Il professore Girolamo Mattioli, direttore della Chirurgia dell’ospedale Gaslini di Genova, è stato l’ospite d’onore del workshop dedicato a Oncologia e chirurgia pediatrica: esperienze a confronto, organizzato dall’Associazione “Acsa&Ste” Ets, presieduta dal dottor Giuseppe Raiola.
Mattioli, inoltre, ha operato, assieme al personale ospedaliero de “Pugliese-Ciaccio” ha condotto l’attività in sala operatoria nel corso del live surgery, interessati alcuni bambini con patologie di particolare complessità.
«Un nuovo importante appuntamento con la formazione e con la pratica. Finora hanno aderito le più grandi professionalità nel campo della chirurgia pediatrica e questo fa sì che i bambini che necessitano di interventi di particolare complessità non debbano abbandonare la loro regione. In loco abbiamo i chirurghi che vengono a svolgere questi delicati interventi – ha affermato il dottor Raiola –. Una occasione di incontro tra specialisti delle diverse aree del Paese e nello stesso tempo una opportunità offerta a bambini e famiglie che possono essere seguiti senza sopportare costi ingenti: un contrasto alla migrazione sanitaria, senza protocolli milionari che non lasciano nulla alle nostre professionalità e al nostro territorio. Un percorso virtuoso per il nostro ospedale, a costo zero: le spese di viaggio, vitto e alloggio vengono sostenute dall’Acsa&Ste Ets».
«È importante che ci siano persone generose come il professore Mattioli che è nostro ospite in questi giorni che vengono ad operare assieme alle nostre equipe in casi di bambini per i quali ci sono state difficoltà chirurgiche o c’è bisogno di procedure più sofisticate e quindi si collabora per fare in modo che i pazienti non debbano allontanarsi molto dal loro domicilio. Con un risparmio in senso lato, non solo economico», ha aggiunto Maria Concetta Galati, il direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica del “Pugliese-Ciaccio”.
A portare il proprio contributo al workshop anche il direttore dell’Uoc di Chirurgia Pediatrica, Domenico Salerno.
«È stato molto importante discutere di casi oncologici e procedere in maniera pratica sala operatoria, alla presenza del professore Mattioli – ha dichiarato Salerno –. È un’iniziativa che già da diversi anni abbiamo iniziato ad effettuare, specialmente nei confronti di pazienti che, per condizione sociali, invece di andare ad essere operati fuori per interventi di alte problematiche, permangono qui da noi facendo venire gli specialisti ad intervenire. Non solo a dimostrazione della formazione prettamente medica ma anche andando incontro a questi piccoli pazienti».
“Collaborare tra specialisti, soprattutto in campo oncologico ma non solo, è fondamentale – ha dichiarato il professor Mattioli –. Non si può pensare che un bambino con un tumore giri per l’Italia se non mandato da qualcuno. E non è pensabile che torni senza essere coccolato da qualcuno: quello che conta sono le persone ed il prendersi cura del bimbo nella sua interezza, non solo in un momento della sua vita. Sono abituato a collaborare, ad andare in giro e imparare. Più che dare io generalmente ricevo».
«È la prima volta che vengo a Catanzaro e ho incontrato persone eccellenti, sia dal punto di vista umano che professionale. È l’inizio di un percorso – ha concluso Mattioli – se ovviamente la direzione sanitaria lo vorrà fare». (rcz)