CATANZARO – Yei! il progetto contro la povertà educativa del Centro Calabrese di Solidarietà

Prosegue, a Catanzaro, “Yei! – Youth Education Improvement”, il progetto promosso dal Centro Calabrese di solidarietà Ets volta a contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico nella regione Calabria che coinvolgerà le cinque città capoluogo.

Il progetto, selezionato da UniCredit Foundation nell’ambito della “Call for Education 2023”,

mira a creare una rete di dieci centri pilota contro la povertà educativa, istituiti in altrettante scuole calabresi. L’obiettivo è fornire ai giovani strumenti e competenze per prendere decisioni informate sul proprio futuro, riducendo il rischio di abbandono scolastico e favorendo lo sviluppo di abilità cognitive, relazionali e socio-affettive.

Dopo una campagna di sensibilizzazione online, per accendere i riflettori sul tema dell’abbandono scolastico, il progetto si rivolge alle scuole calabresi per individuare 10 istituti (5 scuole secondarie di primo grado e 5 di secondo grado) che ospiteranno i centri pilota. Le scuole selezionate riceveranno un premio di 1.000 euro e faranno parte della rete “YEI!”. Una giuria di esperti valuterà le proposte delle scuole, privilegiando quelle più innovative e provenienti da aree con alti tassi di povertà educativa.

Nei centri pilota, gli studenti parteciperanno a focus group, attività di tutoraggio, programmi di rafforzamento familiare e stage estivi in ambiti come informatica, sanità e diritto. Un sistema di monitoraggio continuo, attraverso questionari e analisi dei dati, garantirà l’efficacia del progetto e la sua adattabilità alle esigenze dei beneficiari.

Il progetto coinvolgerà direttamente: 200 studenti (100 delle scuole secondarie di primo grado e 100 delle scuole superiori) a rischio di abbandono scolastico; 70 famiglie svantaggiate; 50 insegnanti; 30 organizzazioni pubbliche e private operanti nel campo dell’istruzione.

“YEI” rappresenta un’opportunità unica per i giovani calabresi, offrendo loro strumenti concreti per costruire un futuro migliore. Attraverso un approccio partecipativo e dal basso, il progetto mira a creare un partenariato regionale changemaker nel campo dell’istruzione, riducendo il numero di NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e promuovendo l’inclusione sociale.

La Calabria, purtroppo, è una delle regioni più svantaggiate d’Italia e d’Europa, con tassi di abbandono scolastico tra i più alti del continente. Secondo un recente studio di Save the Children, solo il 2,5% dei bambini calabresi ha accesso agli asili nido, e appena il 20% degli alunni delle scuole elementari beneficia di un orario scolastico a tempo pieno. Queste disuguaglianze strutturali limitano le opportunità di crescita e sviluppo delle giovani generazioni, con conseguenze negative sul loro futuro scolastico, professionale e sociale.

«Con YEI!’ – ha spiegato Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà – vogliamo dare una risposta concreta alla povertà educativa in Calabria. Crediamo che investire nei giovani significhi investire nel futuro della nostra regione».

«Questo progetto – non solo sostiene gli studenti, ma coinvolge anche le famiglie e gli insegnanti, creando una rete di supporto che va oltre la scuola», ha aggiunto Silvia Saladino, referente del progetto. (rcz)

A Lamezia la Conferenza dei Servizi del Movimento Cristiano Lavoratori

Domani mattina, a Lamezia, alle 9, al Grand Hotel, si terrà la Conferenza regionale dei Servizi del Movimento Cristiano Lavoratori.

Alla Conferenza saranno presenti i responsabili nazionali dei Servizi e dirigenti del Movimento, dove si prevede una giornata di confronto importante di lavoro tra novità e nuove sfide all’insegna della professionalità e vicinanza alle persone.

I lavori saranno aperti dal Presidente regionale MCL , Leonardo De Marco, seguiranno i saluti del Segretario Generale  MCL, Vincenzo Massara, le conclusioni saranno affidate a Guglielmo Borri, Vicepresidente Vicario MCL e Presidente del  Patronato Sias.

«Per I’MCL – si legge in una nota – i Servizi hanno sempre rappresentato un elemento identificativo. È una caratteristica che trova le sue ragioni in una scelta voluta e condivisa da tutti i dirigenti che si sono susseguiti, in quanto i Servizi hanno una doppia valenza. Da un lato sono il nostro  contatto con “la gente” – lavoratori, disoccupati, inoccupati, studenti, pensionati e cittadini in genere – che si rivolgono ai nostri uffici presenti in regione, per richiedere assistenza, consulenza, tutela, formazione, pareri, spesso semplici consigli. Sono le nostre radici popolari nella società, per mezzo delle quali ne recepiamo i bisogni e le istanze e ne diventiamo portatori, lo dicevamo prima»

«In questi anni – prosegue la nota – si è lavorato e, si continua a farlo, alla riorganizzazione dei Servizi ripensando a un Sistema integrato dei Servizi MCL come attore sociale in grado di far fronte all’evoluzione del welfare, ci si è dati una veste più moderna: un’azione di rinnovamento che diviene irrinunciabile per far fronte alla richiesta da parte degli utenti di un’erogazione dei nuovi servizi, che debbono unirsi a quelli tradizionali, i quali dovranno essere forniti pensando di più alla loro qualità»

«Tutto ciò comporterà il dover lavorare in vari ambitiorganizzazione del lavoro, presenza nel territorio, formazione degli operatori, promozione dei servizi ed informatizzazione – conclude la nota –. Dove c’è il MCL ci devono essere i suoi Servizi, dove sono i Servizi ci deve essere il MC». (rcz)

Formazione, l’Ente Bilaterale illustra il bando misteriale

L’Ente Bilaterale del Terziario e dei Servizi area Centrale (Catanzaro-Crotone e Vibo) ha illustrato lavviso del ministero del Lavoro denominato “Fondo Nuove Competenze- competenze per le innovazioni” terza edizione.

L’avviso punta a finanziare la copertura della paga oraria e dei contributi previdenziali ed assistenziali in caso di accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro, laddove la riduzione dell’orario sia finalizzata alla formazione dei lavoratori e lavoratrici.

Allo stesso tempo, tramite il Fondo Interprofessionale, i datori di lavoro potranno effettuare la formazione dei propri dipendenti a costo zero, per le ore di riduzione dell’orario di lavoro prevista nell’accordo di rimodulazione.

Ad introdurre i lavori il presidente dell’Ente, Fortunato Lo Papa, mentre ad illustrare nel dettaglio le opportunità del bando il direttore di Fondo For.Te, Eleonora Pisicchio.

All’evento hanno preso parte anche il presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro della provincia di Catanzaro Giuseppe Gaetano e Giuseppe Buscema del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Giovanni Ferrarelli, direttore Confcommercio Calabria Centrale.

«Come Ente Bilaterale, in collaborazione con il Fondo For.Te, abbiamo tenuto particolarmente all’organizzazione di questo incontro. La Calabria – ha detto il presidente Lo Papa – paga lo scotto di un’importante carenza di occupazione ma anche di qualificazione, formazione e nuove competenze, non solo digitali, che possano incrociare una domanda del lavoro che è cambiata, ed è soggetta a nuove logiche».

«La formazione diventa, in tal senso – ha aggiunto – strategica per le imprese, ma ha un costo. Con questo avviso ministeriale i costi possono essere abbattuti e molte barriere superate aprendo a nuove prospettive per il mercato del lavoro, l’occupazione e la crescita economica. Il tutto si traduce in maggiore competitività per le imprese con l’adeguamento ai nuovi processi produttivi».

Importante l’attenzione rivolta dall’avviso ai disoccupati. Nel caso in cui al progetto formativo partecipino anche disoccupati preselezionati dal datore di lavoro e qualora almeno il 70%  di essi siano assunti con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato dopo la conclusione della formazione ed entro la presentazione della richiesta del saldo, è previsto per il datore di Lavoro un contributo pari a 800,00 euro per ogni disoccupato assunto che andrà ad incrementare la quota di retribuzione sugli altri lavoratori dell’azienda nel limite massimo del 100 per cento.

Nel caso, invece, di progetti formativi che prevedano la formazione di disoccupati assunti con contratto stagionale della durata di almeno 120 giorni, nei settori turismo ed agricoltura, è riconosciuto un bonus di 300,00 euro per ogni disoccupato assunto. In questo caso la durata minima della formazione è pari a 20 ore.

«Per una lavoratrice o un lavoratore – ha aggiunto Lo Papa – sviluppare nuove competenze significa, non solo una maggior opportunità di mobilità verticale e orizzontale, ma anche accrescere il grado di occupabilità nelle fasi di transizione lavorativa o di disoccupazione. Ecco perché c’è bisogno di un salto culturale che permetta di smuovere alcuni retaggi, tra cui quello che vede nella formazione solo un adempimento». (rcz)

A Catanzaro consegnati i proventi di Artisti in Corsia

Sono 8.400 euro la somma che è stata raccolta dall’ottava edizione di Artisti in Corsia, andato in scena lo scorso 14 dicembre al Teatro Politeama di Catanzaro. Una somma che è stata consegnata, attraverso un assegno simbolico, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Agenzia “Present&Future”.

Quello di Artisti in Corsia è un gioco di squadra, all’insegna della solidarietà, con una sola missione nel cuore: realizzare i sogni dei bambini e delle bambine, i più fragili e coraggiosi, che combattono la propria battaglia quotidiana contro la malattia.

Questi piccoli guerrieri si trovano al fianco di una grande famiglia, che è quella capitanata dal dottor Giuseppe Raiola, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, nonché presidente dell’Associazione Acsa&Ste Ets, e dalla dottoressa Maria Concetta Galati, direttore di Oncoematologia Pediatrica e del Dipartimento Onco-ematologico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”. In collaborazione con il Lions Club Catanzaro Host, presieduto da Pietro Maglio, e con il supporto del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro, dottoressa Simona Carbone.

In particolare, c’è da sottolineare, che tutti i costi sono stati coperti dal contributo degli sponsor, per un ammontare di 9.800 euro, mentre le donazioni raccolte ammontano a 3.650 euro.

«Sono davvero contento per questo risultato raggiunto – ha affermato il dottor Raiola –. Questo progetto, nato anni fa con il sostegno del compianto Pino Iannello, continua a crescere grazie alla collaborazione tra Acsa&Ste e il Lions Club Catanzaro Host. Quest’anno, il ricavato complessivo destinato al progetto ammonta a 8.400 euro, frutto della vendita dei biglietti per lo spettacolo. Inoltre, il contributo dei partner – tra cui Csen, Biricchinopoli, Basket Academy, Japyx Ads e La Casa dei Bambini – è stato fondamentale per coprire le spese organizzative dell’evento».

Il dottor Raiola ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, e prima di tutto Alfonsa Trapasso, titolare della “Present&Future” e tutta l’Agenzia; così come il conduttore della serata, Domenico Gareri, oltre ai tanti soci del Lions Club Catanzaro Host che si sono resi parte attiva della manifestazione, a partire dal dottor Antonio Scarpino e dal presidente Pietro Maglio; le dottoresse Marika Biamonte, Valentina Talarico, Roberta Bianchi, l’avvocato Danilo Iannello e Roberta Petrillo.

Un importante contributo, anche quest’anno, alla realizzazione della manifestazione è dovuto al sostegno di sponsor e donatori: Basket Academy, Biricchinopoli, Csen Catanzaro, Dama Impianti, Edilmassaro, G-Auto, Hotel Perla del Porto, Impresa Brugellis, Japyx Asd, McDonald’s, Michele Affidato, Omnia Cardiovascular, Ruga Srl, Sgs.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto agli sponsor così come alla Società US Catanzaro, «sempre pronta a sostenere il progetto con incontri che permettono ai bambini di conoscere i calciatori della squadra, regalando loro momenti di grande emozione e gioia».

La dottoressa Maria Concetta Galati, direttrice di Oncoematologia Pediatrica, ha ribadito quanto sia importante utilizzare questi fondi per realizzare i desideri dei piccoli pazienti, che vanno oltre i beni materiali.

«Oggi, a differenza del periodo del Covid, in cui i bambini chiedevano soprattutto tablet e smartphone – ha spiegato – i bambini tornano a sognare esperienze significative, come viaggi, che offrono momenti di gioia e normalità, soprattutto per i bambini che affrontano cure impegnative».

Il Lions Club Catanzaro Host, rappresentato dal presidente Pietro Maglio, ha ribadito il proprio impegno nel sostenere l’iniziativa, definendola parte integrante della missione del club.

«Questo progetto – ha dichiarato – riflette perfettamente i valori che guidano il nostro Club. Saremo sempre al fianco di Artisti in Corsia per realizzare qualsiasi sogno».

Anche quest’anno, la collaborazione tra associazioni, sponsor, cittadini e istituzioni ha dimostrato «quanto sia possibile fare la differenza per chi affronta momenti difficili, regalando speranza e sorrisi ai bambini e alle loro famiglie». Lo hanno sottolineato Francesca Parisi e Cinzia Battaglia, in rappresentanza di McDonald’s Italia, che ha scelto di essere sponsor di Artisti in Corsia riconoscendo quanto questo progetto «promuova il valore della famiglia, un principio che si sposa perfettamente con le politiche dell’azienda».

E sull’importanza del concetto di famiglia e di sostegno al progetto per il meritorio obiettivo di essere “dalla parte dei bambini”, è tornata Sonia Libico, direttrice dell’asilo “Biricchinopoli”, che ha scelto di sostenere Artisti in Corsia con una donazione.

Nel corso dell’evento, si è parlato anche del futuro di Artisti in Corsia: si guarda già all’ottava edizione, con l’intenzione di introdurre novità che coinvolgano maggiormente il pubblico, rendendolo parte attiva della manifestazione. Tra le proposte, c’è quella di realizzare l’evento nel periodo estivo in una località balneare, come Soverato, per valorizzare ulteriormente il territorio e raggiungere una platea ancora più ampia. (rcz)

CATANZARO – Si presenta il libro “Cultura è cittadinanza”

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 16.30, nella Biblioteca De Nobili, sarà presentato il libro “Cultura è cittadinanza. Esperienze, pratiche e futuri possibili” di Ledo Prato ed edito da Donzelli.

L’evento rientra nell’ambito del Patto per la Lettura Catanzaro, nel cui ambito si colloca un ulteriore, prestigioso, appuntamento: quello del prossimo 7 febbraio con l’editore Giuseppe Laterza.

Il volume è frutto di una conversazione tra l’autore, esperto di politiche per i beni e le attività culturali e lo scrittore Paolo Di Paolo.

Preceduti dal saluto del sindaco Nicola Fiorita, ne discuteranno con lo stesso Ledo Prato, l’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi, il portavoce del Forum del Terzo Settore – Catanzaro/Soverato, Rosario Bressi e il presidente della Comunità Progetto Sud, don Giacomo Panizza. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Marcello Barillà.
«Mai come in questo tempo, devastato dalle guerre e da crisi ambientali e sociali – si legge nelle note di copertina del libro – è forte il richiamo alla cultura come paradigma dei cambiamenti sociali e delle ragioni della speranza».
Tuttavia, Prato si interroga su cosa impedisca a un Paese come il nostro, con le sue dotazioni culturali, naturali e ambientali di essere tra i protagonisti della scena mondiale nell’economia della conoscenza e del turismo. Le risposte possibili, sono appunto il “cuore” della sua conversazione con Di Paolo. (rcz)

Lunedì a Borgia l’evento regionale della Giornata della Memoria

Lunedì 27 gennaio, a Borgia, a Palazzo Mazza, dalle 18, si terrà Guilty to be Born, l’evento regionale per la Giornata della Memoria, in occasione degli 80 anni dalla Liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz.

L’iniziativa gratuita è promossa insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – Ucei e con la Comunità Ebraica di Napoli – sezione Calabria – e organizzata dalle Associazioni Eos Sud e Aschenez di concerto con E-bag Srl, 4culture ed il patrocinio del Comune di Borgia e della Fondazione Museo della Shoah di Roma.

L’obiettivo è coinvolgere e sensibilizzare la comunità, mantenendo viva la memoria storica di un periodo oscuro che ha profondamente segnato l’umanità, nell’ambito della ricorrenza istituita per commemorare le vittime della Shoah e per riflettere sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale.

Nell’occasione sarà presentato il progetto espositivo “Le scatole della memoria” dell’artista Anna Maria Tulli, basato sui disegni realizzati dai bambini ebrei rinchiusi nel campo di concentramento di Terezin. Verranno, inoltre, proiettate alcune testimonianze di sopravvissuti ai campi di sterminio.

All’incontro prenderanno parte Elisabeth Sacco, sindaco di Borgia; Giulio Di Segni per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Roque Pugliese, Delegato per la Calabria della Comunità Ebraica di Napoli; Alfonso Sassun, esperto in tradizioni e cultura ebraica, e l’artista Anna Maria Tulli. A moderare sarà Andrea Perrotta, promotore dell’evento.

«La liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz è un grande passo dell’umanità verso il bene e verso la luce dopo anni di tenebre e di orrore – ha commentato Roque Pugliese –. Lo vogliamo ricordare soprattutto rimarcando come la Shoah sia stata frutto di matematica premeditazione effettuata a tavolino a partire dalla conferenza Wannsee. Il 20 gennaio 1942, quindici tra i maggiori funzionari del Partito Nazista e del Governo tedesco si riunirono in una villa nel sobborgo berlinese di Wannsee per discutere l’esecuzione di quella che venne chiamata la “Soluzione Finale alla Questione Ebraica”».

«“Soluzione Finale” divenne, poi – ha concluso – il nome in codice dello sterminio sistematico e premeditato degli Ebrei di tutta Europa, piano che, nel 1941, venne autorizzato dallo stesso Adolf Hitler.  Anche l’Italia contribuì a questo orrendo crimine dopo l’approvazione delle leggi razziali il 17 novembre 1938 e le deportazioni a partire dal 1943». (rcz)

CATANZARO – La due giorni su “Le musiche tradizionali nei conservatori”

Si intitola “Le musiche tradizionali nei conservatori: problematiche e prospettive”, la due giorni in programma domani e sabato 25 gennaio al Museo Marca di Catanzaro e organizzata dal Conservatorio di Musica Tchaikovsky nell’ambito della progettazione finanziata dal Pnrr.

L’obiettivo del Conservatorio è promuovere un momento di confronto scientifico e didattico su un tema di grande attualità: l’inserimento delle musiche di tradizione orale nei programmi dei conservatori italiani. Un cambiamento che, seppur giunto con ritardo rispetto al resto d’Europa, apre nuove prospettive ma solleva anche interrogativi.

La prima giornata si aprirà domani alle ore 9:00 con i saluti istituzionali di Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro; Amedeo Mormile, presidente della Provincia di Catanzaro; Valentina Currenti, direttore del Conservatorio Tchaikovsky; Fulvia Caruso, coordinatrice della Commissione Didattica dell’ADUIM e presidente ICTMD Italia; e Piero Di Egidio, direttore del Conservatorio di Fermo e consigliere CNAM.

La prima sessione, presieduta da Valentina Currenti, si concentrerà sulla “Trasmissione e apprendimento delle musiche tradizionali oggi”. Tra gli interventi principali:

  • Danilo Gatto, direttore del Dipartimento di Musiche Tradizionali del Conservatorio Tchaikovsky: “Lo studio delle musiche tradizionali nel settore AFAM”
  • Jacopo Tomatis, musicologo, Università di Torino: “Conservatori, progressisti, tradizionali. Come (e perché) studiare le ‘altre musiche’ nelle istituzioni AFAM”
  • Serena Facci, etnomusicologa, Università di Roma Tor Vergata: “I processi didattici nelle musiche tra oralità e formalizzazione”
  • Massimiliano Morabito, musicista: “Il musicista tradizionale nell’era contemporanea: dalla formazione alla performance”
  • Salim Dada, direttore d’orchestra ed esperto culturale UNESCO: “Oralità e scrittura: la mia storia tra due universi”

Nel pomeriggio, Fabio Mugnaini, antropologo dell’Università di Siena, parlerà di “Tradizione e patrimonio: traduzione o tradimento?”, seguito da Paolo Apolito, antropologo dell’Università di Roma Tre, con “Feste, ricerca sul campo, trasmissione culturale e musicale” e Giuliana Pella, della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, con “Le comunità musicali”. La giornata si concluderà con una pausa musicale dei Les Mystère de Voix Calabres e una tavola rotonda sulle “Esperienze fuori d’Italia a confronto”, con interventi di esperti da Grecia, Irlanda, Spagna e Norvegia.

Sabato 25 gennaio, la seconda sessione affronterà “Le tradizioni contemporanee: approcci, orientamenti, partecipazione”. Tra i momenti salienti, la tavola rotonda moderata da Sergio Bonanzinga, con la partecipazione di studiosi come Serena Facci (Università di Roma Tor Vergata), Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari), Guido Raschieri (Università di Trento), Fulvia Caruso (Università di Pavia) e Nico Staiti (Università di Bologna). Alle 11:45, Nicola CarvelloFrancesco Silipo e Angelo Maggio presenteranno “La Casa della Musica: un’anteprima”.

Nel pomeriggio, interventi di rilievo includeranno Kirill Kuzmin, del programma Aga Khan Music (Egitto), con “Aga Khan Music Programme – Safeguarding the Future of Musical Past”, e Vincenzo Gagliani, del Conservatorio Tchaikovsky, con “Tradizione, tecnologia e didattica: il caso della World Music Academy”. La giornata terminerà con una tavola rotonda sulle “Esperienze italiane a confronto”, coordinata da Antonio Spaccarotella, con rappresentanti di diversi conservatori italiani. (rcz)

LAMEZIA – La tavola rotonda “L’umano e il dramma della solitudine”

Domani pomeriggio, a Lamezia, alle 18.30, al Chiostro Caffè Letterario, si terrà la tavola rotonda “L’umano: il dramma della solitudine”, promosso dall’Ufficio Pastorale per la Salute della Diocesi di Lamezia.

Coordinati da don Francesco Farina, direttore dell’ufficio diocesano, interverranno Mariannina Amato, psicologa e psicoterapeuta, sul tema “Solitudine e adolescenza”; l’autore Tommaso Cozzitorto sul tema “Solitudine e mal di vivere”; l’avvocato Dario Gareri che affronterà gli aspetti giuridici della fragilità sociale dei giovani.

La riflessione, a più voci e multidisciplinari, parte dal dato di una realtà sociale che indirizza la persona verso i valori dell’individualismo, venendo meno alla sua principale chiamata di connettere ogni essere vivente ad un vivere sociale, cooperativo, cosmico.

L’uomo, infatti, è sopravvissuto nei secoli per la sua componente genetica che lo determina alla relazione con l’altro, fattore di intimità, unione e appartenenza ad altro essere umano. Negli ultimi anni si è sempre più sviluppato il senso della solitudine già in età adolescenziale e trova radicamento nel vivere quotidiano dell’uomo  con relazioni deficitarie ed  isolamento. (rcz)

A Miglierina successo per il Presepe Vivente

di CATERINA RESTUCCIASebbene si siano spente da pochi giorni le colorate e belle luci natalizie, rimangono alquanto alti e accesi gli entusiasmi di tante attività svolte in nome di una vera fede cristiana e di un profondo credo calabrese. 

Proprio credo calabrese è la ragione per cui numerose cittadine si sono adoperate nella rappresentazione del Natale sotto tutte le forme possibili e tra queste non poteva non mancare: il presepe vivente.

In provincia di Catanzaro, nell’interno che guarda tanto ad ovest quanto ad est dei due fianchi calabresi, si trova Miglierina, comune associato al club dei Borghi autentici d’Italia. Esattamente nel suo labirintico andare di viuzze e stradine, di piazzette e affacci, si è svolta e conclusa da poco l’undicesima edizione del suo Presepe Vivente.

Giunto alla sua XI Edizione, rimanendo in sospeso, come tante altre realtà culturali e sociali per i due anni pandemici, ha visto un susseguirsi di visitatori e visitatrici da ogni luogo della Calabria, registrando migliaia e migliaia di ospiti. 

Ed anche in questo caso a fare la parte del leone sono state le Associazioni, che hanno notevolmente lavorato per contribuire alla costruzione di tutto: dalla Compagnia Teatrale Miglierinese alla Pro Loco Miglierina, dalla Banda Musicale Santo Gagliardi alla Parrocchia di Santa Lucia. Il lavoro minuzioso, che è iniziato ai primi di ottobre scorso per concludersi alle porte di Natale, ha anche potuto godere dei patrocini morali e finanziari del Comune di Miglierina e della Presidenza del Consiglio Regionale e della generosa offerta di prodotti tipici locali delle aziende presenti. 

«A Miglierina collaboriamo tutti per la nobiltà della nostra terra calabra, diamo il nostro umile contributo con la naturale bellezza del nostro autentico borgo, ricco di storia e di arte», ci dice Marco Torchia, Sindaco dell’incantevole cittadina.

Spettacolari e originali, intrattenendo le numerosissime visite,  sono state le scene recitate a cura della Compagnia Teatrale, che ha rappresentato momenti di grande fascino: l’Annunciazione e la Strage degli innocenti ordinata dal Re Erode, le marce dei soldati romani. Ogni dettaglio, curato con dovizia e particolare attenzione, ha denotato quell’amore e quella dedizione che gli abitanti di Miglierina nutrono per i luoghi, per le persone, per l’evento natalizio tanto atteso.

Ed il borgo antico catanzarese è diventato tutto un teatro all’aperto, dando vita a laboratori artigiani di ogni tipo, a piccole scene domestiche e familiari, a spaccati di vita del tempo biblico.

E sono stati: il mercato, il ponte sul ruscello, il ruscello stesso, la cascata con il laghetto del pescatore, la ruota del mulino ad acqua ed infine la carbonaia. Sono tutte grandi novità comparse in quest’ultima edizione, realizzando idee dei cittadini volenterosi e delle cittadine laboriose. 

Ma Miglierina si è distinta non solo per tutta questa vivacità, ma anche per la capacità di osservare ogni cosa con l’occhio storico, ogni espressione di modernità è stata coperta con maniacale cura, tanto che “l’allestimento esterno con canne e sacchi atti a coprire le parti “moderne” del paese è una pratica ormai consolidata da anni” dichiara lo scenografo Pasquale Caligiuri, che si sofferma in seguito, lodando i concittadini e le concittadine affermando ancora «ci sono, poi, altre scene in cui i proprietari degli immobili curano e mantengono i beni stessi in condizioni eccellenti, quali la sede di Erode, che è l’antica farmacia, o il Pozzo dell’antico palazzo Puccio e la bottega alimentari, rimaste nel tempo immutati e immutate». 

Il Presepe di Miglierina è stato una rievocazione storica che ha portato in scena, senza pretese, solo con naturale attenzione tutti quei costumi storici e quegli strumenti che difficilmente si possono riproporre con tanta aderenza. E, difatti, i costumi sono il frutto di una vera e propria comunione di beni tra quelli di proprietà privata, custoditi gelosamente durante l’anno e cuciti da signore del paese, e quelli acquistati per l’evento, come per le guardie Romane e le guardie di Erode, o ancora le Odalische, e anche altri ancora appartenenti alla Parrocchia di Santa Lucia.

L’occhio dell’ospite ha, peraltro, potuto ammirare stupito e sorpreso su tutto questo sfondo artistico e scenografico, in cui la Nascita si rinnova ogni anno, anche uno sbalorditivo spettacolo sulla magnifica facciata della Chiesa, interamente costruita dai famosi Mastri Miglierinesi ed assistere alla straordinaria proiezione di un video mapping, che ha raccontato in pochi minuti la storia, l’arte, i mestieri e lo straordinario paesaggio dí Miglierina. (cr)

La Tonda di Calabria e “No&Mi” protagoniste a Soverato

È stato dato risalto alla Tonda di Calabria bio e a “No&Mi”, gustoso connubio della nocciola coltivata prevalentemente nei comuni  Cardinale e Torre di Ruggiero e il miele di Amaroni, nel corso dell’evento svoltosi a Soverato e promosso dall’Associazione Condivisioni, nell’ambito delle iniziative di  SerreinFestival, in collaborazione con l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Soverato.

Un’ulteriore iniziativa che ha riscosso la soddisfazione di Giuseppe Rotiroti, presidente dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio e del Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria”, presente alla manifestazione, unitamente al vice presidente del Consorzio, Domenico Martelli.

Rotiroti ha posto in evidenza la realtà di una produzione corilicola, che dal 2008 con la costituzione del Consorzio, ha ricevuto nuova linfa. Ha dichiarato: «Dai 17 mila quintali annui prodotti nei decenni precedenti dalla Cooperativa Ancinal-Bruca, il territorio ha attraversato un periodo di abbandono e di declino».

«Ma i produttori del Consorzio – ha aggiunto – hanno saputo proiettarsi nel futuro ed essere lungimiranti, nella loro volontà di fare squadra, nella scelta di convertire gran parte della produzione in bio. Oggi quei produttori hanno restituito al territorio una realtà produttiva dinamica e moderna. La Tonda calabrese è una nocciola di qualità e punta ad ottenere il marchio Igp, per il quale è in corso l’iter».

Rotiroti ha, inoltre, evidenziato come l’areale di produzione si stia espandendo nel comune di Brognaturo, come la nocciola fosse già presente anche nel comune di Simbario. Due realtà territoriali contigue a Cardinale e Torre. Ha evidenziato come nuovi soci siano presenti anche a Serra San Bruno, per restare al comprensorio locale. In ragione di ciò, ha esortato il presidente del Gal “Terre Vibonese”, Vitaliano Papillo, a prevedere interventi di sostegno alla produzione corilicola anche nei comuni di sua competenza, come realizzati negli anni dal Gal “Serre Calabresi”. 

La creazione della barretta “No&Mi”, è indicativo di questo forte impegno da parte del Gruppo di Azione locale, guidato da Marziale Battaglia. Una creazione che, quattro anni fa, è stata il risultato di un lavoro sinergico con l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera diretto da Renato Daniele, il Comune di Soverato, il food innovator Paolo Caridi e con il coinvolgimento del Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria” e della realtà del Miele di Amaroni.

Dal territorio locale alla ribalta nazionale.

Fino al 22 gennaio, ha informato Paolo Caridi, “No&Mi” e la Tonda di Calabria bio saranno alla Fiera di Rimini per il Sigep, nello stand della Regione, “Calabria Straordinaria”.

«Una nuova importante occasione di visibilità per la nostra nocciola – ha osservato Rotiroti – affidata alla capacità e al talento di un grande professionista».