«Siamo lontani dall’obiettivo che come Cgil avevamo rivendicato con la presentazione del Piano per lo sviluppo ed il Lavoro in Calabria, quindi insistiamo sulla necessità di creare occupazione che allo stesso tempo risponda ad esigenze per la manutenzione del territorio e salvaguardia dello stesso da rischio ambientale, sismico e idrogeologico». È quanto ha rilevato la Cgil Calabria, a seguito della riunione del Tavolo Regionale per il Lavoro, nel corso della quale sono state presentati sotto forma di Piano per l’Occupazione futuri avvisi riguardanti interventi per il lavoro e misure, ancora da pubblicare, afferenti occupazione e politiche attive per il lavoro.
«Nel corso della riunione – ha spiegato il sindacato – abbiamo tenuto a precisare che su quanto presentato bisognerà avere riscontro della diffusione dei relativi avvisi e conseguentemente sarà necessario attendere l’esito degli stessi rispetto alla effettiva operatività ed attuazione degli interventi».
«Inoltre, giusto per ricordarlo, rispetto al Tavolo Regionale per il Lavoro – è stato evidenziato – erano stati assunti impegni e reciproci affidamenti, con il governo regionale, per lo svolgimento dell’attività dello stesso tavolo, per come previsti dalla L.r. N.25/2023 e riferiti ad un quadro complessivo del mercato del lavoro, delle politiche attive e dell’apprendimento permanente riguardo a: Interventi e gestione delle crisi aziendali e politiche attive in aree di crisi; Osservatorio permanente sul mercato del lavoro e occupazione (istituito presso l’Arpal Calabria); Stato del Sistema Informativo Regionale del Lavoro e dei C.P.I.; Tirocini formativi di orientamento e Apprendistato; Accreditamento Enti di formazione professionale».
«Inoltre – ha aggiunto il sindacato – sarebbe stato opportuno conoscere lo stato di attuazione di Par/Gol in Calabria rispetto ai cinque percorsi (Reinserimento lavorativo, Aggiornamento, Riqualificazione Lavoro e inclusione e ricollocazione collettiva), relativi alla cooperazione tra servizi pubblici e privati, accompagnamento al lavoro, aggiornamento e riqualificazione professionale e rete dei servizi territoriali per la presa in carico di persone con disabilità o fragilità. Tale ultima necessità dettata anche dalle considerazioni venute da più parti, nel corso della riunione e relative ad aspetti propedeutici per la stessa futura pubblicazione degli Avvisi degli interventi presentati».
Per il sindacato, poi, sono necessarie «moderne politiche a sostegno del turismo ed allo stesso tempo un serio impegno nelle politiche industriali per un serio sbocco occupazionale nei relativi comparti. Ad oggi non abbiamo riscontrato alcuna novità ed avanzamento delle due grandi vertenze della nostra Regione che sono i Tis e Abramo Customer Care e per le quali, ancora una volta, rivendichiamo soluzioni per il diritto al lavoro».
«Così come denunciamo, nel quadro generale l’emigrazione dei nostri giovani – ha detto la Cgil – un problema non affrontato con adeguatezza che meriterebbe azioni coordinate tra un sistema integrato di programmazione politico istituzionale e la realizzazione di servizi pubblici, invece, rischia di confermarsi come fenomeno tendente a peggiorare anche con l’intervento dell’autonomia differenziata, che realizzerebbe l’arretramento dei diritti di cittadinanza, quali istruzione, formazione, lavoro, sanità, ecc…, contribuendo in maniera esponenziale agli squilibri demografici, già esistenti della nostra regione e comunque riguardanti l’intero mezzogiorno del paese e condannerebbero la Calabria ad un ruolo sempre più marginalizzato e senza concrete prospettive per il futuro».