Giovedì 1° giugno al Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro s’inaugura la mostra Autorità e potere di Serero, promossa da AreaCultura, dall’Associazione Culturale Eos Sud e dalla Galleria ArteSpazio, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.
Protagoniste le opere dell’artista italo/francese, presenti in prestigiose collezioni d’arte internazionali ed esposte in tutto il mondo, che ispirandosi alla pop art moderna, ha creato una suggestiva serie di personaggi famosi, del passato e del presente, che prendono vita indossando corone preziose e diventando così re e regine per l’eternità. Alla presentazione dell’evento espositivo parteciperanno: Donatella Monteverdi, assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro; Andrea Perrotta, presidente Associazione Eos Sud; Antonella Talarico, Presidente Area Cultura; Luigi e Claudio Verrino della Galleria Arte Spazio; Ghislain Mayaud, critico d’arte.
Le opere di Serero sono considerate come dei veri e propri gioielli d’arte e, a differenza delle altre forme di pop art, più o meno conosciute, Serero è capace di elaborare un suo linguaggio. A caratterizzare i vari processi della sua arte è, infatti, un intenso studio preparatorio: l’artista, dopo aver deciso il soggetto, lo studia in ogni sua espressione e l’immagine viene rielaborata utilizzando i più complessi sistemi di computer grafica, per poi essere riprodotta su dibond. La fase successiva vede l’opera completata con l’uso di acrilici e colori ad olio e, come una vera alchimista, Serero crea una sua resina che va a inserire all’interno del narrato. Attraverso l’uso di pietre semi preziose, paillettes, perle, e altri oggetti la realizzazione trova concretezza, per poi infine essere riportata su tavola. Tutti noi vorremmo leggere soltanto la parte bella della storia, ma Serero ci fa capire come la storia, oltre ad avere un risvolto positivo, ne ha uno negativo.
Osservando le opere scelte per la mostra di Catanzaro, dedicate a uomini e donne di potere, si potrà fare un viaggio nella storia «con la consapevolezza che gli esseri umani vadano rispettati, e non si può togliere loro la vita sulla base di assurde ideologie».
Oltre a omaggiare le vittime di tutte queste atrocità, l’artista non smette di chiedersi come sia possibile volere distruggere vite innocenti e, se si osserva bene, che sia sul viso di Hussein o degli altri, si percepisce un tocco di umanità che Serero ha voluto trasmettere e che sembra quasi una presa di coscienza, un rimorso, da parte di chi ha vissuto la sua vita uccidendo persone innocenti. (rcz)