare, integrazione di generi e di culture. Martedì pomeriggio, in particolare, verrà proiettato il film sul tema della libertà espressiva femminile, “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti, un lavoro autoriale sulla storia di questa artista italiana uccisa in Turchia durante una sua performance artistica, che al tempo fece molto scalpore, ed oggi, con la nuova e forte attenzione al ruolo femminile, soprattutto nelle culture non occidentali, e al femminicidio, appare del tutto e doverosamente attuale. Ingresso gratuito, secondo le regole anti Covid vigenti.

Un weekend d’autunno intenso quello organizzato al Parco della Biodiversità. Dopo il forte successo del Meeting svoltosi al Musmi con autorevoli esperti ed istituzioni, nonché coi grandissimi artisti Michelangelo Pistoletto e Mimmo Paladino, per parlare in modo propositivo dello sviluppo del territorio partendo dalla prestigiosa Collezione di arte contemporanea nel Parco della Biodiversità Catanzaro, full di adesioni per la caccia al tesoro culturale organizzata in collaborazione con la Cooperativa Artemide e Hakuna Matata Team.

Tanti i bambini che tra indovinelli e indizi hanno vissuto un percorso entusiasmante e divertente tra le grandi opere scultoree del parco catanzarese, coinvolti e stimolati col gioco, sin dal tenera età, in una sensibilità curiosa per la creatività contemporanea.

Nella giornata di sabato, inoltre, il direttore artistico Chiara Giordano ha presentato 6 importanti ed esclusivi progetti che partiranno entro il 2021, e lo ha fatto in una modalità che sta molto a cuore al Festival, ovvero creare una dimensione di dialogo e confidenziale condivisione per favorire poi concretezze operative.

“Armonie d’Arte-Madri”: per l’internazionalizzazione della Calabria attraverso il brand Armonie d’Arte Festival. Un’idea progettuale che si muove su 2 assi convergenti. La produzione e distribuzione di uno o più prodotti artistici e format narrativi della creatività mediterranea e calabrese in particolare, ispirati alle o dalle radici storiche, mitologiche, leggendarie, colte e popolari, espresse dal patrimonio materiale e immateriale, ed anche naturalistico e paesaggistico (le Madri appunto) presso significative comun5gità italiane e calabresi all’estero.

Nel contempo, la raccolta – professionalmente e tecnicamente adeguata – di narrazioni di chi all’estero ha una matrice italiana e radici calabresi in particolari come espressione di un sistema valoriale ancora avvertito (Madri) ed è portatore di una storia e significanza umana o professionale densa di contenuti positivi o di memorie emozionali, che diventano poi materiale per un prodotto artistico multidisciplinare promosso significativamente dal Festival e da un circuito di Partnership di profilo nazionale ed internazionale.

Alcuni fasi del progetto verranno realizzate in collaborazione con la Consulta regionale dei Calabresi nel Mondo e il suo presidente, Salvatore Tolomeo.

“Armonie d’Arte-Nature”: per promuovere la sostenibilità ambientale, green e plastic free ed ottenere la certificazione EcoEvents per eventi ecosostenibili, l’unica ufficiale e certificata garantita dalla partnership di Legambiente Nazionale e Ambiente e Salute, scientificamente approvata.

Un iter complesso che richiede sforzi considerevoli ma che assume un valore forte per i Festival che oggi, come indicano chiaramente tutti gli studi di settore e gli stessi Governi europei, rappresentano uno strumento privilegiato di sviluppo territoriale e dunque sociale, anche in termini di esempio ed educazione alla sostenibilità ambientale.

Armonie d’Arte Lab&Hub: Per lo sviluppo di competenze ed esperienze nei settori afferenti il Festival: management culturale strategico, musica, teatro, danza, arti visive. Laboratori, work shop, corsi e residenze, soprattutto per giovani ma non solo. Si pensa, infatti, ad una formazione di settore, sia per favorire l’avvicinamento delle nuove generazioni alle professionalità legate alla Cultura, e anche per la formazione del pubblico, in termini di consapevolezza, capacità di scelta e di giudizio, ovvero di partecipazione attiva.

Armonie d’Arte-Work and Go: Per la realizzazione di una piattaforma di stage in azienda e sul campo (Armonie d’Arte Festival), in partenariato con il sistema universitario italiano e straniero ai più alti livelli, e così rendere il territorio presente e partecipe del sistema artistico culturale anche sotto il profilo della formazione concreta delle professionalità.

Ciò consente un triplo risultato: un servizio per i giovani professionisti (soprattutto i giovani del Sud che oggi migrano altrove per tale esperienza formativa indispensabile e prevista dai master universitari più blasonati), le ricadute occupazionali, l’indotto immediato sul territorio (anche in termini di immagine efficiente e produttiva).

I Pulcini di Armoni d’Arte: Per l’educational dei bambini e ragazzi. Attraverso un progetto pluriennale di reclutamento e coinvolgimento diretto nella realizzazione annuale di un’opera totale (di teatro, musica, danza, arte visiva; dalla stesura alla messa in scena ) guidati da autorevoli esperti e in collaborazione con il sistema scolastico.

Armonie d’Arte Spring-Portoni aperti a Catanzaro: Un progetto dedicato al capoluogo, ma come modello di una specifica modalità culturale. Per contribuire a ripristinare la dimensione del dialogo culturale tra le persone, un modo lieve ma fecondo di incontrarsi nel segno di una comunità in grado di riconoscersi nell’identità territoriale, anche dei propri spazi, e nello stesso tempo di aprirsi alle istanze artistiche, intellettuali e sociali del tempo attuale globale.

E, quindi, i “portoni” sono quel luogo privato e pubblico insieme, chiuso nell’interno di dimore individuali ma anche aperto alla collettività della strada o della piazza o di quant’altro di comune; naturalmente si sceglieranno i portoni più adeguati a rendersi agorà positiva di arte e cultura, non quella della piazza virtuale del web  ma quella del presente qui ed ora, adatta al simposio letterario, alle piccole performance artistiche, al salotto culturale, dove trova senso anche la degustazione enogastronimica, e che probabilmente è una dimensione da ritrovare nel segno di un’umanità in presenza da ricostruire oltre le occasioni di puro entertainment.

Armonie d’Arte Festival, sin da questo inverno lavorerà invitando la comunità della città capoluogo, scelta appunto per la ricchezza di portoni di valore storico ed estetico, a collaborare per costruire insieme, attraverso le associazioni e quanti vorranno dare il proprio contributo, quest’occasione di rinnovata civiltà. (rcz)