Approvata la legge per rafforzare le bonifiche nel Sin di Crotone, Cassano e Cerchiara

Il provvedimento che rafforza il supporto al commissario straordinario per i siti di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara è legge.

Il Governo e il Parlamento potenziano, così, l’operatività del Generale Emilio Errigo, Commissario straordinario delegato per il Sito di Interesse Nazionale di Crotone-Cassano e Cerchiara (Calabria), mediante l’istituzione di una Struttura di Supporto al Commissario, composta da un dirigente, cinque funzionari e due esperti in materie giuridiche e tecniche.

Un evidente meritato riconoscimento al lavoro instancabile svolto dal gen. Errigo, nominato Commissario dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Dpcm 14 settembre 2023.

Il testo rappresenta un importante passo avanti per accelerare le bonifiche ambientali in territori segnati da anni di inquinamento.

«Questo provvedimento consentirà di affrontare con maggiore efficacia le problematiche ambientali che hanno colpito la Sibaritide e il Crotonese», ha dichiarato il senatore Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia, esprimendo soddisfazione per l’approvazione. Tra le principali novità introdotte dalla legge, vi è l’istituzione di una struttura di supporto al commissario straordinario».

«Sarà composta – ha spiegato – da un massimo di cinque unità di personale non dirigenziale e un’unità di livello dirigenziale. Inoltre, il commissario potrà nominare fino a due esperti esterni in materie tecniche e giuridiche, aumentando così le competenze disponibili per la gestione degli interventi».

La Sibaritide e il Crotonese convivono da decenni con le conseguenze di attività industriali dismesse, che hanno lasciato cicatrici profonde sul territorio. Questi siti richiedono interventi complessi per rimuovere sostanze tossiche dal suolo e dalle falde acquifere.

«La bonifica di queste aree non è solo un dovere ambientale, ma anche un atto di giustizia verso le comunità locali – ha aggiunto Rapani –. Ridare salubrità e sicurezza a questi territori significa anche creare le condizioni per il loro rilancio economico e sociale».

Il provvedimento estende i termini per la realizzazione degli interventi al 31 dicembre 2029, permettendo una programmazione più accurata e senza le difficoltà legate a tempistiche ristrette. Tra le priorità rientrano la rimozione di rifiuti pericolosi, la bonifica delle acque sotterranee e la restituzione di aree sicure alla popolazione.

La nuova struttura di supporto al commissario rappresenta un elemento essenziale per accelerare i lavori. Grazie a un approccio multidisciplinare e a personale specializzato, si punta a superare gli ostacoli amministrativi e tecnici che in passato hanno rallentato le bonifiche in Italia. I territori della Sibaritide e del Crotonese saranno oggetto di interventi strutturali, con l’obiettivo di risanare l’ambiente e migliorare la qualità della vita per le comunità locali. (rrm)

In Cittadella siglata ipotesi di rinnovo di contratto integrativo per settore forestale

È stata firmata, in Cittadella regionale, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo e dirigenti di settore, gli enti stipulanti sono stati Calabria Verde e l’Ente Parco Naturale regionale delle Serre con Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali, l’ipotesi di rinnovo del contratto integrativo regionale per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agrari.

Si tratta di un traguardo importante per i lavoratori e per le organizzazioni sindacali che arriva dopo 13 anni di mancato rinnovo.

Il nuovo contratto contiene richiami a importanti aspetti come organizzazione dei cantieri e attività di pronto intervento, libertà sindacali, politiche di genere, sicurezza sul lavoro e ricambio generazionale che rappresenta la vera svolta per un comparto che ha decisamente bisogno di nuova linfa ed energie.

Richiamando la norma sulle assunzioni, si mette in evidenza che potranno avvenire in presenza di temporanee esigenze di intensificazione delle attività lavorative relative alla silvicoltura, alla prevenzione e agli interventi antincendi, alla tutela del patrimonio forestale, alla difesa del suolo, alla sistemazione idraulico forestale e delle connesse infrastrutture civili. Inoltre il contratto contiene ulteriori tutele e norme tra cui l’aumento contrattuale per un totale di 50 euro a parametro 108 e che sarà erogato in due tranche.

Con questa ipotesi di contratto regionale, i sindacati sottolineano la necessità e l’urgenza di valorizzare il presidio umano per il territorio e per le comunità a partire dai lavoratori forestali che sono indiscussi protagonisti di un non più rinviabile processo di manutenzione straordinaria e contrasto al dissesto idrogeologico, con un’attenzione particolare alla riforestazione e messa in sicurezza della Calabria. (rcz)

L’OPINIONE / Santo Gioffrè: Io, Commissario, processato per aver difeso l’Asp di RC

di SANTO GIOFFRÈ  – Due anni fa il Tribunale di Reggio Calabria emetteva la Sentenza Ficher. Imputato per truffa assieme ad altri 11, il Tribunale mi assolveva per non aver commesso il fatto.

Ero stato tirato dentro quel processo, nella mia veste di Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, carica ricoperta dal 31/3 al 4/9 2015.

Nelle motivazioni dell’assoluzione, la Presidente del Tribunale scriveva che io, nelle mie azioni da Commissario, avevo salvaguardato e difeso l’Asp di Reggio Calalabria, lacerata da 15 anni di furti, “con Diligenza”, facendo tutto quello che il mio ruolo istituzionale richiedeva. Ero stato tirato dentro quel processo dopo che, in seguito alle mie denunce di furti milionari (Villa Aurora e multinazionali dei farmaco, vendita di crediti e doppi pagamenti), avevo scoperto l’intreccio, protetto, che teneva uniti poteri forti, compresi apparati para-istituzionali, giornalisti corrotti e corruttori, pseudo sindacalisti, parlamentari, potenti colletti bianchi, multinazionali che, per anni, avevano saccheggiato i soldi della gente, sottraendo, senza trovare mai opposizione, centinaia e centinaia di milioni di euro all’Asp.

Non entrai subito in quell’inchiesta, partita nel 2019. Fu un disonesto e viscido, probabilmente protetto da chi di dovere che mi tirò dentro con false dichiarazioni, sapendo benissimo, lui e gli altri, che io non c’entravo nulla. Quella fu la loro vendetta perché, quando io arrivai a gestire l’Asp, capii subito chi erano, sottoponendo a indagine il loro operato, soprattutto in relazione agli extra-baget e pagamenti, impedendogli, così, di fare altri disastri.

Non solo; anche dopo la mia brutale cacciata, caso unico in Italia, continuai a parlare e denunciare i furti attraverso tutti i mezzi e in tutti i modi. Dopo di me, la normalizzazione. Mi pento, grandemente mi pento di aver servito lo Stato!

Maledetto il momento che, chiamato e pregato di dare l’ultimo contributo alla mia Terra, dopo che per 9 anni avevo servito la Provincia di Reggio come assessore alla Cultura, ho accettato la carica di Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio, non sapendo in quale inferno sarei precipitato.

Hanno sequestrato la mia vita per 3 anni, tra indagato e processo, quando sarebbe bastato fare una semplice verifica delle false dichiarazioni del collaborante o leggere, attentamente, un verbale.

Ora, lì, comandano gli stessi che hanno creato quei disastri. Disastri che tengono la Calabria dentro il baratro del Piano di Rientro.

Piano che serve per continuare a rubare, e a me avete rovinato la vita. Auguri per il compleanno. Qui c’è la triste realtà di una Calabria perduta. (sg)

Muraca (PD) chiede accesso agli atti su convenzione Asp RC-Università delle Marche

Il consigliere regionale del PD, Giovanni Muraca, ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria per ottenere totale chiarezza sulla procedura che ha portato alla stipula dell’accordo con l’Università Politecnica delle Marche.

Contemporaneamente all’accesso agli atti, Muraca provvederà a presentare un’interrogazione all’Ufficio del Commissario per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, al fine di verificare la regolarità della deliberazione dell’Asp reggina.

«L’accordo – ha spiegato – deliberato nel luglio 2023 dalla direttrice generale Lucia Di Furia, prevede la collaborazione dell’ateneo marchigiano per supportare il Comitato valutazione sinistri dell’Asp reggina tramite consulenze di medicina legale, con un costo complessivo di 100.000 euro distribuito su tre anni».

«Tuttavia – ha proseguito Muraca – restano molteplici interrogativi che necessitano di risposte chiare e tempestive. Come mai sono stati bypassati i medici legali già presenti all’interno dell’Asp di Reggio Calabria e quelli dell’Università di Catanzaro, una struttura di eccellenza che annovera figure altamente qualificate nel settore? È davvero possibile che in tutta la Calabria e nell’intero Mezzogiorno non esistessero professionalità adeguate a soddisfare le esigenze del Comitato valutazione sinistri?».

«Inoltre – ha aggiunto Muraca, rafforzando i dubbi già espressi dal Pd Calabria – appare singolare che la scelta sia ricaduta proprio sull’Università Politecnica delle Marche, l’ateneo presso cui la Dg Di Furia ha conseguito la laurea e che si trova nella regione in cui risiede. Questo fatto pone più che ragionevoli dubbi sul piano dell’opportunità e dell’assenza di conflitti di interesse».

«Va, poi – ha proseguito – tenuto in considerazione che non sono state fornite motivazioni ufficiali e oggettive per giustificare una decisione che ha comportato il ricorso a consulenze da un ateneo distante quasi 900 chilometri da Reggio Calabria».

«“È doveroso –  ha concluso Muraca – che la struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario chiarisca se fosse a conoscenza e se ritiene corretta la procedura seguita dall’Asp d Reggio. È indispensabile fare luce su tutti gli aspetti di questa vicenda, a tutela della trasparenza e della credibilità delle istituzioni sanitarie calabresi. Non possiamo accettare che decisioni così importanti siano prese senza una chiara e documentata giustificazione, soprattutto quando riguardano la gestione di risorse pubbliche e la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini».

Dal Comune di Reggio ok a progetto esecutivo del Lotto 0 del Museo del Mare

La Giunta comunale di Reggio Calabria ha approvato il progetto esecutivo del “Lotto 0” del Museo del Mare.

«Si tratta dell’ultimo passaggio amministrativo necessario prima della sottoscrizione del contratto con la ditta Cobar Spa, che darà l’avvio reale ai lavori del museo. Il passaggio successivo alla delibera di Giunta sarà la sottoscrizione del contratto con la Cobar Spa e l’avvio del cantiere», ha commentato l’assessore con delega alla realizzazione dell’opera Carmelo Romeo.

«Già nelle settimane scorse ci sono stati una serie di incontri con la Cobar – ha chiarito l’assessore – e un sopralluogo congiunto con i progettisti della direzione lavori dello studio di Zaha Hadid per scegliere i punti dai quali partirà la cantierizzazione del “Lotto 0”. Quest’area riguarda le opere a mare, la recinzione e tutte le attività propedeutiche alla realizzazione dei manufatti, che segneranno l’inizio della costruzione vera e propria».
L’assessore ha, poi, sottolineato l’importanza di questo progetto per la città: «È un momento storico, perché segna l’inizio di un’opera pubblica di grande rilievo, la più grande che si realizzerà in Calabria nei prossimi anni. Per noi rappresenta la “ciliegina sulla torta” tra le numerose iniziative intraprese e programmate negli ultimi anni, che stanno finalmente vedendo la luce. Tali progetti hanno l’obiettivo di riappropriarci del rapporto con il mare, da Catona con la riqualificazione del lungomare, fino a Pellaro, dove sono in corso i lavori di realizzazione del Parco del Vento».
«In questo contesto – ha concluso – si inseriscono anche il Tempietto, il Lido comunale e il Parco urbano di Pentimele. C’è una visione strategica dell’Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà, che intende investire sul fronte mare, creando una rete di progetti integrati che valorizzino il nostro territorio e il nostro rapporto con il mare». (rrc)

La Stretto di Messina risponde all’esposto presentato all’Agcm: Nessuna violazione

La Stretto di Messina spa ha risposto all’esposto presentato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, precisando che non c’è «nessuna violazione e nessuna mancata trasparenza. La società agisce sempre nel pieno rispetto delle norme».

Entrando nello specifico, per quanto riguarda l’art. 72 direttiva Ue e costi del progetto, la Stretto di Messina ha spiegato:

«La crescita del valore dell’investimento da 8,5 mld del 2011 a 13,5 (come previsto nel DEF 2023), non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni, fenomeno che ha coinvolto e coinvolge tutti i progetti infrastrutturali. Inoltre va sottolineato che il valore di 13,5 miliardi non riguarda solo il contratto con il Contraente generale e gli altri affidatari, ma il costo complessivo del progetto».

«La Direttiva 2014/24/Ue sarà, pertanto, rispettata come peraltro espressamente richiamato nel Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, recante: “Agli atti di cui ai commi 3 e 4 si applicano le disposizioni di cui all’articolo 72 della Direttiva 2014/24/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio e le relative norme interne di attuazione e i medesimi sono adottati in coerenza con le disposizioni normative dell’Unione europea in materia di contratti pubblici”».

68 osservazioni del Comitato Scientifico

La Società ha ricordato come «il Comitato Scientifico, organo autonomo e indipendente istituito per legge, ad esito della sua attività collegiale, di studio e analisi per ciascuna disciplina riguardante l’aggiornamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina, ha rilasciato all’unanimità parere favorevole».

«Le osservazioni (68), che in parte riprendono quelle del precedente Comitato Scientifico, non sono da intendersi in distonia con l’espressione di un parere positivo, ma riguardano aspetti da approfondire in sede di progettazione esecutiva, legati all’evoluzione delle conoscenze tecniche e dei materiali e all’evoluzione normativa in tutti gli ambiti di interesse».

Parere Via Mase

«Il parere favorevole rilasciato dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase), sul progetto definitivo del ponte sullo Stretto è un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera».
«Le 62 prescrizioni rilasciate contestualmente, da ottemperare in sede di progettazione esecutiva (due addirittura dopo l’entrata in esercizio del ponte), non rappresentano lacune progettuali ma richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina che, comunque, non riguardano la fattibilità dell’Opera».

Progettazione per fasi

«La Progettazione esecutiva, che potrà essere sviluppata per fasi costruttive, non determina alcuna violazione del bando per la selezione del Contraente generale, anzi è in linea con le best practice internazionali e ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi».

Finanziamento opera

«Nella Finanziaria 2024 era previsto un finanziamento pari 11,63 miliardi, che sommati ai 370 milioni di risorse proprie della Stretto di Messina, offrivano una copertura complessiva di 12 miliardi.
La Finanziaria 2025, in discussione, dovrebbe prevedere ulteriori 1,5 miliardi di euro, per garantire la copertura totale dei 13,5 miliardi di euro, che come detto non rappresentano un aumento dei costi, ma la conferma delle previsioni del Def 2023».
«Per quanto concerne la trasparenza si ricorda che la recente disposizione normativa (art. 2 DL 89/2024 convertito con Legge 120/2024), il cosiddetto Decreto Infrastrutture, ha introdotto nuovi passaggi procedurali volti ad assicurare il controllo da parte dello Stato, nel rispetto della massima trasparenza. In particolare, l’importo aggiornato del contratto con il Contraente generale è sottoposto, prima della stipula del relativo atto aggiuntivo, all’asseverazione di uno o più soggetti di adeguata esperienza e qualificazione professionale nominati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti».

Affidamenti

«Si ricorda che la Stretto di Messina è una società ‘in house’ del Ministero dell’economia e delle finanze pertanto soggetta al cosiddetto ‘controllo analogo’ ovvero lo stesso controllo il ministero esercita sui suoi Dipartimenti. La società si conforma alle normative in materia di trasparenza (decreto legislativo 33/2013) e di prevenzione della corruzione (legge 190/2012), ponendo in essere gli adempimenti previsti dalle suddette disposizioni nonché dai provvedimenti emanati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione».

«In particolare, Stretto di Messina pubblica nell’apposita sezione “Società Trasparente” del proprio sito istituzionale informazioni, dati e documenti previsti in assolvimento degli obblighi su trasparenza, anticorruzione e affidamenti». (rrm)

Ponte, presentato un esposto all’Agcm per presunta violazione delle norme sulla libera concorrenza

Domenico Marino, docente dell’università Mediterranea, Aura Notarianni, avvocata e attivista, ed Enzo Musolino, segretario del Pd di Villa San Giovanni, hanno presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro il Ponte sullo Stretto.

L’esposto ha per oggetto presunte violazioni delle norme che regolano la Concorrenza e il mercato da parte di Stretto di Messina Spa, Webuild Spa e Eurolink Spa, sulla questione “Ponte sullo Stretto di Messina”.
Le censure riguardano specificatamente la violazione dell’art. 72 della direttiva 2014/20/Ue: per il costo dell’Opera più che raddoppiato; per la riattivazione del contratto tra Stretto di Messina Spa e Eurolink senza procedere a nuova gara internazionale nonostante i costi di realizzazione siano notevolmente superiori al 50% del valore iniziale; per un rapporto contrattuale tra società concessionaria e contraente generale basato su un contratto del 2006, rilanciato da un progetto del 2010 che non ha superato la valutazione ambientale, per la relazione del progettista – dopo l’accelerazione salviniana sull’Opera – che contiene 68 raccomandazioni al momento inevase; per la Commissione Via Vas che ha recentemente emesso parere “positivo” con 62 prescrizioni alcune da ottemperare prima  del progetto esecutivo e un parere “negativo” in riferimento alla valutazione di incidenza appropriata per i siti ZPS ITA 030042 e ZPS IT 9350300, per i quali non si può escludere che il progetto possa determinare incidenze significative.
E ancora, per le documentate perplessità sulla Trasparenza e la sostenibilità economica dell’Opera, aggravate dall’assenza di chiare stime sui costi di mantenimento del Ponte; per il contrasto tra bando di gara e l’avvio dei lavori per “fasi di costruzione” previste da dl n. 89/2024; per l’incremento, contenuto nella Legge di Bilancio in discussione, della dotazione finanziaria per il Ponte fino a 14,7 miliardi di euro, con una differenza tra la base d’asta del bando di gara iniziale e l’attuale ammontare dell’ appalto di ben 10,8 miliardi di euro; per le modifiche alla compagine societaria di Eurolink e all’abuso di posizione dominante di Webuild nell’acquisto di quote di partecipazione e, infine, per la violazione delle regole di Concorrenza e di mercato sull’affondamento di incarichi senza che gli affidamenti siano stati preceduti da manifestazioni pubbliche di interesse.
Gli esponenti, dunque, con l’esposto hanno chiesto All’Autorità Garante di avviare un’istruttoria sul presunto abuso di posizione dominante e di intraprendere le azioni necessarie, anche cautelari, per tutelare la libera concorrenza e il mercato. (rrm)

L’artista calabrese Mauro Russo espone a Roma

di ROSARIO SPROVIERI“Infiniti mondi” è la nuova mostra d’arte del pittore Mauro Russo, le sue opere d’arte saranno esposte da Sabato 14 a sabato 21 Dicembre, presso la Galleria Gregorio VII nell’omonima via, al civico 274 a Roma.

Per tutto il periodo si potrà far visita alla mostra dal martedì al sabato, la mattina a partire dalle 10 sino alle ore 13 e, nel pomeriggio dalle 16 alle 19. Domenica e lunedì la Galleria resterà chiusa.

Il momento del vernissage è fissato alle ore 17.30 di sabato 14 dicembre, alla presenza di una madrina speciale che è Adriana Russo, attrice figlia del maestro Mario che era stato allievo dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, poi vissuto anche a Trastevere, la serata per la presentazione delle opere pittoriche sarà condotta dalla giornalista, curatrice d’arte Elena Conti.

– Una mostra è sempre un impegno particolare, per ogni artista, come sarà questa nuova esperienza romana?

«Beh a dire il vero, io espongo permanentemente alla galleria Gregorio VII, questa volta è una mia personale, diciamo un impegno più oneroso per il quale ho cercato di realizzare una serie di quadri importanti».

– Mauro Russo qualche settimana addietro hai donato un Cristo Monumentale alla chiesa della tua cittadina, come hanno accolto te e la tua grande opera pittorica?

«È stata una cerimonia toccante, alla presenza delle autorità civili e religiose, c’era la mia gente e il sindaco di Limbadi Leo Mercuri, tutti per accogliere il mio “Cristo” sulla Croce, opera di quasi due metri di altezza. È stata indubbiamente una delle giornate più intense della mia vita. Adesso l’opera è nella cappella della fonte Battesimale della nostra Chiesa di San Pantaleone, per il fervore e la religiosità del popolo di Limbadi».

– Che cosa racconti attraverso la pittura?

«“Infiniti Mondi” è il riassunto del mio lungo viaggio sulle strade dell’universo dell’arte della modernità. La mia è un’arte che rifugge dal disordine e dalla confusione di quella moltitudine di persone che fanno arte inscenando paesaggi astratti, inesplicabili e poco empatici. Io ho scelto di agire con cura, con ordine, ho voluto dare un senso comprensibile e intenso ad ognuna delle mie opere, al di fuori delle mode e delle correnti che oggi sembrano avere la meglio. Alla maniera di Franco Gentilini, a volte, sento – a pelle di essere davvero – “sopravvissuto ad un incendio”, per questo mio modo di continuare a credere e a proporre in prevalenza un figurativo, con un dosato, gioioso, impiego di colori che, danno un senso a quel sentire che alimenta la mia anima.

Sai, io mi sento vicino a un ramo d’ulivo, all’oro del limone e delle ginestre, all’azzurro che s’inargenta fra i flutti del nostro mare. Dipingere è stato sempre forte in me: la pittura fa parte della mia vita, è il mio mondo privato, dove trovo gli stimoli della vita, continuamente…

Devo dire che sono anche legato a quell’astratto che è figlio di una idea, frutto dell’esperienza, cammino di un pittore, sintesi di pensiero intenso e ricco. L’astratto per me è un po’ come la musica jazz, musica più misteriosa, meno orecchiabile, ma figli di musicisti esperti che ben conoscono la musica, le chiavi del pentagramma, le armonie e le dissonanze; così è per la composizione pittorica: al di là della linea e al di là della forma, informale sì ma solo se si conosce e si riconosce ogni forma».

– Cosa presenti alla Galleria Gregorio VII,  cosa mette meglio a fuoco la tua personalità artistica?

«Oltre trentacinque opere, quasi un’antologica che va a riprendere i paesaggi, le nature morte, le figure tutti i miei passaggi tonali, tutta la ricchezza del mio modo di comporre per pittura. Opere “vissute” e intense che facilitano il ritrovare quel senso del bello che, oggi sembra un po’ in ombra. Riscoprire il turbinio degli azzurri e i piccoli dettagli a cui l’anima s’aggrappa, sono questi i miei giri di chiavi. Pittura che è filosofia, religione, pathos e vibrazioni, non solo né semplicemente un modo di fare. Da tempo io prendo tutto dagli alberi, dalla terra dal mare, dai venti e dalle acque del mediterraneo. Cerco le luci, che  penso sia poi l’elemento  più importante nei miei dipinti. Prendo dalle rifrangenze del sole, bellezza, colori, brillantezze e luminosità, che dipingo con i colori che sento vicini al mio cuore»

– Cosa ti aspetti?

«Non mi aspetto alcunché dal mondo esterno, non mi faccio più illusioni. Vorrei richiamare alla memoria un aneddoto di costume della mia terra, sai quando ai tavolini del bar assistevo alle infinite sfide  d’incalliti conoscitori del tressette, ricordo che quando uno dei contendenti constatava di non avere più chances, imprecava e poi volava le carte all’aria, si alzava di scatto e, se ne andava! Beh io, pur stanco, deluso, confuso a volte anche amareggiato per questo momento dell’arte, voglio continuare, da stakanovista, a tirare una linea, a dar forma a una visione improvvisa, a rubare la luce da un lampo, così rinasco ogni volta ,e ogni volta mi sento in sintonia con Dio, con la natura, le cose e il resto del mondo!».

– Come nascono i suoi quadri?

«Credo di essere un grande osservatore del mondo che mi circonda, dell’ambiente, ne traggo stimoli infiniti, ispirazioni che diventano poesia eloquente attraverso li colori che illuminano le mie visioni».

– In genere, che cosa cerca di suscitare in chi osserva i suoi quadri?

«Mi auguro solo che ogni dipinto riesca a emozionare chi lo guarda».

– E per te stesso, che emozioni suscitano le tue opere?

«Un profondo appagamento, la pienezza, una sensazione di benessere che, arrivano al culmine dello sforzo e del sudore vero. Perché come ho già detto: per me, dipingere è un’esigenza interiore che è lo sbocco del magma di cui è carica la mia anima». (rs)

Il Garante Siclari a confronto col Garante per l’Infanzia della Lombardia

Si sono confrontati sulle reciproche esperienze di assistenza e tutela delle fragilità e gettato le basi per un accordo di sinergia e dialogo tra gli Istituti di Garanzia presenti sul territorio nazionale, il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria, Ernesto Siclari e il Garante dell’Infanzia e adolescenza per la Regione Lombardia che da qualche tempo ha assunto anche l’incarico per la disabilità, Roberto Bettiga.

Quello che si vuole costruire, dunque, è  una vera e propria rete di collegamento e raffronto, utile a mutuare le esperienze virtuose e correggere eventuali criticità riscontrate sui territori.

I Garanti, infatti, si sono incontrati a Milano. Il prossimo appuntamento sarà a Reggio, per proseguire sull’intrapresa strada della collaborazione reciproca. (rrm)

All’Unical la Conferenza sul Turismo delle Radici

Dal 12 al 14 dicembre, all’Unical, si terrà l’International Conference on Roots Tourism – Social Science and Tourism, un appuntamento di rilievo internazionale interamente dedicato al fenomeno del Turismo delle Radici.

Promossa con il patrocinio del Ministero del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura, la conferenza è organizzata dal Centro Ricerche e Studi sul Turismo dell’Università della Calabria e dall’Osservatorio Universitario sul Turismo dell’Università Federico II di Napoli, vantando inoltre il sostegno di prestigiose istituzioni accademiche.

Alla guida del comitato scientifico, composto da studiosi di rilievo internazionale, figurano Tullio Romita, Antonella Perri, Fabio Corbisiero e Philippe Clairay, affiancati da un team di esperti provenienti da diverse discipline.

Ad arricchire l’evento, la lectio magistralis di Daniela Bas su Per un turismo delle radici inclusivo”.

I lavori si apriranno il 12 dicembre con una sessione inaugurale dedicata a un’introduzione complessiva del tema. I promotori delineeranno il contesto teorico e operativo del Turismo delle Radici, mettendo in luce le sue potenzialità come fenomeno culturale e sociale e analizzando le dinamiche di governance territoriale che possono favorirne la crescita. Seguiranno gli interventi dei membri del comitato scientifico, che forniranno un quadro di riferimento per le giornate successive.

Il 13 dicembre sarà dedicato agli approfondimenti tematici, con sessioni su sostenibilità territoriale, governance pubblica e identità culturale legate al tema. Una prima sessione esplorerà modelli di sviluppo sostenibile, seguita da un’analisi delle politiche pubbliche, come il Pnrr italiano e l’esperienza irlandese di The Gathering, e infine una riflessione sul rafforzamento dell’identità culturale e delle relazioni sociali attraverso la memoria collettiva.

Elemento centrale sarà il Forum “Sinergie per il Futuro: Imprese, Comunità e Amministrazioni nel Turismo delle Radici”, coordinato da Letizia Sinisi e ospitato nell’Aula Sorrentino dell’Università della Calabria. Il Forum mira a favorire il dialogo tra imprese, comunità locali e amministrazioni, identificando strategie collaborative e progetti concreti. Particolare attenzione sarà riservata al Programma Italea del Maeci, punto di riferimento per creare sinergie tra attori a livello locale, nazionale e internazionale.

Si discuteranno, inoltre, modelli di collaborazione innovativi e saranno presentati casi studio significativi da parte di rappresentanti di Enit, Unioncamere, Confesercenti, Confcommercio, Unindustria e altre realtà di rilievo. L’incontro si concluderà con un confronto aperto tra i partecipanti, stimolando nuove prospettive e azioni concrete per valorizzare il Turismo delle Radici come leva di sviluppo sostenibile e inclusivo.

Il 14 dicembre, la conferenza proseguirà con la consegna del Premio Turismo Sostenibile, giunto alla sua terza edizione e dedicato alla memoria di Osvaldo Pieroni e Fulvio Beato, due pionieri della sociologia ambientale. Saranno premiati i progetti più innovativi e sostenibili nel coniugare turismo, valorizzazione culturale e sviluppo locale.

Nel pomeriggio, un panel conclusivo offrirà una visione prospettica sul futuro del settore, con particolare attenzione alle strategie per consolidare il Turismo delle Radici come motore di sviluppo in un contesto globale in continua trasformazione.

La giornata conclusiva del 15 dicembre sarà dedicata a una visita esperienziale nel Comune di San Marco Argentano. I partecipanti avranno l’opportunità di immergersi nella cultura locale, tra storia e tradizioni, concludendo la conferenza con una cena sociale che celebrerà l’enogastronomia calabrese. Questo momento conviviale rappresenterà una sintesi perfetta dello spirito dell’evento, favorendo l’incontro tra accademici, operatori turistici e comunità locali. (rcs)