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Successo per il convegno di Confapi Calabria su "Uscire dalla violenza"

COSENZA – Successo per il convegno di Confapi Calabria su “Uscire dalla violenza”

Ha riscosso grande successo il convegno Uscire dalla violenza: il ruolo della casa di semi automonia svoltosi nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza e organizzato da Confapi Calabria in collaborazione con l’Associazione La Casa di Giusy.

Ad aprire i lavori, coordinati da Francesca Benincasa, responsabile III settore e Welfare per Confapi Calabria, il Presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli che, durante il suo toccante intervento, ha ricordato la coraggiosa rivolta che le donne iraniane stanno affrontando per la conquista di giustizia, uguaglianza e democrazia, valori che dovrebbero essere universalmente riconosciuti. Una rivolta che si trasforma in lotta per la libertà che coinvolge tutti, donne e uomini.
Il Presidente Napoli ha inoltre evidenziato la possibilità di utilizzare il patrimonio confiscato alla mafia per un uso sociale così importante dando a questi immobili nuova vita. Un dibattito che si è trasformato in un momento di riflessione su un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che è diventato una piaga sociale che richiede una comunità di intenti da parte di enti, istituzioni e società civile.
Concetto rimarcato dalla Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro che ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa e la vicinanza da parte dell’Istituzione che rappresenta.
Gli aspetti normativi in materia di violenza sulle donne sono stati affrontati dal Sostituto procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini. Un excursus sulle norme che l’ordinamento italiano offre per tutelare le donne che coraggiosamente decidono di denunciare. Interventi, quindi, legislativi ma anche culturali per rivalutare ed affermare la dignità delle donne.
Un dramma di tipo esistenziale che richiede grande capacità di ascolto come sottolineato dalla dott.ssa Maria Pia Turiello, criminologa forense, che durante il suo contributo, è ritornata sulla necessità di un coordinamento e di una sinergia tra tutti gli attori coinvolti, forze dell’ordine ed equipe altamente specializzate che faranno parte della casa di semi autonomia.
Non solo un rifugio per donne vittime di violenza domestica ma anche un’ospitalità di secondo livello con servizi di supporto e di accompagnamento per un graduale reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo. Supporto psicologico, formazione e orientamento professionale, nel rispetto delle inclinazioni e esigenze individuali, propedeutici al raggiungimento della piena autonomia.
Il dott. Giuseppe Di Liddo, esperto di finanza agevolata, è intervenuto chiarendo dettagliatamente gli aspetti economici che prevede un progetto così ambizioso e così socialmente utile per il nostro territorio.
Parole toccanti ed emozionanti sono state pronunciate da Giacomo Terzo, Presidente dell’Associazione La Casa di Giusy, che ha fondato dopo la prematura e drammatica perdita di sua moglie alla quale verrà intitolata la prima casa di semi autonomia.
A chiudere i lavori la dott.ssa Francesca Benincasa che ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri e il Col. Agatino Saverio Spoto, Comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza per la sensibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti di un tema così delicato ed attuale. (rcs)