BOVA MARINA (RC) – Tutti a sostenere Delia allo Zecchino d’oro

Tutto un paese si stringe intorno alla sua giovanissima beniamina. La piccola concittadina Delia, partecipando all’edizione 2023 dello “Zecchino d’oro” in onda su Rai 1, con la canzone “I numeri”, scritta da Katia Astarita, rappresenta il nostro territorio ma, soprattutto, mostra il volto sano di giovani talentuosi del Sud e della Calabria. L’amministrazione comunale di Bova Marina sostiene Delia invitando la popolazione a votare per il brano che eseguirà dall’1 al 3 dicembre su Rai 1.

Con Delia, arrivano a 36 i bambini provenienti dalla Calabria che hanno partecipato allo Zecchino d’Oro dalla prima edizione del 1959 ad oggi. E proprio la nostra giovane cantante fa parte dei 17 solisti che, accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, interpreteranno le 14 canzoni in gara, scelte tra 580 proposte.

Il rinomato format di mamma Rai, lo Zecchino d’oro, con la direzione artistica di Carlo Conti, anche in questa edizione, continua a parlare alle famiglie, ai bambini, alle nuove generazioni con linguaggi e contenuti che possono sempre ispirare, educare ed intrattenere. In bocca a lupo piccola Delia, Bova Marina è con te. (rrc)

CATANZARO – Fiorita e Arcuri premiano la giovane cantante Ginevra Varcasia Vercillo

Ieri pomeriggio il sindaco Nicola Fiorita e l’assessore Giorgio Arcuri hanno premiato con una targa la giovanissima cantautrice Ginevra Varcasia Vercillo che con il suo talento, sin dall’età di 6 anni, porta in alto il nome della città di Catanzaro. La giovane cantante si è esibita a livello nazionale interpretando cover di artisti di fama internazionale, musica pop e scrivendo anche di suo pugno le sue canzoni, calcando palcoscenici prestigiosi a partire dallo Zecchino d’Oro nazionale presso l’Antoniano di Bologna, in onda su Rai 1, dove, scelta per il suo talento, è stata anche bambina giurata insieme alla giuria dei big quali Orietta Berti (che la prese per mano incantata dal talento naturale di una bimba artista così piccola), Francesca Fialdini, ancora oggi conduttrice dello Zecchino d’Oro nazionale, Giovanni Vernia, Antonella Clerici e Carlo Conti.

Ginevra Varcasia Vercillo nasce a Catanzaro il 05 maggio di 14 anni fa, ed è scrittrice ed interprete di suoi inediti, in arte LadyGin. La sua caratteristica artistica è di aver sempre interpretato le canzoni, sin da piccolissima, con una voce da donna. Su Youtube è possibile ascoltarle le sue interpretazioni dove interpreta anche “I’ve Nothing” di W. Houston in chiusura di un servizio del Tg; vanta un brillante curriculum, nonostante la sua giovanissima età, frutto di sacrifici ed impegno, come per ogni talento. Già premiata l’anno precedente allo Zecchino D’argento di Catanzaro dal direttore artistico dell’evento, Antonietta Santacroce ed, invitata alla seconda edizione, come ospite d’onore insieme alle altre due vincitrici, interpretando magistralmente, nonostante la sua tenera età, un altro difficile brano di W. Houston “I Will Always Love You”.

E’ stata anche invitata come ospite in un evento estivo dagli attori di Made in Sud; Partecipa successivamente al Tour Music Fest arrivando alle regionali. Canta ancora sulla TV nazionale e sulle reti Sky e Amazon Free Channel dove per talento e presenza scenica viene scelta per aprire il programma da Davis Paganelli Patron del Sanremo New Talent, International Music Star e da Francesco Rapetti Mogol, di cui la conduzione, figlio del grandissimo Giulio Rapetti Mogol (Vedi Yuotube- Star Television).

Individuata dalle produzioni per curriculum così vasto già alla sua giovane età è stata contattata, da vari programmi Rai, tra cui il prestigioso Sanremo Young ma per il quale non ha ancora l’età richiesta. Il 28 Settembre 2023 riceve il Disco D’Argento dal famoso Maestro Vince Tempera (vedi Youtube Star Television) nel format che premia gli Artisti emergenti, andato in onda sulla TV nazionale, sulle reti Sky e su Amazon Free Channel. Vince Tempera, più volte Direttore d’orchestra del Festival Nazionale di Sanremo, oltre che talent scout e produttore del “Il Volo”, autore delle sigle di Goldrake, Ufo Robot, Anna dai capelli rossi, ha lavorato con un regista del calibro di Quentin Tarantino ed è autore della colonna sonora di Kill Bill vol.1, ha lavorato inoltre con i più grandi artisti italiani, Battisti, Bertè, Mina solo per citarne alcuni. A breve uscirà il nuovo singolo della giovanissima Ginevra, sempre da lei scritto ed interpretato, e sarà prodotta dal noto discografico, il Maestro Paolo Paltrinieri, già dirigente Mediaset settore musica. (rcz)

CASSANO (CS) – Il 16 dicembre concerto di Cecè Barretta

L’Amministrazione Comunale conferma l’atteso concerto di Cecè Barretta del 16 dicembre 2023 a Lauropoli. Ne ha dato comunicazione il sindaco Giovanni Papasso a nome dell’amministrazione comunale specificando che l’evento si svolgerà, con tutte le garanzie di sicurezza, su Corso Laura Serra.

«Tale decisione – ha spiegato il sindaco Papasso – è scaturita dalla volontà di coinvolgere l’intera comunità e di valorizzare e rivitalizzare il corso principale della popolosa frazione di Lauropoli, per come la cittadinanza aspira da tempo».

Si precisa che i costi della manifestazione saranno a totale carico del Comune e che, pertanto, non sono state previste ed erogate sponsorizzazioni.

I dettagli dell’evento saranno comunicati nei prossimi giorni con l’avvicinarsi del concerto del popolarissimo artista calabrese. (rcs)

COSENZA – Duo Mefitis al Museo dei bretti e degli enotri il 2 dicembre

Per la XXIV edizione stagione concertistica internazionale di Autunno musicale sabato 2 dicembre, alle ore 18 al Museo dei bretti e degli enotri, si terrà il concerto “Contaminazioni sonore del Mediterraneo” del Duo Mefitis con il contralto Valeria Veltro e Gaetano Agoglia alla chitarra.

Il Duo Mefitis è un gruppo musicale italiano che si è formato nel 2019. Il trio ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali. I Maestri Gaetano Agoglia e Valeria Veltro si sono laureati a pieni voti presso il Conservatorio di musica “G. Da Venosa”, dove hanno studiato chitarra classica e canto. Hanno poi deciso di unire le loro competenze e la loro passione per la musica. Il loro repertorio spazia da brani classici e tradizionali a composizioni originali, che combinano elementi di musica classica, jazz e popolare. Utilizzando la chitarra classica e la voce il duo crea un sound unico e coinvolgente. Il Duo Mefitis si esibisce regolarmente in concerti e festival sia in Italia che all’estero, guadagnandosi la critica e il pubblico con esecuzioni tecnicamente brillanti e interpretazioni appassionate. La loro musica è descritta come emozionante e vibrante.

Lucia Valeria Veltro, formata da importanti profili internazionali del panorama lirico (M° Giovannini e M° Elisabetta Fiorillo), e in Masterclass con alcune delle personalità più importanti della scena nazionale e internazionale (M° Simone Alaimo, Elizabeth Norberg-Schultz, Laura Catrani) vincitrice di una borsa di studio presso il Centro Europeo di Toscolano e diplomata come autore di testi con il massimo dei voti, voce principale di concerti solisti e opere liriche (Cavalleria Rusticana, Gianni Schicchi). Dott.ssa Musicoterapeuta presso il Liceo Musicale Walter Gropius di Potenza.

Gaetano Agoglia, in specializzazione con il Maestro Flavio Nati e il Maestro Aniello Desiderio ed impegnato in Masterclass con alti profili (Arturo Tallini, Andrea De Vitis e Leo Brouwer). Ha esperienze di insegnamento sia a livello privato che presso scuole di musica e ha partecipato a numerosi concerti e festival come chitarrista solista e in formazioni musicali di vario genere. (rcs)

COSENZA – Al Rendano il violinista premio Paganini 2021 Giuseppe Gibboni

Nuovo e attesissimo concerto per l’Orchestra Sinfonica Brutia che sabato 25 novembre, alle ore 19,00, al Teatro Rendano, diretta dal Maestro Fabrizio Da Ros, si esibirà nell’ambito della 44ma stagione concertistica dell’Associazione Musicale “Maurizio Quintieri” che, nella sezione dedicata ai grandi interpreti, ospiterà il violinista, acclamato in tutto il mondo, Giuseppe Gibboni, vincitore del Premio “Paganini” 2021. Il concerto, coprodotto dall’Associazione “Quintieri” e dall’Osb, chiude la 44ma stagione dell’Associazione musicale promossa in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso. Vincitore del Premio Paganini 2021, Giuseppe Gibboni è il quarto italiano nella storia del prestigioso concorso e ha riportato il premio in Italia dopo 24 anni. Enfant prodige, il salernitano Giuseppe Gibboni, 22 anni, ha iniziato lo studio del violino a 3 anni.

A soli 14 è ammesso all’Accademia Stauffer di Cremona nella classe del M° Salvatore Accardo e riceve il Diploma d’Onore ai corsi di Alto Perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena tenuti dallo stesso maestro. Si perfeziona ulteriormente per cinque anni nell’Accademia Perosi di Biella nella classe del Maestro Pavel Berman. Attualmente continua a studiare nella classe del M° Pierre Amoyal al Mozarteum di Salisburgo. Giuseppe Gibboni suona un violino Balestrieri del 1752.

«E’ – ha detto di lui Salvatore Accardo – uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita».

Nel concerto del “Rendano” sarà eseguito il concerto per violino e orchestra n.1 in re maggiore opera 6 MS 21 di Niccolò Paganini, mai eseguito prima d’ora a Cosenza, e la Sinfonia n.4 in la maggiore “Italiana”, opera 90, di Felix Mendelssohn-Bartholdy. A dirigere l’Orchestra Sinfonica Brutia sarà, come detto, Fabrizio Da Ros, docente di Esercitazioni orchestrali al Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza ed allievo di Donato Renzetti, Alberto Zedda e Gianluigi Gelmetti. Da Ros dirige il repertorio sinfonico in importanti sale e nei festival di tutto il mondo. Nel suo percorso di continua crescita, anche dal punto di vista produttivo, l’Orchestra Sinfonica Brutia, rinnova con questo importante concerto, in programma sabato 25 novembre al “Rendano”, la collaborazione con l’Associazione “Maurizio Quintieri”.

Oltre alla serata di sabato, prevista, venerdì 24 novembre, alle ore 10,30, sempre al Rendano, una speciale matinèe, dedicata alle scuole della provincia, a riprova del grande impegno che tanto l’Associazione “Quintieri”, quanto l’Orchestra Sinfonica Brutia, stanno profondendo per promuovere la cultura musicale tra i giovani. E a questo proposito saranno presenti al concerto diversi ragazzi che fanno parte della Brutia Young. (rcs)

CATANZARO – La lirica pronta a tornare al Politeama con Cavalleria rusticana e Pagliacci

E’ iniziata la settimana che culminerà sabato 25 novembre con il ritorno della lirica al Teatro Politeama di Catanzaro e il debutto della nuova coproduzione delle Opere Cavalleria Rusticana e Pagliacci, firmata dal Sicilia Classica Festival e dallo stesso Politeama. Un’operazione ambiziosa che sta registrando tanta curiosità e partecipazione, come evidenziato dal direttore artistico Nuccio Anselmo verso un sold out che – grazie anche alla scelta di aprire il teatro con biglietti accessibili a tutti – rappresenta «un risultato che ci riempie di orgoglio e ci entusiasma ancora di più».

Un connubio artistico che vedrà la presenza dell’Orchestra filarmonica della Calabria, per l’occasione diretta dal maestro Aldo Salvagno, di origini salernitane, con un’esperienza trentennale nel panorama operistico italiano ed internazionale.

«Ho accolto con grande piacere e favore l’invito del Sicilia Classica Festival – ha dichiarato il Direttore d’Orchestra – con cui ho già collaborato nel 2018 e nel 2019 per ben 66 concerti in Cina. Cavalleria Rusticana e Pagliacci sono due Opere molto complicate, che ho diretto già tantissime volte, ma a cui riservo sempre l’attenzione particolare che richiedono, sia per le masse, che per le orchestre e i solisti».

Il cast di voci vedrà insieme cantanti di calibro nazionale ed internazionale. Per Cavalleria Rusticana: Natasa Kàtai, ungherese, soprano drammatico di agilità che si distingue per la voce imponente, tecnica solida, timbro e colore caldo, nel ruolo di Santuzza; Alberto Profeta, tenore di calibro internazionale, allievo del Maestro Luciano Pavarotti, con un’esperienza pluriennale nei maggiori Teatri d’Italia e all’estero, nel ruolo di Turiddu; Jorge Tello, nel ruolo di Alfio, baritono ispano- peruviano, cantante e attore poliedrico che si è esibito con grande maestria sia in ruoli drammatici che comici, integrando nella sua formazione musicale e vocale un’importante base tecnica recitativa; Marta Di Stefano, siciliana, mezzosoprano puro di calibro internazionale, con un’importante presenza scenica, ha perfezionato la sua tecnica con il Maestro Placido Domingo, si esibirà nel ruolo di Mamma Lucia; il mezzosoprano catanzarese Gabriella Aleo nel ruolo di Lola.

Per Pagliacci, si esibiranno: nel ruolo di Nedda, Isidora Moles, giovane soprano originaria della Serbia adottata da Roma, vincitrice di diversi premi internazionali tra cui il Fausto Ricci 2022, e con un vasto curriculum di livello internazionale alle sue spalle; ancora i sopra citati tenore Alberto Profeta, nel ruolo di Canio, il baritono ispano- peruviano Jorge Tello nel ruolo di Tonio e il tenore calabrese Lorenzo Papasodero, nel ruolo di Beppe; Giovanni Palminteri, baritono italiano dalle spiccate doti attoriali, allievo del Maestro baritono Lucio Gallo e con all’attivo un’intensa attività concertistica ed operistica sia in Italia che all’estero, nel ruolo di Silvio.

La regia, per entrambe le Opere, è affidata alla bravura di Francesco Ciprì, già tenore in diversi ruoli; le coreografie sono di Stefania Cotroneo, i costumi di Fabrizio Buttiglieri, infine si segnala la presenza del Coro Lirico Mediterraneo.

Per informazioni è possibile contattare il botteghino del teatro al numero 0961-501818 o consultare il portale https://www.politeamacatanzaro.net. (rcz)

Fatti di musica 2023 chiude con Peter Cincotti e Enrico Brignano

Si chiude con una settimana di eventi Fatti di Musica 2023, 37° edizione del Festival-Premio del Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, che si svolge ogni anno in varie località della Calabria. Si inizia lunedì con il concerto della popstar newyorkese Peter Cincotti e la sua band al Teatro Garden di Rende (Cosenza), poi martedì 28 novembre ci si posta al Teatro Rendano di Cosenza per l’Opera teatrale e musicale “Il Vajont di tutti – Riflessi di Speranza” di Andrea Ortis, evento dedicato al Rispetto dell’Ambiente realizzato con Art-Music&Co, per arrivare al fine settimana con lo show di Enrico Brignano, venerdì 1 e sabato 2 dicembre al Teatro Politeama di Catanzaro, in collaborazione con la Fondazione Politeama.

Peter Cincotti, tra i più apprezzati cantautori del panorama internazionale e fenomeno del pianoforte, riceverà a Rende il “Riccio d’Argento”, l’oscar del Festival realizzato dall’orafo crotonese Gerardo Sacco, per il nuovo album “Killer on the keys” dedicato ad alcuni grandi pianisti, come lui stesso ha sottolineato: «Dopo i diversi generi di album che ho scritto negli anni, ho pensato che fosse arrivato il momento di fare un omaggio ad alcuni dei miei pianisti preferiti. Artisti che io ritengo siano dei “Killers” ai tasti, da Scott Joplin a Billy Joel passando per Nat King Cole e Coldplay. Volevo radunare diverse generazioni di pianisti e generi e unirli insieme».
La popstar sarà a Rende con la sua eccezionale band: Tony Glausi, tromba, Joe Nero, batteria, Mark Lewandowski, basso.

Dopo Cincotti, spazio alla straordinaria Opera “Il Vajont di Tutti – Riflessi di Speranza”, l’emozionante pièce teatrale di Andrea Ortis, arricchita da attori, performers, momenti musicali, filmati d’epoca, effetti immersivi 3D, evento inserito nel progetto “Insieme per… l’Ambiente” dell’Associazione Art-Music&Co, con il Patrocinio di Legambiente Calabria. Due saranno le repliche nella magica cornice dello storico Teatro Rendano di Cosenza: la prima alle ore 10:00 per le scuole e serale alle 21:00.

Fatti di Musica 2023 si chiuderà, infine, sabato 1 e domenica 2 dicembre al Teatro Politeama di Catanzaro con il grande show di Enrico Brignano, vicino al tutto esaurito in entrambe le date. A lui sarà consegnato il “Riccio d’Argento” per il successo dell’intero tour. Il suo irresistibile “Ma… diamoci del tu!”, spettacolo scritto con Manuela D’Angelo, la collaborazione ai testi di Alessio Parenti e le musiche originali di Andrea Perrozzi, prodotto da Vivo Concerti, ha fatto registrare il sold out ovunque.

«E’ stata un’altra edizione da record – afferma il promoter Ruggero Pegna – contrassegnata da interazioni con altri festival, nuove e storiche proposte di musica d’autore italiana, da Geolier ad Aiello e Cammariere, da Mannarino a Carl Brave, alla Consoli, a numerosi altri; eventi eccezionali internazionali come i concerti degli Original Blue Brothers di Lou Marini, Tony Hadley, Peter Cincotti, Joe Bastianich, opere incantevoli come Van Gogh Cafè e fuori programma da record, tra cui Le Cirque Top Performers e lo show di Checco Zalone! Circa 100mila spettatori, tremilioni in 37 edizioni, a conferma che Fatti di Musica, oltre aver portato i grandi live in Calabria, continua ad essere il Festival regionale più prestigioso, con un format originale capace di intercettare eventi unici, tra i più belli, attesi e spesso irripetibili!».

I biglietti per i live in arrivo sono disponibili su www.ticketone.it. Per informazioni tel. 0968441888, www.ruggeropegna.it , tutte le pagine social del festival. (rcz)

PALMI (RC) – Tre brani inediti di Manfroce per la prima volta in teatro

Il “giallo” dell’opera scomparsa. Sabato 25 novembre, alle 18,15 l’associazione “Amici della Musica” presenta per la prima volta tre brani di Nicola Antonio Manfroce, il celeberrimo musicista e compositore calabrese d’epoca napoleonica, mai eseguiti in tempi moderni da un’orchestra. Per gli appassionati di musica classica si tratta di una occasione imperdibile che vedrà impegnata l’orchestra del Conservatorio di Vibo Valentia. Le musiche di Manfroce riecheggeranno nel teatro di Palmi che gli è stato intitolato. Un teatro riaperto dopo un quarto di secolo. I brani sono stati recuperati e studiati dal docente e compositore Domenico Giannetta che ne illustrerà i contenuti al pubblico atteso da tutta la regione. L’occasione è tuttavia doppiamente importante e ghiotta perchè offre lo spunto a studiosi e appassionati per riparlare di un’opera scritta da Manfrtoce e andata perduta. S’intitolava “Piramo e Tisbe” e raccontava di una storia d’amore finita tragicamente come era stato per la Giulietta e il Romeo immaginati da William Shakespeare. Un capolavoro quello di Manfroce cui a più riprese hanno accennato nel corso di un secolo e mezzo critici e ricercatori francesi . «Sarebbe straordinario» commenta Antonio Gargano presidente degli “Amici della Musica” di Palmi «riuscire a ritrovarne traccia». Ma chi era Nicola Antonio Manfroce?

I capelli castani e ricci, le labbra accentuate, la voce suadente e baritonale, il naso perfetto come se fosse disegnato da un scultore e gli occhi scintillanti, rivelatori d’una intelligenza fuori dal comune. Una intelligenza intuitiva e creativa accompagnata da una fisicità quasi perfetta Nicola era nato per stupire, per far innamorare uomini e donne di sé e delle sue geniali produzioni artistiche. Impresari musicali e nobildonne dell’Italia napoleonica se lo contendevano come se fosse un prezioso e introvabile gioiello. Lui le sette note le aveva in testa da quand’era nato in quella modesta casa di Palmi dove il padre e la madre si erano trasferiti dopo il disastroso terremoto del 1783. Domenico, maestro di cappella prima a Cinquefrondi, paese di origine e poi a Palmi, guidava gruppi musicali, impartiva lezioni e suonava in chiesa; e il figlio, Nicola Antonio, lo seguiva come un’ombra carpendone i segreti ed emulandolo. Domenico era orgogliosissimo di quel bambino talentuoso che la vita aveva regalato a lui e alla moglie dopo il dolore e le disgrazie cagionati dal sisma spaventoso che aveva ingoiato uomini e cose. Nicola aveva cominciato suonando timidamente il violino sulle cui corde inseguiva le scale imparate assistendo il genitore mentre si esercitava. Già ad 11 anni, con quei capelli arruffati e lo sguardo sognante, il bambino era così bravo da meritare di accompagnare il padre nelle suonate fatte davanti ai fedeli della Chiesa dell’Annunziata (oggi dei Monaci) di Palmi . E quando Domenico, con il suo gruppo di musicisti, fu invitato a tenere un concerto a Catanzaro si portò dietro il figlioletto inserendolo tra gli strumentisti. La presenza del piccolo artista innervosì il committente che chiese infastidito spiegazioni. Quando, tuttavia, la banda cominciò a suonare la bravura e la passione di Nicolino suscitarono la sorpresa e il compiacimento generale, tanto che al termine del concerto un commerciante danaroso propose al padre di finanziarne la trasferta e gli studi nel conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli.

Fu l’inizio di un’avventura straordinaria quanto breve che vide questo ragazzino e poi uomo conquistare alte vette di considerazione e popolarità. Nella Capitale del Regno dimostrò subito tutto il suo valore ai Maestri che tenevano lezione, tra i quali spiccava per fama Giacomo Tritto che lo lanciò nella composizione di musica sacra. Cinque anni dopo l’ingresso nel conservatorio, quando il celebre impresario Domenico Barbaja assunse la direzione dei teatri reali partenopei, Nicola fu incaricato di comporre l’aria “No che non può difenderlo” nell’ambito della cantata “Il Natale di Alcide” prodotta per celebrare, il 15 agosto del 1809, il compleanno di Napoleone Bonaparte.

Il musicista calabrese aveva dunque solo 18 anni, quando esordì con grande successo al “San Carlo” di Napoli. Chi lo avrebbe mai immaginato… Il genio di Nicola Antonio Manfroce, si spense per sempre a soli 23 anni, a Napoli, dove venne poi sepolto. A piangerlo, in segreto, furono tantissime donne, nobili e meno nobili, che egli aveva stregato nel corso della breve ma intensissima e sregolata vita. Pietro Maroncelli lo ha consegnato alla Storia del mondo e della Musica con una sublime orazione funebre: «Questo fu Nicola Antonio Manfroce nel compor musica celebrato maestro, di elevatissimo ingegno, caldo, buono e dolcissimo amico: magnanimo, generoso e al tutto veramente italiano. Pare che la sua eccellenza nella musica egli tenesse da proprio intrinseco e fisico abito… Oh buon Manfroce, che fosti sempre dolcissima parte di me medesimo, se nel bel tempo della vita ebbi mai teco alcuna grazia e se in cielo largamente t’arride il vivo sole che non patì mai sera, prendi in grado quest’ultimo fiore ch’io spargo su la tua tomba, e le lacrime vere che mi piovon dagli occhi per lo sconsolato abbandono in cui mi lasciasti, e per le recise speranze che doveano levar sublime al cielo la possente lira che fu dell’invilita Italia tornata bastarda! La quale in tale sventura pur con me insieme implora un tuo sguardo a tanto compianto lamento». (rrc)

TREBISACCE (CS) – Concerto del Duo Zuccarelli-Marcone all’Auditorium ex Fornace

Sabato 25 novembre 2023 presso l’Auditorium Ex Fornace di Trebisacce alle ore 20,30 avrà luogo, organizzato da Ama Calabria, in collaborazione con l’Accademia Gustav Mahler, un concerto del duo composto dal flautista Carmine Zuccarelli e dalla pianista Manuela Marcone. La manifestazione è organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e con i fondi delle risorse Psc Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “per il finanziamento di Programmi di Distribuzione Teatrale” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Carmine Zuccarelli nasce a Crotone il 14 novembre del 2000. Frequenta i corsi preaccademici in Flauto presso l’Accademia musicale “Gustav Mahler’’ di Trebisacce sotto la guida del maestro Francesco Martino, diplomandosi col massimo dei voti. Primo classificato in concorsi internazionali e nazionali: V Concorso Internazionale di musica “Gustav Mahler’’, VI Concorso Nazionale di musica “Magna Grecia”, III concorso per solisti under 35 “L. Vinci’’.

Partecipa inoltre a numerosi seminari e masterclass tenuti dai più alti esponenti del panorama flautistico europeo, tra cui Roberta Presta, Francesco Loi, Jean-Claude Gerard, Michele Marasco, Mario Caroli, Philippe Pierlot e altri ancora. Durante l’anno accademico 2021/22 consegue la laurea triennale in Flauto col massimo dei voti e la lode presso il conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, e seguentemente ottiene un posto nella classe del maestro Mario Caroli presso il conservatorio di Strasburgo in Francia.

Ѐ inoltre partecipe di numerosi concerti con l’orchestra sinfonica “Crr – Conservatoire à rayonnement régional” di Strasburgo diretta dal maestro M. Mendoza, saggi presso “Cité de la Musique et de la Dance”, e di concerti in formazione da camera presso “Musée des Beaux-Arts” di Tours. Di grande rilievo nella carriera del giovane flautista vi è la partecipazione all’audizione e la relativa vittoria presso la rinomata accademia orchestrale “Ojc – Orchestre des Jeunes du Centre” prendendo così parte alla stagione concertistica che ha avuto luogo nel Centro-Valle della Loira, dove si è esibito in luoghi di grande importanza storico/culturale come le cattedrali di Orléans e di Blois, i castelli di Plessis e Saumur.

Manuela Marcone si diploma al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano col massimo dei voti sotto la guida di Lucia Passaglia. Sin da giovanissima si è distinta in vari concorsi pianistici, tra cui: Concorso “F. Liszt” (1° Premio), Concorso “Città di Treviso” (3° Premio), Concorso di Esecuzione Musicale Caltanissetta (1° Premio). Si è esibita per importanti Associazioni Musicali, tra cui: “Accademia Filarmonica Romana”, “Amici della Musica” di Firenze, “Agimus”, “Estate Musicale” di Alghero, “Società Umanitaria” Milano. Si è perfezionata con i Maestri: Sergio Fiorentino, Alexander Lonquich, Konstantin Bogino. Si è dedicata con particolare attenzione alla Musica da Camera collaborando, tra gli altri, con i Maestri: Mario Ancillotti, Andrea Oliva, Giampaolo Pretto, Rien de Reede e Paolo Taballione. Attiva anche come camerista, è stata ospite della Giovane Orchestra d’Abruzzo a Dakar ed ha effettuato tourneè in Europa suonando in duo col flautista Tommaso Pratola, nonché suo figlio, a Colonia, Lussemburgo, Vilnius, Budapest, Varsavia, Bucarest, Berlino, Koblenz. Ѐ stata docente presso il Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila e presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio’’ di Pescara.

Durante il concerto saranno eseguite Syrinx di Claude Debussy, la Sonata in Sol maggiore H.564 “Hamburger’’ di Carl Philipp Emanuel Bach, il Madrigale per flauto e pianoforte di Philippe Gaubert, la Sonata per flauto e pianoforte, A. 503 di Gaetano Donizetti, l’Andante in Do maggiore, K.315 di Wolfgang Amadeus Mozart, la Suite per flauto e pianoforte, op. 34 di Charles-Marie J. A. Widor e Il Pastore Svizzero di Pietro Morlacchi. (rcs)

CROTONE – La danza sulle note al pianoforte di Chopin arriva al Museo e Giardini di Pitagora

Venerdì 24 novembre alle ore 19:00 presso il Museo e Giardini di Pitagora di Crotone avrà luogo “Chopiniana”, il nuovo appuntamento della 44esima Stagione Concertistica organizzata dall’Associazione Musicale “M. Quintieri”, con il sostegno del Mic e della Regione Calabria.

“Chopiniana” trae spunto dalla trama dallo storico balletto classico “Le Silfidi” creato da Mikhail Fokine nel 1908, un balletto che si svolge in un bosco alla luce della luna. Qui, un giovane poeta in cerca di ispirazione, danza sulle note di Chopin insieme alle Silfidi, magiche ninfe o spiriti dell’aria che abitano i boschi.

L’Opera di Fokine si inserisce nella tradizione del balletto romantico in bianco (ballet blanc) che accentua il ruolo delle ballerine quali protagoniste principali del balletto con un defilamento del ruolo maschile. Il coreografo Salvatore De Simone, per la compagnia Create Danza, riattualizza l’idea di questo balletto romantico attraverso la danza contemporanea, il poeta della trama originaria è messo in risalto dalla presenza del maestro accompagnatore Andrea Bauleo che guida tutta la pièce dal vivo, con la musica intramontabile di Chopin, suonata al pianoforte. Le ninfe in bianco diventano invece uomini e donne che incarnano creature fantastiche, vestiti e dipinti di nero quasi a rappresentare quel lato più oscuro ed evocativo della notte, i cui panorami stellati e le fasi lunari inducono i danzatori a celebrare la vita, le passioni, i desideri e l’amore.

L’evento è una coproduzione dell’Associazione Quintieri, Associazione Italìa&Co e Ramificazioni Festival. Il concept è ideato da Filippo Stabile, alla regia e alla coreografia vi è Salvatore De Simone, gli interpreti saranno Marianna Chiarelli, Elena Mandolito, Carola Puglisi e Filippo Stabile. Al pianoforte Andrea Bauleo.

L’appuntamento, realizzato in collaborazione con il Consorzio Jobel, è l’ultimo del 2023, ma sono già in via di definizione gli spettacoli da realizzare in collaborazione per l’anno 2024.