PATERNO (CS) – Successo per la “Narrazione digitale” a cura di Progetto Paterno

Ha riscosso grande successo il progetto Narrazione digitale, curato dall’Associazione Progetto Paterno di Paterno Calabro, presentato presso il Parco d’arte Alt Art di Rende.

Il progetto, cofinanziato dalla Regione Calabria a valere su fondi Pac Calabria 2014/2020 Asse VI Azione 6.8.3 avviso pubblico Eventi culturali 2021, realizzato in collaborazione con l’Associazione Donneincammino, il Centro Studi Gianfranco Labrosciano e l’Associazione Alt Art ha suscitato vivo interesse, come testimoniano le centinaia di visite che il sito dedicato all’iniziativa sta registrando in queste ore, visite che fanno eco all’intensa partecipazione alla manifestazione di presentazione di questa innovativa iniziativa finalizzata a fondere insieme il concetto di arte evocativa e turismo.

L’Associazione Progetto Paterno, curatrice del Museo all’Aperto accreditato dal Ministero della Cultura e riconosciuto dal Sistema museale nazionale, ha presentato al pubblico, nel corso dell’evento, le opere artistiche realizzate nell’ambito del progetto Narrazione digitale dei luoghi.

L’evento ha di fatto inaugurato, nel contesto fisico, una mostra multimediale, a cui è possibile accedere tramite QRcode, disponibile sul sito del museo.

La mostra propone una rilettura di luoghi simbolo della cultura calabrese (il Castello Normanno Svevo di Cosenza, il Castello Normanno di Rende, l’Abbazia di San Giovanni in Fiore ed il Santuario di San Francesco di Paola) ed ospita le opere realizzate degli artisti invitati a partecipare: il Maestro Giuseppe Palumbo (Autore di fumetti e illustratore), Ivana Russo (fotografa e video maker), il Maestro Davide Le Voci (Compositore), Wanda Labrosciano (Pittrice e disegnatrice) e Andrea Mazzotta (Scrittore e giornalista).

È inoltre possibile visitare, tramite le risorse digitali (fotografia ed elaborazione digitale degli shooting), anch’esse da considerarsi prodotti artistici e performance, l’opera di Land Art “Sono il Tempo” concepita onsite specific, ispirata da una frase proferita dal Prof. Gianfranco Labrosciano, già Direttore Scientifico per le Arti Visive del Museo all’Aperto Progetto Paterno e indimenticato critico e intellettuale contemporaneo.

Realizzata presso lo stesso Museo a seguito del lavoro di residenza degli artisti, è collegata, come opera postuma, all’ispiratore, all’ambiente naturale in cui insiste il Museo, al sito museale in cui sono situate le Land Art e, infine, al linguaggio contemporaneo, come unico percorso concettuale.

«L’arte e il turismo sono due rette parallele che, paradossalmente, possono e devono incontrarsi – ha dichiarato Antonio Tucci, presidente dell’Associazione Progetto Paterno – Il progetto si è articolato su diversi livelli, ognuno con la propria specifica finalità. Da un lato abbiamo voluto evocare il pensiero del Prof. Labrosciano, che tanto ha significato con il suo dire e il suo fare per il nostro territorio. Dall’altro abbiamo cercato di creare strumenti narrativi per la bellezza di alcuni dei luoghi più evocativi della Calabria. Questi strumenti narrativi, che vogliono evocare il turismo nella forma di viaggio, di ricerca, di scoperta, di indagine sul bello, hanno assunto la forma dell’arte e delle forme dell’arte. Siamo certi che la narrazione che abbiamo proposto di alcuni dei luoghi più rappresentativi della nostra immensamente affascinante regione potranno incuriosire e stimolare viaggiatori vicini e lontani a scoprirli e riscoprili. Sotto questo punto di vista il progetto è stato perciò un grande successo».

Il Consorzio del Cedro ospite dell’Unical per convegno sul ruolo della ricerca nella promozione dei prodotti

Ci sarà anche il Consorzio del Cedro di Calabria al convegno Il ruolo della ricerca scientifica nella promozione della qualità dei prodotti agroalimentari del territorio calabrese, in programma all’Unical il 14 novembre.

L’evento mira a promuovere una riflessione sulle più recenti scoperte scientifiche nel campo della produzione agroalimentare, con particolare riferimento alla valorizzazione dei prodotti d’eccellenza calabresi come il Cedro di Santa Maria del Cedro Dop.

Il Consorzio, impegnato da anni nella tutela e nella promozione di uno dei prodotti simbolo della regione, si unisce con a questa importante iniziativa, che rappresenta un’occasione importante per condividere conoscenze e innovazioni, e per favorire lo sviluppo sostenibile del settore agroalimentare nel contesto locale.

Durante il convegno, verranno presentate le ultime ricerche e gli sviluppi tecnologici attuati per garantire la tracciabilità e l’autenticità del cedro calabrese, mettendo in luce l’impegno costante della ricerca volta a garantire uno standard qualitativo dei nostri prodotti sempre più elevato, in linea con le sempre crescenti esigenze del mercato e dei consumatori.

La partecipazione a questa importante iniziativa si inserisce perfettamente nella mission dell’Ente e mira a fornire un contributo rilevante alla discussione sul potenziale della ricerca scientifica nel consolidamento e nella promozione della qualità dei prodotti agroalimentari del territorio calabrese. Tale impegno si sviluppa all’interno di una già avviata sinergia istituzionale con il Dipartimento di Agricoltura della Regione Calabria e con il Dipartimento di Chimica dell’Unical, un legame reso possibile anche grazie al lavoro condotto dal compianto Prof. Giovanni Sindona, fondatore del laboratorio Quasiora, la cui attività verrà ricordata nel corso del convegno. (rcs)

COSENZA – Venerdì il convegno dell’Icsaic sulle mutazioni della ‘ndrangheta

Venerdì 10 novembre, a Cosenza, alle 16, a Villa Rendano, si terrà il convegno Le mutazioni della ‘ndrangheta, organizzato dall”ICSAIC – Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea in occasione dei 40 anni dalla fondazione.

Al convegno, coordinato dal direttore scientifico dell’Istituto Vittorio Cappelli, parteciperanno come relatori alcuni tra i massimi esperti di ‘ndrangheta, sia storici sia criminologi, docenti in università italiane e inglesi. Dopo i saluti del presidente dell’ICSAIC Paolo Palma e del sindaco di Cosenza Franz Caruso, il prof. John Dickie dell’University College di Londra (Gran Bretagna), presenterà un relazione sul tema“L’onorata società calabrese: la ‘ndrangheta prima della ‘ndrangheta”.

Il prof. Roberto P. Violi, dell’Associazione per la Storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea e già docente dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, relazionerà invece su “La società religiosa tra Stato liberale ed emersione della mafia in Calabria”. Interverrà anche il prof. Enzo Ciconte, delle Università degli Studi di Pavia e di Roma Tre, con una relazione su “Le costanti mafiose: ‘ndrangheta, istituzioni e politica”.

Concluderà il convegno la relazione della prof. Anna Sergi, della University of Essex (Gran Bretagna), su “La ‘ndrangheta migrante: tra cultura e capitalismo”. John Dickie è un esperto internazionale di tematiche inerenti alla storia italiana ed ha pubblicato libri e saggi su diversi aspetti, tra cui il fenomeno mafioso, con i volumi “Cosa Nostra. Storia della mafia siciliana” e “Mafia republic”. Anche il prof. Violi, storico del movimento cattolico e della Chiesa e autore di “Episcopato e società meridionale durante il fascismo (1922-1939)”, si è occupato di ‘ndrangheta con particolare attenzione ai rapporti tra criminalità organizzata e Chiesa, come nel volume “Storia di un silenzio. Cattolicesimo e ‘ndrangheta negli ultimi cento anni”.

Ciconte è stato uno dei primi studiosi ad occuparsi di ‘ndrangheta dal punto di vista storico con il libro “Ndrangheta dall’unità a oggi” ed ha all’attivo numerosi studi sul tema fino al volume “Alle origini della nuova ‘ndrangheta. Il 1980”. Anche Anna Sergi è di origini calabresi ma è oggi docente di criminologia nel Regno Unito e conduce studi e ricerche sulla ‘ndrangheta e sulla sua attività sia in Calabria che all’estero. Oltre che diverse opere in inglese sull’argomento, come “Widening the Antimafia Net. Mafia Behaviour,  Cultural Transmission and Children Protection in Calabrian mafia families”, ha pubblicato insieme a Pantaleone Sergi “La Santa ‘Ndrangheta. Da “violenta” a “contesa”.

«Conoscere e analizzare i fenomeni criminali regionali è fondamentale per contrastarli – si legge in una nota – e proprio per questo l’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea ha inteso organizzare il convegno e inserirlo nell’ambito delle celebrazioni con le quali l’ICSAIC sta ricordando i 40 anni della sua fondazione, avvenuta a Cosenza nel 1983. 40 anni che hanno visto l’ICSAIC, che oggi ha sede presso la Biblioteca “E. Tarantelli” dell’Università della Calabria, impegnato nelle attività di conservazione documentaria, di divulgazione e di valorizzazione di numerosi aspetti della storia contemporanea della Calabria». (rcs)

CARIATI (CS) – Il centro storico diventa una piccola Hogwarts

A Cariati il 12 novembre dalle ore 14.00 il centro storico si colorerà con i colori delle 4 case della scuola di Magia e stregoneria di Hogwarts; Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.
È l’evento organizzato da Elena Ferraro presidente dell’associazione Zia Nenné, grazie al patrocinio dell’amministrazione comunale.

Le strade e le piazze saranno decorate con bandiere e stendardi dei 4 gruppi ricreando Diagon Alley, la strada che ospita i vari negozi presso i quali i maghi di tutte le età fanno i loro acquisti.

I libri e i film di Harry Potter, spiega Elena Ferraro, sono un fenomeno culturale globale: chiunque nel mondo conosce perfettamente il “maghetto con gli occhiali e la cicatrice a forma di fulmine”. L’evento, continua la Ferraro, è stato promosso in occasione del 25esimo anniversario della saga creata da J.K Rowling, saga che ha avvicinato tanti ragazzi al mondo della lettura, accompagnando la crescita di un’intera generazione e che accompagnerà quella di tante altre a seguire.

Non mancheranno gli spettacoli come la scuola di pozioni e di magia, l’Hogwarts Express, giochi itinerante e le sfide di Quiddich! Saranno presenti casette dove si potranno trovare prodotti di merchandising tutti rigorosamente a tema Harry Potter. Durante il corso della Giornata un super quizzone per i più preparati, la squadra vincente si aggiudicherà la Coppa delle Casate. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Consorzio del cedro e Officine delle idee lanciano la via del cedro

Il Consorzio del Cedro di Calabria ha partecipato alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico per presentare il progetto “La Via del Cedro di Calabria” non solo come offerta turistica esperienziale ma anche in relazione al prossimo Giubileo 2025, connotandosi, dunque, come un’offerta turistica interculturale e interreligiosa in grado di valorizzare le peculiarità di tutto l’Alto Tirreno Cosentino. Presenti anche il Comune di Santa Maria del Cedro e il Gal Riviera dei Cedri, per promuovere e valorizzare la rete dei siti archeologici presenti sulla Riviera dei Cedri.

Alla conferenza di presentazione, che si è tenuta il 4 novembre 2023, presso la Sala Velia, nell’area archeologica di Paestum, hanno partecipato: Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria), Adolfo Rossi (Esperto in processi di internazionalizzazione e attrazione di investimenti), Gianbattista Sollazzo (Resp. comunicazione del Consorzio del Cedro di Calabria ed esperto del cedro nelle fonti storiche). L’incontro è stato moderato da Antonio Blandi (Project Manager di Officine delle Idee), con il quale il Consorzio condivide importanti iniziative di sviluppo turistico e culturale.

La Via del Cedro costituisce l’apice delle strategie che il Consorzio del Cedro di Calabria pone in essere per la tutela del cedro e del paesaggio rurale in cui la cedricoltura insiste, per una valorizzazione integrata delle risorse locali – condivisa e partecipata – e per la promozione di un turismo sostenibile, enogastronomico, interculturale, interreligioso, esperienziale, storico ed archeologico, soprattutto viste le prospettive di crescita socioeconomica strettamente connesse alla Dop Economy – come sottolineato dal presidente Adduci – scaturite dal riconoscimento del cedro di Santa Maria del Cedro come prodotto a marchio Dop.

Un percorso che parte da Santa Maria del Cedro e che percorre la Riviera dei Cedri, e l’Alto Tirreno cosentino, attraversando centri di interesse storico ed archeologico, come l’antica Laos – i cui resti sono visibili all’interno del Parco Archeologico, situato nella frazione di Marcellina – il Castello di Abatemarco – luogo che conserva le tracce del passaggio dal monachesimo basiliano a quello benedettino – oppure l’antico Carcere dell’Impresa – sede del Museo del Cedro – fino ad arrivare al Santuario di San Francesco di Paola, nell’omonimo Comune calabrese, con il quale il Consorzio ha da poco firmato un importante protocollo d’intesa, per la valorizzazione dei luoghi che raccontano storie e tradizioni millenarie di popoli, comunità, culture e religioni differenti.

Un cammino che abbraccia, dunque, numerosi siti dall’elevato potenziale attrattivo, ancora tutto da valorizzare, rivolto ai cultori del turismo sostenibile e agli avventurosi viaggiatori in cerca di esperienze uniche e ricercate, capaci di stupire e meravigliare non solo d’estate ma in ogni periodo dell’anno.
L’incontro si è concluso con l’invito da parte degli organizzatori a visitare la Riviera dei Cedri, una terra accogliente permeata dal profumo gentile soave del cedro, sacro mêlon dell’Eden e simbolo di pace e di confronto interculturale. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – “Il senso religioso” di don Giussani ci scaturisce ancora oggi domande

E’ stata un’occasione forte ed importante per cercare di cogliere come Cristo si fa carme anche oggi e c’entra con la vita di tutti i giorni, sino nei frammenti più piccoli del quotidiano nonché per conoscere fino a che punto gli uomini, credenti e non, prendono sul serio la loro umanità. Fattori che hanno bisogno di tracce che coinvolgano, di amicizia, desiderio di conoscere e di mettersi in gioco.

Questa l’opportunità che ha offerto la conversazione, tra testimonianze e domande fino alla decisione di raccontarsi , a partire dal il libro “Il Senso Religioso”, di Don Luigi Giussani, a cui hanno preso parte gli studenti della quinta scientifico del capoluogo del Pollino, Salvatore Alberti e Giuseppe Vincenzi, il docente dell’Itis, Francesco Gallo, il Vescovo, monsignor Francesco Savino, l’imprenditore di Bari, Vincenzo Papa, e la psicologa Carla Bonifati che ha moderato l’incontro, nel quale da Roma è intervenuto pure, via streaming, lo studente universitario de “La Sapienza”, Francesco De Noia.

Il momento, svoltosi giorni fa, nella Sala Conferenze della parrocchia di San Girolamo di Castrovillari grazie al Centro Culturale “Angeloni”, è stato connotato da diverse presenze, nonostante le avversità meteo, e dalla volontà di comprendere cosa desta il Cuore dell’Uomo perché si compia il suo Destino di felicità, giustizia, bellezza e libertà. Sempre attuali come sfida alla vita per renderla più rispondente all’esigenza e desiderio di verità del proprio Cuore.

Una chiacchierata a tutto campo sull’Umanità, incalzata dai giovani, e precisata dagli invitati con il desiderio grande – e tangibile nei volti- di stare di fronte alla realtà in modo sano, perché risposta ad ogni esigenza vera della persona e profondamente desiderato da tutti.

Il fil rouge che ha collegato tutti i contributi è ruotato sulla necessità di comprendere se l’uomo di oggi può credere sinceramente nella Resurrezione di Cristo che ha riscattato ognuno dal male afferrandolo per quello che è.
Da qui il richiamo, inoltre, al ruolo dei rapporti, oggi scaduti nel relativismo sempre più strisciante e schiacciato dall’ipocrisia, allo sguardo che deve esserci senza pretesa verso chi ci sta a fianco e l’importanza di vivere un’avventura che è possibile solo in una compagnia ed amicizia.

Provocazioni che hanno suscitato, come le diverse prospettive di lettura hanno sorpreso nel vedere i presenti riconoscere l’importanza dell’approccio e del metodo educativo che non possono che essere rischiati continuamente con dedizione- come richiama Papa Francesco– per aprire all’impensabile e che nasce solo dall’affidarsi a Chi tiene da sempre, come Dio, al nostro Essere.

Solo dentro un abbraccio e una esperienza così, ha chiarito, tra i passaggi, il confronto a più voci, il cammino dell’esistenza è possibile affrontarlo e come, tra l’altro, la vita ed il libro del fondatore di Comunione e Liberazione esprimono, in un invito ragionevole, a venire e provare tutto questo, reso ancora dall’appuntamento che ha dato ai giovani, e non solo, l’opportunità di leggere l’opera per domandarsi, raccontare, aiutare ad interrogare ed interagire. (rcs)

COSENZA – A Villa Rendano il libro “Calabria, Italia”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 17, a Villa Rendano, sarà presentato il libro Calabria, Italia di Santo Strati, direttore di Calabria.Live.

L’evento è stato promosso dalla Fondazione Attilio ed Elena Giuliani. Intervista l’autore Francesco Kostner.

Calabria, Italia è una raccolta di articoli scritti da Strati, grazie ai quali è possibile mettere a fuoco il tema di un’efficace strategia di crescita economico-sociale della Calabria, puntando alla valorizzazione di un territorio dalle mille (ma spesso inespresse) potenzialità. 

Ma non finisce qui: l’11 novembre, sempre a Villa Rendano, alle 17, sarà consegnato il Premio “Sergio Giuliani”,  che da quest’anno prevede l’assegnazione di due borse di studio a studenti meritevoli o bisognosi che frequentano l’Università della Calabria.

All’evento, cui saranno presenti i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Attilio e Elena Giuliani”, parteciperanno i professori Raffaele Perrelli e Maria Luisa Panno, rispettivamente direttore del Dipartimento di Studi Umanistici e del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, ai quali sono andate quest’anno le borse di studio.

Entrambi gli appuntamenti sono realizzati dalla Fondazione “Attilio e Elena Giuliani” in collaborazione con le quarantuno Associazioni culturali aderenti al “Patto per la Cultura”, sottoscritto anche dal Comune di Cosenza, grazie al quale è prevista una forte collaborazione finalizzata a favorire ampie e concrete sinergie nel settore culturale, artistico, storico e del volontariato. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Al via il progetto “Gesti silenti”

A Corigliano Rossano ha preso il via Gesti silenti, un percorso progettuale finanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il progetto è articolato in diverse attività, improntate su principi quali la socializzazione, l’integrazione e la solidarietà.

Sempre nell’ambito del progetto, per il 2024 sono in programma degli eventi destinati particolarmente alla popolazione anziana e a chi è vittima di situazioni di disagio che lo relegano ai margini della società in cui vive. 

Il modello da mettere in pratica è quello dei “piccoli gesti silenti per fare del bene sempre e comunque senza clamore e senza mai far saper l’origine”, ricalcando le orme dello stesso Mons. Vitetti che rifuggiva i riflettori dell’effimera gloria terrena. 

Il progetto prevede anche eventi musicali, teatrali e artistici di vario genere con l’obiettivo precipuo di far conoscere approfonditamente la vita e le opera del “girovago di Dio”. Le attività saranno realizzate in collaborazione con l’istituto comprensivo “Casopero” di Cirò Marina e con l’associazione di volontariato “Anzianinsieme” Odv – Ets. 

Ad aprire il progetto, la Santa Messa per ricordare mons. Alessandro Vitetti, presieduta dall’Arcivescovo mons. Maurizio Aloise.

«I santi non hanno bisogno di altoparlanti; col loro silenzio si mettono in sintonia con Dio. La logica di Gesù è quella di mettersi all’ultimo posto; una logica che era anche quella di don Vitetti», ha detto Aloise.

 Il sacerdote, nativo di Cirò, ha espletato gran parte del suo ministero sacerdotale a Cariati e il suo ricordo è ancora vivo e forte tra i fedeli di tutto il comprensorio cirotano e cariatese. 

Nella magnifica cattedrale dedicate a Maria Santissima Achiropita, l’Arcivescovo ha rimembrato la straordinaria vita di don Vitetti che ha dedicato tutta la sua esistenza alla carità operosa, al servizio silente per i fratelli che vivevano nel disagio materiale e spirituale. 

«Don Vitetti – ha proseguito Mons. Aloise – andava di casa in casa, dove sapeva che ad attenderlo c’era chi aveva bisogno di conforto, della parola del Vangelo». Nessun carrierismo, dunque, per il sacerdote denominato ‘il girovago di Dio’.

«Don Vitetti – ha sottolineato ancora l’Arcivescovo – aveva capito che per essere amico di Dio bisognava essere amico degli uomini. Bisognava dare senza aspettarsi nulla in cambio; correre al capezzale dei moribondi; fare le cose per generosità, questa la gioia più grande per don Vitetti, operaio di Dio, vissuto in obbedienza totale al Signore e alla Chiesa». 

«Un uomo a dir poco straordinario dedito agli ultimi e che, col suo esempio ha favorito le vocazioni sacerdotali. Quando anche noi sapremo operare in maniera così silenziosa per i nostril fratelli che soffrono – ha ribadito Mons. Aloise – anche noi saremo buoni operai del Vangelo. Quella di don Vitetti è una grandezza che non ferisce, non disturba perchè fa rinascere la speranza. Studiando la sua vita, capiamo come si deve comportare un vero prete, un vero cristiano». 

A concelebrare il rito insieme all’Arcivescovo anche Mons. Luigi Renzo, Vescovo emerito della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea; e don Giuseppe Scigliano, sacerdote diocesano. 

La messa è stata voluta dall’Associazione “Mons. Alessandro Vitetti” Odv – Ets presieduta da Franco Mingrone che, alla fine della funzione, ha pronunciato un suo messaggio di saluto. I soci del sodalizio, per l’occasione, hanno anche visitato il Museo Diocesano di arte sacra che custodisce il famoso Codex Purpureus Rossanensis, uno degli evangeliari più antichi al mondo. (rcs)

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Successo per gli Adultissimi di Conflenti

Successo a Camigliatello Silano per la gita organizzata dalle Associazioni Una Voce Tante Voci e Centro Studi Futura. Protagonisti di questa giornata emozionante gli Adultissimi di Conflenti che, accompagnati da giovani volontari, hanno vissuto un’esperienza che ha unito generazioni diverse in una giornata all’insegna della condivisione e della cultura.

La prima tappa del viaggio li ha condotti a San Giovanni in Fiore, dove hanno avuto l’opportunità di visitare l’antica abbazia Florense, un luogo di grande valore storico ed architettonico, edificata nel lontano 1215. Questa visita ha permesso agli anziani di riscoprire la loro storia e condividere con i giovani volontari la bellezza di questo sito storico.

Il viaggio è poi proseguito verso Camigliatello Silano, una località montana situata nella Sila Grande, nel comune di Spezzano Albanese. Qui, i partecipanti hanno potuto godersi una rilassante passeggiata per le suggestive vie di questo borgo turistico. Camigliatello Silano è noto per la sua bellezza naturale e la vivace scena commerciale che offre prodotti tipici silani, dando l’opportunità agli anziani di acquistare prelibatezze locali, compresi i rinomati prodotti caseari.

La giornata ha raggiunto il suo culmine con un delizioso pranzo presso il ristorante tipico “La Pignanella”, dove il maestro Giuseppe Gallo ha animato l’atmosfera con canti e suonate tipiche calabresi. Questa esperienza musicale ha scatenato il divertimento, con volontari e Adultissimi che si sono uniti in danze tradizionali sulle note coinvolgenti della musica calabrese.

Ma il vero spirito di questa gita va oltre il paesaggio pittoresco e il buon cibo. L’importanza dello scambio intergenerazionale è stata sottolineata dai dirigenti delle due associazioni. Questa giornata ha rappresentato un’occasione preziosa per unire la memoria storica degli anziani con la vita contemporanea dei giovani. È un’opportunità per condividere storie, esperienze e tradizioni, creando un ponte tra le generazioni e consolidando i legami tra la comunità.

In definitiva, la gita a Camigliatello Silano organizzata da “Una Voce Tante Voci” e il “Centro Studi Futura” è stata un’iniziativa che ha reso omaggio alla storia e alla cultura calabrese, mentre ha promosso l’importanza del dialogo intergenerazionale. Queste esperienze aiutano a mantenere vive le radici della comunità e a costruire legami durevoli tra le diverse generazioni, dimostrando quanto possa essere preziosa la condivisione di esperienze e tradizioni tra giovani e anziani. (rcs)

La Camera di Commercio di CS indice il concorso Concensus

Si chiama Consensus il concorso lanciato dalla Camera di Commercio di Cosenza per la valorizzazione del paniere di Eccellenze Agroalimentari Cosentine.

Una iniziativa che vuole, dunque, non solo valorizzare, ma anche sostenere gli operatori locali del settore aiutandoli a contraddistinguersi nel mercato globale puntando sulla qualità del prodotto e aumentando la spendibilità del marchio, che diventa così indice di eccellenza sia per il prodotto stesso che per il territorio, frutto di un caleidoscopio di culture, tradizioni e sapori.

Sono diverse le sezioni che compongono il concorso proprio perché non si vuole dare risalto ad un unico prodotto ma mostrare la varietà che caratterizza il nostro territorio. Per ognuna di esse verrà selezionato un solo vincitore e l’insieme dei vincitori contribuirà a formare il “paniere” di prodotti che verrà utilizzato poi per promuovere la Provincia di Cosenza in contesti nazionali e internazionali.

Queste le categorie in gara: Salumi; Prodotti Caseari; Conserve salate; Conserve dolci; Prodotti da Forno salati “Pane Nostrum”; Prodotti da Forno Dolci; Dolci; Birre Artigianali e Agricole; Vino; Liquori e Amari; Liquirizia; Olio Evo Strada degli Oli; Ortofrutta e Agrumi; Acqua.

Grazie al supporto tecnico dell’azienda speciale PromoCosenza, un team di degustatori di comprovata esperienza procederà a valutare i prodotti inviati e a selezionare i migliori.

Il concorso è rivolto a tutte le imprese che risultino già attive alla data di pubblicazione del bando e in possesso dei requisiti meglio specificati nello stesso. Per partecipare è sufficiente scaricare e compilare il Modello di Domanda presente sul sito della Camera alla pagina dedicata, e poi seguire la procedura telematica per l’invio della richiesta. In alternativa è possibile inviare il modello tramite Pec o consegnarlo a mano presso gli uffici della sede di Cosenza. (rcs)