«Il nostro obiettivo è quello di tenere in piedi e rilanciare l’orizzonte di crescita dell’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria, una realtà di straordinario valore per il nostro territorio, non solo sul piano scientifico, che va tutelata e valorizzata», hanno ribadito il Comune di Reggio e la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
I due Enti, infatti, hanno evidenziato come «è doveroso, sul piano morale ancor prima che giuridico, fare piena luce ed assoluta chiarezza sull’attuale situazione finanziaria e di governance dell’Ateneo. In questo senso, prima che sia chiarito il reale stato di salute dell’Università, il Comune e la Città Metropolitana, non intendono approvare il documento contabile dell’ateneo, né garantire passivamente i numeri per una deliberazione in tale senso».
«È un tema che riguarda l’erogazione di un’attività di formazione e di ricerca – viene spiegato nella nota – che affonda le sue radici in una lunga e gloriosa tradizione accademica. È necessario continuare a mantenere questa ambizione, garantendo l’erogazione di un’offerta formativa all’avanguardia e di grande qualità, attrattiva per gli studenti stranieri ed italiani, con l’obiettivo di tutelare anche i livelli occupazionali per tutto il personale operante nell’Ateneo. L’assenza del Comune e della Città Metropolitana dall’odierna riunione del Consiglio di Amministrazione, irritualmente convocata con appena 22 ore di preavviso, va esattamente in questa direzione».
«La prima necessità – si afferma ancora – è quella di ristabilire e ripristinare correttamente le attività e la rappresentanza del Consorzio Promotore dell’Ateneo, anche fine di dare nuova linfa all’azione del Consiglio di Amministrazione e di tutta la governance universitaria che, evidentemente, ad oggi ha fallito, per varie ragioni, la propria missione».
«Solo un nuovo Consiglio di Amministrazione pienamente legittimato – conclude la nota – potrà procedere all’elezione del nuovo Rettore, con l’obiettivo di affrontare con forza e decisione le sfide per il salvataggio dell’Università Dante Alighieri e dialogare proficuamente e con autorevolezza con il Ministro dell’Università». (rrc)