Il Consiglio d’amministrazione dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria ha deliberato, all’unanimità, il percorso previsto dalla legge Gelmini.
«Non è una vittoria, ma un primo passo fondamentale per raggiungere l’obiettivo che avevamo indicato e che ci porta a credere nella federazione con l’Università “Mediterranea”», ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace.
«Adesso – ha spiegato Versace – si apre un’interlocuzione con l’ateneo reggino nella consapevolezza che, attraverso le sensibilità dei dure Rettori, Giuseppe Zimbalatti e Antonino Zumbo, si farà il possibile per salvare un’azienda culturale unica nel contesto calabrese».
«Negli anni – ha continuato il sindaco metropolitano facente funzioni – si è purtroppo accumulata una massiccia mole debitoria, anche a causa della pandemia, che ha seriamente messo in pericolo l’esistenza della “Dante Alighieri”. Ognuno, arrivati a questo punto, deve fare la propria parte e, proprio per questo, spero che in questa fase così delicata anche la Regione possa assumere un ruolo essenziale quale interlocutore autorevole per ripianare il deficit e contribuire al rilancio dell’Università per stranieri».
«Il mio pensiero – ha proseguito – non può che andare ai lavoratori della “Alighieri”, ai docenti ed agli amministrativi che vivono con ansia l’evolversi di una situazione che, con tenacia, stiamo provando a rimettere sui binari giusti. Ed un messaggio deve necessariamente andare anche agli studenti ed alle studentesse che rappresentano il cuore pulsante di questa splendida realtà accademica. Dobbiamo essere ottimisti e guardare con maggiore fiducia al futuro. L’Università per stranieri va salvata perché è un patrimonio della città e della Calabria intera. Nulla può o deve essere lasciato al caso».
Al termine del Cda odierno anche il sindaco facente funzioni del Comune, Paolo Brunetti, si è detto «particolarmente ottimista».
«Si apre una fase – ha affermato – che vedrà un confronto stretto e serrato con l’Università “Mediterranea”. Da lì in poi si dovrà seguire una procedura precisa perché si concretizzi la realizzazione di una Federazione».
«Siamo tutti consapevoli – ha concluso Brunetti – che se perde l’Università “Dante Alighieri” perde l’intero Paese perché la realtà reggina è fra le poche, in Italia, a rappresentare un faro ed un punto di riferimento nella promozione della conoscenza e della diffusione della lingua, della cultura e della civiltà italiana attraverso una didattica ed un lavoro di ricerca radicati nel dialogo interculturale e nella cooperazione internazionale». (rrc)