Da domani, a Catanzaro, apre il Villaggio delle famiglie, che è pronto ad accogliere bambini, adolescenti, genitori, giovani coppie, per costruire quella rete che Tessere di Comunità, il progetto finanziato dai fondi CeiI 8×1000 di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal Centro calabrese di solidarietà – realizza con sapienza ,abbracciando le famiglie che diventano una grande comunità.
Il Villaggio, aperto per tutto il mese di luglio, alle 17 alle 19, momento dell’aperitivo gratuito al fresco del chiosco da Vito nella pineta di Giovino – rappresenta l’ennesima azione innovativa ed emozionale che “Tessere di Comunità” realizza per rilanciare il proprio percorso di affiancamento e potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante attraverso nuove attività.
Il Villaggio delle famiglie ospiterà al proprio interno delle aree tematiche per famiglie e bambini dai 0 ai 17 anni, che avranno a disposizione pedagogisti, sociologi, e psicologi per rafforzare le competenze educative dei genitori, mentre i bambini saranno seguiti da esperti qualificati come istruttori sportivi, animatori sociali e di prossimità, proprio per acquisire strumenti per gestire e affrontare lo stress accumulato in questi mesi, oltre che nella quotidianità delle relazioni familiari.
«Al di là dell’importanza è fondamentale la leggerezza di un progetto che promuove la libertà positiva – ha affermato la presidente del Centro calabrese di solidarietà, Isa Mantelli –. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere il più possibile tante famiglie per costruire insieme quella “comunità educante” di cui la Calabria ha tanto bisogno visti i livelli di dispersione scolastica, di violenza e di corruzione di cui la Calabria è rivestita. E questo Villaggio vuole far emergere quella volontà da parte dei genitori e dei giovani, di voler crescere insieme ed apprendere insieme un uso diverso del tempo che non è fatto di oggetti, ma di relazione».
Dopo il successo della scorsa edizione con Rinfresca lo stress, il Villaggio delle Famiglie torna con nuova formula ma lo stesso spirito: essere da sostegno alle tante famiglie che, soprattutto dopo il lungo lockdown a causa dell’emergenza Covid e le conseguenze sociali e psicologiche che ne sono scaturite, hanno bisogno di ritornare alla normalità, anche nel rapporto con i propri figli.
«Attraverso il lavoro e le professionalità dei diversi operatori, psicologi, pedagogisti, sociologi e volontari del Centro – ha spiegato Cristina Marino, responsabile del progetto – il progetto mira a rafforzare le competenze genitoriali in un modo giocoso, dinamico, di scambio e di confronto con le altre famiglie e con gli esperti. E per farlo abbiamo creato diversi spazi di confronto per i genitori in base all’età dei figli: bambini e adolescenti. Spazio al confronto anche per i ragazzi e zona gioco per i più piccoli. La sfida è quest’anno; è quella di allestire un angolo delle coppie per partire da qui per creare comunità più sane».
«Abbiamo preso alla lettera l’antico proverbio africano: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” – ha sottolineato Claudio Falbo, responsabile del Settore Prevenzione –. Intanto dal confronto vogliamo cogliere l’opportunità di capire, e far capire, che siamo nella stessa barca e di essere una comunità nelle fragilità. Ogni incontro sarà organizzato per affrontare temi specifici, per costruire una rete di salvataggio che ci rende tutti più forti».
Un’attenzione particolare sarà rivolta agli adolescenti che proprio l’anno scorso hanno rappresentato uno dei gruppi più assidui ed entusiasti: sono diventati una comunità nel senso che “Tessere” ha nel cuore, «tanto che il gruppo di è legato e potenziato, ha saputo trasformare le fragilità in risorse. Hanno creduto in loro stessi tanto da partecipare ad un concorso della Caritas con un video realizzato da loro che li ha visti arrivare tra i primi in Italia. Un rilievo nazionale inaspettato ma una fonte di fiducia nelle loro competenze». (rcz)