;

CITTANOVA: 400 ANNI DI STORIA SUL PALCOSCENICO

12 agosto – È un modo straordinario di celebrare un anniversario, anzi la fondazione di una città che proprio oggi compie 400 anni: la scelta di portare in scena un testo teatrale che racconta la storia della città poteva sembrare una sfida impossibile. Eppure eccola, stasera in piazza, la storia di Cittanova nello spettacolo di Antonio Salines “Nascita e Resurrezione” (da un testo originale di Giuseppe Manfridi) con un parterre di grande levatura rutto di un lavoro drammaturgico non certo semplice.


Il regista, Antonio Salines, direttore artistico del Teatro Gentile di CIttanova nonchè del Teatro Belli di Roma, è apparso molto soddisfatto, anche se alquanto affaticato: «Non è stato facile rendere sul palcoscenico la lettura storica di un così ampio periodo. È stato un lavoro molto impegnativo, ma siamo convinti che piacerà. Un lavoro corale con un cast magnifico che ha lavorato con impegno e convinzione per rendere lo spettacolo ricco e intenso. Accanto ai professionisti della scena ho utilizzato anche i giovani della scuola di recitazione, per un coinvolgimento totale della città che vede protagonist anche la banda musicale».
In scena Debora Caprioglio, Francesca Bianco, Barbara Bovoli, Fabrizio Bordignon, Walter Cordopatri, Susy Sergiacomo, Giuseppe Cattani e Francesco Rizzo. Partecipano gli allievi della Scuola di recitazione della Calabria. Scene e costumi di Annalisa Di Piero, aiuto regista Carlo Emilio Lerici. L’accompagnamento musicale è del Complesso bandistico di Cittanova, con i solisti Francesca Bruzzese (violino) e Silvia Morano (voce).
«L’opera – dice ancora il regista Salines – celebra  i 400 anni della nascita di Cittanova, però non si articola in una dimensione cronologica interna al percorso storico del paese, ma intende costruire una dialettica tra personaggi di diverse epoche caratterizzati da un comune sentire etico attraverso continui intarsi temporali e richiami analogici».
La scrittura del testo e la sua traduzione drammaturgica sono affidate a Giuseppe Manfridi, uno dei più grandi autori teatrali italiani contemporanei, definito “capofila della nuova drammaturgia italiana”.
«Si tratta – ha concluso Salines – di un gran bel progetto drammaturgico che non va inteso come semplice rievocazione storica dei personaggi e degli eventi più importanti che hanno caratterizzato la comunità di Cittanova, ma cerca di ricostruire dalla storia medesima le linee fondamentali per un percorso di sviluppo solido e visionario al tempo stesso. La memoria recuperata, infatti, non è fine a se stessa, ma è lo specchio su cui proiettare l’avvenire». Uno spettacolo certamente da non mancare. (rrc)

(Nella foto il regista Antonio Salines al centro con il cast completo dello spettacolo)