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Al BoCS Museum la mostra "Nulla è tangibile"

COSENZA – Al BoCS Museum la mostra “Nulla è tangibile”

Venerdì 10 marzo, al BoCS Museum di Cosenza, s’inaugura la mostra Nulla è tangibile di Zeroottouno e a cura di Simona CaramiaSamuele Negro, docenti Aba.

L’esposizione, visitabile fino al 14 aprile, è frutto della collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e il BoCS Museum di Cosenza e si configura come un altro degli appuntamenti promossi dall’Accademia per celebrare i suoi primi 50 anni di attività, rientra nel novero delle iniziative legate al progetto Ceilings.

Zeroottouno è lo pseudonimo scelto da Giuseppe Guerrisi (Cinquefrondi, 1984) e Davide Negro (Catanzaro, 1985) per dare vita, nel 2012, al duo artistico che fin dagli esordi ha inteso esplorare le relazioni tra uomo e ambiente, guardando alla natura come protagonista della propria indagine. Gli elementi naturali, quindi, sono parte integrante delle loro opere, fino a diventare forza creatrice e dirompente. Così, l’attenzione degli artisti si è concentrata nel tempo sulle questioni ambientali e culturali, indagando sulle potenziali connessioni che sussistono tra esse e puntando a sensibilizzare lo spettatore coinvolgendolo visivamente e interattivamente.

«Natura e memoria sono le parole chiave per comprendere il lavoro più maturo di Zeroottouno – ha spiegato Simona Caramia –. I due artisti, a partire dalla ricerca iniziale degli elementi naturali, hanno continuato a sviluppare e indagare la relazione con l’uomo, con il suo passato e il suo passaggio, con i luoghi antropizzati e con il racconto dei ricordi, attraverso l’uso di linguaggi differenti, dalla scultura alle installazioni sonore e luminose». 

Hanno collaborato all’allestimento Giovanni D’Andrea, Michela Spadafora, Miriam Piccari, Matteo Marino, Luca Granato e Samuele Negro. La comunicazione grafica di “Ceilings” è curata da Denise Melfi, anche lei docente Aba Catanzaro.

Come per le altre mostre promosse dall’Aba Catanzaro al Bocs Museum, con una sezione dal titolo “Dalla Natura alla Memoria” gli spazi del museo vedranno un’integrazione tra l’esposizione temporanea di Zeroottouno e la permanente del Bocs. Proprio di quest’ultima, poi, l’Accademia, attraverso il lavoro di alcuni suoi studenti come Michela Teresa Intrieri, ne sta realizzando un archivio digitale, un lavoro che s’inserisce nel solco della collaborazione strutturale dell’Aba per la cura, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale regionale.

Inoltre, la mostra di Zeroottouno al Bocs Museum segna un ulteriore passo in avanti nella collaborazione sulla promozione dell’arte tra l’Accademia catanzarese, quella di Reggio Calabria e il museo cosentino: sulla scorta dell’annunciata intenzione delle due Accademie di procedere verso l’istituzione di un Politecnico delle Arti regionale, la mostra ne anticipa una parte delle potenzialità evidenziando le molteplici competenze e professionalità di cui Aba Catanzaro e Reggio Calabria dispongono.

Guerrisi, infatti, insegna Scultura all’Accademia del capoluogo, mentre Negro insegna di Fotografia a quella reggina. Il Bocs Museum, poi, è diretto da Marilena Cerzoso che è anche presidente dell’Aba di Reggio Calabria: si completa così una triangolazione attraverso cui si concretizza una rete capace di dare forma, spazio e quindi risalto all’arte contemporanea prodotta in Calabria e alla formazione artistica. (rcs)