A Reggio presentato il Festival di musica etnica “RadiCi”

Fino al 22 agosto l’Arena dello Stretto sarà animata da RadiCi, il Festival di musica etnica e folk, organizzato dall’Amministrazione comunale e che fa parte del programma dell’Estate reggina.

 Il festival è finanziato dal Pn Metro Plus 21-27 Distretto culturale e turistico della Città di Reggio Calabria, cofinanziato dall’Unione Europea.
Il programma è stato illustrato nella sala del Lampadari di palazzo San Giorgio, alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’Assessore delegato alla Programmazione Carmelo Romeo, al Consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e al Consigliere Delegato al Turismo Giovanni Latella.
Oggi, sabato 17 agosto Kalavria con Gigi Miseferi; domenica 18 agosto Terranima; lunedì 19 agosto Renanera; martedì 20 agosto Sabatum Quartet, mercoledì 21 agosto Eugenio Bennato e, infine, giovedì 22 agosto Enrico Capuano e la Tammurriata Rock. L’ingresso, alle ore 21.30, per tutte le serate sarà libero.
«Dopo la presentazione dell’Estate reggina era importante raccontare l’idea del festival Radici e ce l’abbiamo fatta grazie al via libera da Roma per l’utilizzo delle risorse comunitarie e al lavoro fatto dall’assessore Romeo, da un’idea del consigliere Quartuccio e l’ausilio del consigliere delegato al Turismo Latella, degli uffici del settore Cultura e turismo che lavorano in maniera consequenziale all’indirizzo politico. Un altro pezzo di una stagione estiva che finora ha rappresentato una scommessa vinta e che, soprattutto, non grava sul bilancio comunale. Radici apre la seconda parte dell’Estate reggina, che precede poi l’ultima parte relativa alle feste di settembre», ha spiegato Falcomatà nell’introdurre il festival.
«Crediamo che Radici – ha proseguito il primo cittadino – sia una scommessa che guarda al Mezzogiorno e che sarà vinta al pari del Live festival Rec, del festival della cultura diffusa Morgana e vogliamo che venga storicizzata negli anni. L’idea di Radici è quella di guardare al futuro senza dimenticare il passato, anzi nella piena consapevolezza che la storia, la tradizione del nostro territorio non debba essere un esercizio di stile, ma che serva a costruire il futuro. Ce lo dicono i nostri artisti che negli anni hanno reinterpretato suoni, musiche e parole della nostra tradizione popolare anche in chiave attuale con uno sguardo alle nuove generazioni. Il festival ha già un cartellone di musicisti e artisti che allieteranno cittadini e turisti gratuitamente all’Arena dello Stretto».
«Andiamo avanti con l’idea di un’estate che sia per tutti i gusti e le fasce d’età – ha aggiunto –. Al termine di Radici, il cui senso è quello di ascoltare le nostre tradizioni, i canti e le musiche del territorio, si proseguirà con la rassegna di cinema all’aperto sempre gratuita, e poi il festival di teatro lirico e classico, intitolato a Francesco Cilea e poi il rush finale con le iniziative delle feste mariane».
«Siamo felici di questa programmazione per il 2024 con tantissimi eventi, oggi presentiamo l’ennesimo tassello – ha evidenziato Romeo – tra le linea guida date dal sindaco a febbraio, quando abbiamo iniziato a ideare l’estate, c’era come punto fermo quello di non coprire i costi delle iniziative con fondi comunali ma di trovare linee di finanziamento esterne che ci permettessero di portare avanti la nostra idea, variegata, ma che non gravasse sul bilancio. Ringrazio per questo i nostri uffici perché hanno lavorato ben oltre il loro dovere, nonostante i ritardi che non dipendono dalla nostra volontà. Si pensi che i fondi del Pon metro plus che finanziano questo evento sono stati approvati con decreto ministeriale il 7 agosto e, dopo soli 9 giorni, siamo qui a presentarli. Si tratta di festival su più giorni e puntiamo a riproporli nei prossimi anni».
Nell’illustrare i curricula dei gruppi musicali che animeranno le serate, il consigliere delegato Quartuccio ha sottolineato:«Radici è un progetto dell’Amministrazione comunale che ha voluto dare spazio e valorizzare le tradizioni musicali del Sud Italia. Radici non è il festival della musica tradizionale calabrese, ma è una rassegna della musica etno folk pop del Sud Italia. Ci sono diversi gruppi che si esibiranno all’Arena dello Stretto fino al 22 agosto. Sono felice che si sia realizzata questa iniziativa che valorizza le nostre realtà, le persone, la musica e la componente storica del nostro e degli altri territori. L’Amministrazione ha voluto pianificare e programmare una stagione estiva organizzata e in linea coi desideri della comunità: il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze dei cittadini con eventi diversificati».
«Sostenendo le tradizioni, la cultura dei nostri territori – ha concluso Latella – si fa un grande lavoro per chi viene a trovarci e a conoscerci. Riprendere suoni e tradizioni che negli ultimi trent’anni non sono stati attenzionati in maniera perfetta, le radici appunto, il modo di essere, ci fa recuperare il ritardo rispetto ad altre realtà territoriali.Ma ora che lo abbiamo compreso diventa un elemento fondamentale da cui ripartire».

 

GAMBARIE (RC) – Lunedì il reading “La parola Disobbediente”

Lunedì 19 agosto, a Gambarie d’Aspromonte, alle 17, è in programma il reading de La Parola Disobbedente, omaggio a Rodolfo Chirico di Daniela Scuncia.

L’evento, che rientra nell’ambito della rassegna Gambarie da Leggere, coordinata da Giovanni Suraci, si ripercorreranno alcuni passi della sua vita e riascoltare la parola poetica del poeta e drammaturgo Rodolfo Chirico insieme a due sue allieve le attrici Sonia Caruso e Cinzia Messina, con lo scrittore e poeta Carlo Menga e con l’autrice.

Fu fondatore e Presidente di Amici del Piccolo Teatro prima del Teatro Calabria dopo, Rodolfo Chirico opera a Reggio Calabria fin dal 1970 e nel 1998 insegna arte drammatica come attraversamento e ricreazione di poesia e drammaturgia, curando le regie delle produzioni teatrali. Tra i sui testi vanno ricordati Il Professore, L’arcobaleno dei Titani, Punto e Virgola, Dove sei?, La scatola della Saggezza, Chi ha assassinato la Suora che “Gridava” il vangelo ,Poesia -Teatro per non recitare, Cenerentola con gli occhiali, Lenticchia, il dramma di un attore, alcuni dei quali  sono stati realizzati a cura del  Teatro Stabile della Calabria e del  Teatro popolare di Roma da diversi  registi tra i quali Alessandro Giupponi, Italo Annunziata, Adriana Innocenti, Riccardo Reim, Roberto Guicciardini. Ricordarlo nella sua opera non può esaurire il suo lascito. 

Proporre nella rassegna Gambarie da Leggere questo reading rappresenta il desiderio dell’amministrazione di Santo Stefano di voler guardare più lontano proponendo un reading vibrante di vita e di poesia. 

«Questo spettacolo – ha spiegato Scuncia – nasce dal desiderio di ricordare la sperimentazione e il lavoro sulle avanguardie portato avanti da Chirico per tutto il suo percorso, assieme a una vita intensa determinata a creare delle proposte artistiche e delle figure professionali tali da confrontarsi con l’Italia intera. Una figura tutta da rileggere, riscoprire e non solo ricordare. Un’occasione per ritrovarci a parlare di nuovo del prof. Chirico e della sua poesia perché il suo ricordo come fatto privato serve a pochi, la sua poesia come fatto pubblico serve a tutti».

Sono trascorsi quasi undici anni dalla sua morte, un lungo periodo di silenzio e raccoglimento, che hanno messo alla prova del tempo la poesia di Rodolfo Chirico, e oggi ci appare più necessaria che mai, capace di portarci dentro all’angoscia dell’essere vivi, fin quando non emerge il fanciullo che ciascuno porta con sé, tra infiniti sconquassi di risa e paradossali ammiccamenti. (rrc)

Si chiude il Face Festival

Domani, a Gambarie d’Aspromonte, si chiude la 13esima edizione del face Festival Aspromondo, il progetto di residenza artistica che negli anni ha consolidato lo straordinario connubio tra la natura unica dell’Aspromonte e l’arte contemporanea ideato dal direttore artistico Paolo Genoese, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

L’idea da cui parte il progetto è quella di ospitare artisti con un comune obiettivo: realizzare in Aspromonte percorsi di bellezza, condivisione, inclusione e coesione, un progetto concreto di land art.

È stato, ancora una volta, l‘ex Vivaio Forestale di Cucullaro, nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte, ad ospitare la residenza artistica finalizzata alla produzione delle nuove opere destinate al Bosco degli Artisti di Gambarie a catturare l’interesse di quanti avranno la possibilità di visitare un vero e proprio museo a cielo aperto. 

Domani, alle 17, saranno presentate le nuove opere.

L’evento sarà accompagnato dalla performance: HMC Human Machine Contact, ideata da Cinzia Pietribiasi e Francesco Straface e Andrea Mollace come musicista dal vivo.

Il bosco degli artisti rimane comunque fruibile ogni giorno, e dal 14 agosto sarà possibile vedere gli artisti di questa edizione a lavoro.

Ventuno sono le opere permanenti prodotte durante le residenze artistiche nel periodo 2021-2023 del Face Festival Aspromondo, e che sono andate  ad arricchire il Bosco Degli Artisti di Gambarie D’Aspromonte. L’obiettivo alla base è che chiunque entri nel Bosco degli Artisti possa respirare arte, in tutte le sue molteplici forme.

Tutte le opere del Bosco non vivono senza la partecipazione attiva del fruitore. Perché pongono delle domande, si fanno attraversare, si fanno girare attorno, ti fanno accomodare, alcune anche rannicchiare e stare al riparo. Ti fanno fermare a riflettere. Rendono una passeggiata fresca nel bosco ancora più piacevole, invitano alla riflessione aumentando la percezione e la simbiosi con la natura.

 

REGGIO – Il Consiglio Metropolitano approva definitivamente il Rendiconto di Gestione 2023

Il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha approvato una serie di atti relativi al Bilancio di previsione. Si tratta di variazioni relative all’annualità 2024, da adottarsi, ai sensi dell’art. 175 del D.lgs. 267/2000. ‘Applicazione quota avanzo accantonato 2023’.

La prima variazione, sulla quale ha relazionato il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio, supportato dal dirigente Nicita, è relativa a spettanze per i dipendenti dell’Ente in applicazione del Contratto collettivo di lavoro, il cui iter burocratico, ha specificato successivamente il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, «è partito a dicembre del 2023, con una fase intermedia a luglio 2024».

Il secondo punto è servito per incrementare il capitolo di spesa, relativo agli oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, maturati per sentenze passate in giudicato in cui l’Ente è risultato soccombente. Su entrambi i punti all’ordine del giorno si è registrata un’approvazione a maggioranza.

Il terzo punto all’ordine del giorno ha riguardato l’approvazione definitiva del Rendiconto di gestione 2023, già approvato dall’Aula lo scorso mese di luglio 2024, e che non ha registrato alcuna variazione. Anche in questo caso il testo è stato approvato a maggioranza.

Nel corso della discussione generale il consigliere metropolitano Giuseppe Marino ha auspicato il coinvolgimento del Consiglio metropolitano per preparare i lavori d’aula. Dello stesso tenore l’intervento del vicesindaco Carmelo Versace che ha anche ricordato come momenti di confronto, pur nelle lacune dell’attuale normativa nazionale sulle Città metropolitane, sono comunque previsti. Versace ha anche ribadito la necessità di dare maggiore sostegno all’attuale sistema burocratico di Palazzo Alvaro che pur nelle difficoltà di organico, riesce ad adempiere al meglio il proprio lavoro.

A conclusione dei lavori il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà si è soffermato sull’importanza dell’approvazione del ‘Rendiconto di gestione’, «un atto dovuto dopo i precedenti passaggi, ma fondamentale per la vita dell’Ente», esprimendo un ringraziamento a tutti i Consiglieri metropolitani che in presenza o in collegamento hanno partecipato alla seduta. i(rrc)

LOCRI (RC) – Venerdì il libro “Mio figlio sta facendo un viaggio meraviglioso”

Venerdì 16 agosto, a Locri, alle 19.30, nei giardini di Borgo Carbone, in contrata Carbone, sarà presentato il libro Edoardo Divino: mio figlio sta facendo un viaggio meraviglioso, a cura di Fabio Divino e Giulia Barillaro, con la prefazione di Mirella Restuccia, edito da Gangemi.

Alla presentazione, dopo i saluti di Andrea Candida, interverranno Francesco Maria Spanò, Francesca Mesiti e gli autori. Presenta Maria Teresa D’Agostino. Tutti i proventi del libro verranno donati alla Fondazione “Butterfly Onlus”.

Una storia vera, d’amore… diventata speciale, tutta raccontata dentro pagine dense di emozione. «Edoardo Divino nasce a Roma il 10 febbraio 2004. Inizia il suo viaggio meraviglioso il 22 gennaio 2022. Da allora sono stati numerosi i contatti e le manifestazioni che ci sono arrivati da un’altra dimensione e che avevano di fondo un sentimento di Amore incondizionato, difficile da descrivere. La coscienza con le memorie del passato, il carattere, le emozioni provate, sopravvivono alla morte che altro non è che un ritorno alla vera vita. In questo libro racconteremo lo straordinario e saggio filo logico con cui Edoardo ci ha risvegliati, reindirizzandoci verso la buona Luce», scrivono Fabio e Giulia.

REGGIO – Sabato a Gambarie si presenta il libro “Risorgi” di Francesco Tassone

Sabato 17 agosto, a Gambarie, al Residence Bucanese, alle 18, sarà presentato il libro Risorgi  di Francesco Tassone.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Gambarie da Leggere, organizzata dal Comune di Santo Stefano in Aspromonte e coordinato da Giovanni Suraci.

L’incontro non rappresenterà semplicemente la presentazione di un libro, ma piuttosto sarà una festa in cui si condivide l’amore per la bellezza delle nostre radici, per la musica dei sentimenti e per la poesia del cuore. Francesco Tassone un fiore all’occhiello nel panorama culturale reggino in un post ha dichiarato:

«Ho avuto tanti maestri, insegnanti e persino Guru – ha detto l’autore –, in Italia e all’estero: cercavo qualcuno che lo superasse, ma, ogni volta, restavo sempre con l’amaro in bocca. Nel medio periodo il confronto non reggeva; nessuno era come lui! Luigi Tassone, mio padre, era un uomo che in qualche modo aveva capito il senso intimo della vita. E conosceva un metodo per trasformare un terreno in un’impresa agricola, una persona comune in un imprenditore di successo… e un giovane arrogante in un umile poeta appassionato. Lo sapeva fare e lo faceva con estrema naturalezza. Ogni anno, ad agosto, amava festeggiare il suo compleanno con i suoi numerosi amici a Gambarie in Aspromonte, in Provincia di Reggio Calabria. Non era un semplice compleanno, era una festa con musica, cibi semplici e buoni e ricchi premi per tutti, che iniziava la mattina e finiva la sera tardi. Per una sorta di effetti concomitanti, i premi erano così tanti, che c’era sempre un premio per tutti, nessuno perdeva!».

«Da quando lui nel 2011 è andato a svolgere la sua missione altrove – ha continuato – ogni anno in quel giorno, presento, con l’aiuto di amici preziosi, un nuovo libro, che in modi diversi, tra le righe, racconta qualcosa della mia relazione con lui. Della relazione di un figlio con suo padre. Il primo evento fu così sentito ed emozionante che in quell’occasione promisi (ahimè) di scrivere un nuovo libro ogni anno, per poterlo presentare in quel giorno speciale. Quest’anno il libro si intitola “Risorgi” e l’ho dedicato a Mamma che sarà presente all’evento. Non so come andrà a finire e se l’incontro sarà bello e intenso come le altre volte, non posso fare grandi promesse».

«Prometto solo, che se hai conosciuto Luigi Tassone in vita – ha concluso –sarà un’occasione per sentirlo vicino ancora una volta. Ma in verità, che tu lo abbia conosciuto oppure no, credimi non ha alcuna importanza. Tutti Noi abbiamo un padre da onorare. Tu vieni per il tuo».

Francesco Tassone, conosciutissimo a Reggio Calabria e all’estero, ha una propensione naturale a rendere interessante ogni sua opera, tanto da essere apprezzato su tutto il territorio nazionale dove viene chiamato per rappresentare i poeti del nostro territorio, non ultima è infatti la sua partecipazione al “Festival poetico delle visioni.”  Raduno che annualmente vede impegnati i maggiori poeti italiani. (rrc)

REGGIO – Venerdì al MArRC un viaggio tra Mito e Ragione

Venerdì, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, alle 21.30m si terrà l’evento L’Universo Magnogreco nella Calabria Ionica, una serata dedicata alla scoperta delle connessioni profonde tra l’astronomia e la cultura della Magna Grecia, in un racconto affascinante tra mito e logos.

L’evento è curato dal Planetario Pythagoras di Reggio Calabria. Durante la serata, i partecipanti saranno guidati in un racconto avvincente tra il Mito e il Logos, esplorando come l’uomo sia divenuto il protagonista di una cultura razionale e critica tipicamente occidentale.

L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali del Direttore del Museo Archeologico Nazionale, dottor Fabrizio Sudano, seguiti dalla presentazione dell’iniziativa a cura della prof.ssa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario Pythagoras. Il dibattito sarà coordinato dal dottor Fortunato Zappia e vedrà la partecipazione del prof. Ulderico Nisticò e dei dottori Gabriele Quattrone e Francesco Pisani.

La serata sarà ulteriormente arricchita dall’osservazione della Luna in fase gibbosa crescente, del pianeta Saturno e delle stelle del cielo estivo, grazie agli strumenti messi a disposizione dallo staff del Planetario Pythagoras.

Sarà l’occasione per una serata indimenticabile, un viaggio straordinario tra mito, stelle e filosofia.

La Magna Grecia è storicamente simbolo di contaminazione di idee, cultura, linguaggio e tradizioni. L’astronomia, che affonda le sue radici nella nostra regione, testimonia questo iter culturale iniziato millenni fa, assumendo significati particolari per la nostra terra. I concetti di ordine e di legge naturale, presupposti ineludibili della conoscenza razionale, hanno avuto nel cielo notturno l’origine della riflessione filosofica sull’Uomo e sul Mondo.

Le stelle, con i loro nomi ispirati alla mitologia – divinità, eroi, ninfe, satiri, animali fantastici, mostri – costituivano per i nostri antenati della Magna Grecia un universo affascinante e complesso. Ma al di là delle stelle, cosa c’è? L’uomo si confronta con la follia che si oppone alla ragione, immergendosi in un dualismo tra ragione e non-ragione che ha segnato profondamente il nostro rapporto con l’umanità e la guerra. i(rrc)

ARDORE (RC) – Venerdì si presenta il saggio “L’arcolaio delle fiabe”

Venerdì 16 agosto, ad Ardore, al Castello Feudale, alle 21.30, sarà presentato il saggio L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari di Paolo Battistel ed edito da Oligo Editore.

L’evento è stato organizzato dal Sistema Bibliotecario Territoriale Jonico – Bovalino (RC), in collaborazione con il comune di Ardore, la Pro Loco Ardore e il Centro Studi “Francesco Misiano “.

Ad aprire la serata, i saluti istituzionali del sindaco del comune di Ardore, Giuseppe Campisi, seguiranno i saluti del presidente della Pro Loco Ardore, Stefano Priolo, per concludere con il vicepresidente del Centro Studi “Francesco Misiano”, Giuseppe Grenci. Dialogano con l’autore, l’assessore alla cultura del comune di Ardore, Rosita Muscatello e il direttore del Sistema Bibliotecario Territoriale Jonico – Bovalino (RC), Antonio Bova.
Scrittore e profondo conoscitore del mito e del folklore europeo, Paolo Battistel ci conduce nei recessi più profondi di quelle antiche narrazioni che noi siamo soliti chiamare “fiabe”. Storie sacre e arcaiche generate all’alba dell’umanità e apparentemente tanto semplici da sembrare a molti soltanto delle “storie per bambini”. Dietro al velo di moralità e censura, il canto della fiaba risveglia l’essenza più profonda dell’essere umano (dal bambino all’anziano) riscuotendolo dalla sua grigia opacità e facendolo rinascere a nuova vita.
In questo testo l’autore si concentra sulla figura della donna – nei suoi infiniti volti e funzioni – all’interno delle fiabe. Si viaggerà dalla dolce Rosaspina dal sonno incantato, verso principesse viziate, in fuga da un brutto ranocchio, fino a giungere a oscure dee e streghe come Baba-Jaga. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, che prendono vita al suono magico delle parole “C’era una volta…”. (rrc)

Gli studenti dell’Aba di Reggio al Concorso dei Madonnari di Taurianova

Sebastiano Nicolò e Lara P. Cerqueira de Oliveira sono gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria che hanno partecipato alla nona edizione del Concorso Internazionale dei Madonnari di Taurianova.
Gli studenti, che hanno partecipato alla manifestazione su volere del direttore Piero Sacchetti e seguiti dal prof. Francesco Scialò e l’interessamento della prof.ssa Mimma Galluso, hanno elaborato un progetto che facesse risaltare la figura della Madonna connessa all’idea di libro, resa concreta da un effetto pop up, con al centro la cattedrale.
Lara P. Cerqueira de Oliveira, studentessa di grafica d’arte che da due anni partecipa attivamente al progetto, ha spiegato che la scelta dei colori è stata istintiva, come deve essere nel fluire creativo dell’arte: corallo per la cattedrale, verde acqua per il mantello della Madonna con sfumature viola e oro.
«Un’esperienza che consiglio – ha dichiarato – sia per l’apprendimento di un’arte antica e peculiare, che per l’esperienza di comunità che si vive in questo contesto, con la possibilità di rientrare in un circuito internazionale».
Celebrando quest’arte “di breve durata”, preziosa anche per questo, il concorso di Taurianova, fa infatti parte di un circuito virtuoso, che include Nocera, Mantova, Nicosia, fino al concorso tedesco di Blumberg nella foresta nera, al quale gli artisti sono invitati a partecipare. Spesso artisti viaggiatori, con sacco a pelo e gessetti al seguito, ai quali viene offerto il viaggio e l’ospitalità anche con l’aiuto di una rete di sostegno formata dai commercianti di Taurianova che aderiscono alla campagna “Adotta un Madonnaro”, mentre i pasti sono garantiti dallo chef Antonello, con attenzione per le esigenze di ognuno.
Antonella Larosa, alla direzione artistica dell’Associazione promotrice, artista, madonnara lei stessa, è molto soddisfatta del risultato ottenuto.
«Vogliamo soprattutto che i giovani siano praticanti di questa nobile e umile arte – ha dichiarato –, la cui storia inizia con la stessa scrittura. Per questo teniamo particolarmente alla presenza degli studenti e dei professori dell’Accademia che potrebbe promuoverla sempre di più».
«Nata come forma di devozione, quando l’artista proponeva un’immagine del santo patrono per voto – ha concluso Larosa – quest’arte è una forma di celebrazione spirituale, come abbiamo visto nelle 58 opere proposte dai 75 artisti presenti».
Organizzata dall’Associazione “Amici del Palco”, la manifestazione ha visto arrivare a Taurianova più di 70 artisti di talento arrivati da tutto il mondo per metter mano a gessetti colorati e dare forma all’antica arte impermanente dei madonnari:  dalla concorrente giapponese Canaco Matzumoto alla folta delegazione messicana, raccolti attorno al tema prescelto, “Maria, arte e sapienza” quest’anno particolarmente sentito perché legato al 130º anniversario del miracolo mariano di Taurianova e alla elezione della stessa a Capitale italiana del libro. (rrc)

Il 25 agosto a Reggio la Festa del Bergamotto

Il 25 agosto, a Reggio, al Cric di Cannavò, si terrà la Festa del Bergamotto, organ

L’evento, che prende il via alle 19, prevede il convegno dal titolo Coltivazione e Mercati, introdotto da Ninni Tramontana. Modera Francesco Cuzzola. Ne discutono Nino Siclari, agronomo e imprenditore agricolo, Filippo Cogliandro, chef accademia Gourmet, Vittorio Caminiti, presidente Accademia e Museo Nazionale del Bergamotto ed Ezio Pizzi, presidente del Consorzio del Bergamotto.

Intervengono Mimma CatalfanoGiuseppe ZimbalattiDemetrio CaraFrancesco SaccàGiuseppe Marcianò. Ad arricchire l’evento, la degustazione di prodotti al Bergamotto e canti e balli a cura dei Tarantulati. La Festa si chiuderà con il libro Storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria di Filippo Arillotta, edito da Kaleidon Editrice.

«Negli anni della nostra infanzia – ha raccontato Enzo Cuzzola, portavoce del Comitato organizzatore – nella intera nostra Valle del Calopinace, il tempo era scandito da alcuni calendari, quello dell’anno scolastico, quello della coltivazione del bergamotto e quello delle festività religiose. L’anno scolastico divideva le stagioni a partire dal primo giorno di scuola, con i trimestri ed i compiti, le vacanze di Natale e di Pasqua, gli scrutini o gli esami finali e le pagelle, prima delle vacanze estive. Ma il nostro tempo era scandito soprattutto dai riti e dalle festività religiose. Iniziata la scuola, il primo tempo della attesa era quello per il Santo Natale, preceduto dal tempo e dai riti dell’Avvento, riti religiosi della tradizione popolare compresi».

«Seguiva il Carnevale che precedeva le Ceneri e la Quaresima – ha proseguito – cioè l’attesa della Santa Pasqua, sempre con i suoi riti religiosi e della tradizione popolare. Finita la Pasqua e ripresa la scuola, dopo le relative vacanze, si passava all’attesa della Festa di Madonna, che avrebbe segnato per noi ragazzi la fine dell’estate e l’attesa del nuovo anno scolastico. Nelle frazioni, l’attesa della Festa di Madonna era inframmezzata dalle feste dei vari Patroni. Faceva da sfondo il tempo della coltivazione del bergamotto, scandito dal tempo della potatura, con la concatura e la concimazione, i fumogeni e la fioritura, l’irrigazione e la raccolta del cascolo, fino a giungere alla raccolta finale e la successiva lavorazione». (rrc)