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La conferenza-concerto "Polifonie di Calabria"

CROTONE – La conferenza-concerto “Polifonie di Calabria”

Domani pomeriggio, a Crotone, alle 18, al Castello di Carlo V, si terrà la conferenza-concerto Polifonie di Calabria con il gruppo Le Mystère des voix calabres.

L’evento rientra nell’ambito dell’evento La Calabria per Dante dell’Associazione dall’Arpa – Associazione di Ricerca, Produzione ed Animazione del Territorio in occasione del 700° anniversario della morte del Sommo Poeta.

n progetto che celebra e valorizza il legame intenso e ancora in parte inesplorato che lega la Calabria, e i calabresi, a Dante Alighieri: un rapporto nato dagli approfondimenti del Vate fiorentino delle opere e della spiritualità di Gioacchino da Fiore, fondatore dell’Ordine florense, oltre che dalla sua permanenza a Cerenzia, dove avrebbe trascorso una parte del proprio esilio e abbozzato, addirittura, il progetto della Divina Commedia.

Dopo l’inaugurazione dello scorso 13 maggio, si procede con le conferenze-concerto, nelle quali si rintraccia un filo rosso che collega incredibilmente la poesia di Dante agli usi conservati nella musica popolare calabrese.

«Nella Divina Commedia c’è tantissima musica, e Dante parla in continuazioni di voci, di canti, di armonia. Se nel Purgatorio sono prevalenti i cori all’unisono, con tutte le voci che intonano la stessa melodia, il Paradiso è il regno dell’armonia, rappresentata dal perfetto equilibrio e delicatezza che la nascente polifonia porta nella storia della musica europea – spiega il professore Danilo Gatto –. Tuttavia esisteva e si è tramandata fino a noi anche un’altra polifonia, quella folklorica, che in Calabria ha antichissime e incredibili testimonianze. Una polifonia di cui in buona parte si è perso l’uso, poiché era legata ad un mondo in cui il canto a più voci serviva per aiutare il lavoro, per stare assieme, per rinsaldare legami di affetto e vicinanza».

Il nome dato al gruppo che si esibirà in questa seconda giornata di animazione delle mostre sulla Calabria e Dante non a caso è Le Mystere de voix calabres, con un chiarissimo riferimento alle celebri voci bulgare, ancora una volta sulla base di una scommessa o se si preferisce di un progetto: le polifonie calabresi hanno una bellezza, un fascino e una forza espressiva che merita di essere conosciuta, e vissuta in tutto il suo stupore e magia.

Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 27 maggio alle 18 con la conferenza concerto: “Gli strumenti musicali nella Divina Commedia e in Calabria” con il prof. Vincenzo Lavena e Antonio Critelli. (rkr)