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Il presepe dei Netturbini di Roma

Dalla Terrasanta in visita al presepe romano dei Netturbini (del calabrese Ianni)

Visita del viceparroco di Betlemme fra Emad Kamel, minore francescano in terra Santa, al Presepe dei Netturbini di Roma, la bella e storica realizzazione del calabrese Giuseppe Ianni (originario di Bagnara Calabra). 49 anni fa Ianni ebbe la felice intuizione di impiantare un presepe presso un deposito dei servizi di Nettezza Urbana vicino a piazza San Pietro, una rappresentazione della Natività cristiana che nel tempo ha avuto un crescente e lusinghiero successo con presenze importanti da ogni parte del mondo: si sono recati in visita tre Santi (tra cui Madre Teresa di Calcutta), diversi pontefici (ancora manca la visita di papa Francesco), Capi di Stato e milioni di pellegrini. Riproduce un angolo di Palestina e racconta esattamente la storia della nascita di Gesù.

Il presepe, nato nel 1972, festeggerà il prossimo anno i 50 anni anni. Ha scritto sul blog di Osservatorio Roma Maria Teresa Rossi: «Papa Giovanni Paolo II, oggi Santo, lo amava in modo particolare e per 24 anni consecutivi vi si è recato in visita, valutando con attenzione ogni particolare che si aggiungeva, in un continuo work in progress, ad un luogo che ha accolto e accoglie pietre provenienti da tutto il mondo, perfino dalla luna, incastonate una ad una sulle pareti esterne e sul basamento del presepe. Quando le sue condizioni di salute non gli hanno più permesso di visitarlo, i netturbini hanno realizzato un presepe in miniatura, identico all’originale, consegnato in Vaticano a Papa Wojtyla da uno di loro che era stato da lui miracolato proprio dopo un incontro di preghiera nella grotta della Natività di via dei Cavalleggeri».

Alla visita del viceparroco di Betlemme hanno presenziato, tra gli altri il Presidente di Osservatorio Roma ing. Nicola Barone e il cardiochirurgo prof. Franco Romeo, due calabresi illustri che vivono a Roma. (rrm)