«Noi stiamo lavorando al rinnovamento del welfare». È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, nel corso dell’incontro, in Cittadella regionale, a cui ha preso parte il ministro della Disabilità, Erika Stefani.
«Il primo ministro della disabilità nella storia della Repubblica italiana – ha spiegato Minasi –. Un ministro donna, determinata, che ha già raggiunto tanti traguardi importanti come quello della legge sulla disabilità, ma anche il riconoscimento della Lis e la Disabilicard. Per noi la disabilità è una priorità. I primi atti approvati dalla Giunta regionale hanno, infatti, riguardato proprio questa tematica con una delibera sull’autismo. Per questo ringrazio il presidente Roberto Occhiuto, oggi non presente perché impegnato a Roma a un tavolo sulla sanità, per il supporto costante e gli stimoli nella direzione che conduce ad un parta ben precisa: ogni intervento di cura e di aiuto non è risolutivo se non è inserito in un processo di emancipazione».
Presenti, all’incontro, anche i rappresentanti delle associazioni e delle diverse organizzazioni del settore per discutere sulle problematiche della disabilità che interessano la Calabria e per aprire un confronto sulla legge delega. All’iniziativa hanno preso parte anche alcuni assessori e consiglieri regionali e molti sindaci.
«In Calabria – ha proseguito Minasi – abbiamo una realtà associazionistica e un terzo settore competente e di grande valore. Dobbiamo superare l’assistenzialismo che non da prospettiva di futuro alla persona con disabilità. Serve un rinnovato e innovativo approccio. È necessario garantire la continuità tra età evolutiva ed età adulta per evitare discontinuità della presa in carico o frammentazioni dei percorsi riabilitativi. Noi stiamo lavorando al rinnovamento del welfare. Dobbiamo considerare l’interno progetto di vita sociale e personale dei beneficiari per consentire l’integrazione vera e l’abbattimento delle barriere, che non sono solo solo fisiche, per eliminare la solitudine di persone con disabilità e dei loro familiari. Per attuare pienamente il concetto di pari opportunità chiedo l’apporto di tutti».
«Non possiamo più permetterci di perdere tempo – ha evidenziato –. Per dare concretezza al concetto di welfare di comunità non possiamo prescindere da una rete che lavori sugli stessi parametri e sugli stessi obiettivi. Il nostro lavoro è all’inizio ma credo che riusciremo a definire percorsi ambiziosi per far si che ogni persona faccia della sua disabilità una forza e diventi soggetto attivo della vita sociale».
«Nel percorso che abbiamo intrapreso – ha infine specificato l’assessore Minasi – per noi è un grande conforto saper contare su un dicastero dedicato a questa problematica. In tutto questo sono sicura che saremo affiancati dal ministro Stefani che è in continuo dialogo con le istituzioni locali e con il mondo associazionistico. Sono certa che tutti insieme affronteremo con forza le sfide che ancora ci attendono per realizzare percorsi nuovi e innovatici che pongano al centro la persona con disabilità».
Ha partecipato all’incontro anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che ha affermato che «l’efficacia dell’azione del governo regionale e delle Istituzioni nazionali, si misura a partire dalla qualità della vita che ogni scelta garantisce al cittadino-persona e in particolare ai non autosufficienti, ai deboli, agli ultimi».
«In questa ottica – ha evidenziato – il lavoro che il ministro sta facendo, per garantire pari diritti ai cittadini con disabilità, è la dimostrazione che non si sta trascurando nulla, in sinergia con le Regioni, gli enti locali e il Terzo settore, per qualificare i servizi già esistenti e per svilupparne di nuovi. In Calabria siamo in ritardo, ma stiamo correndo, e non dubito che sapremo fare e fare bene».
Prima delle conclusioni del ministro Erika Stefani sono intervenuti, inoltre, il presidente Anci, Marcello Manna, il vice presidente nazionale Confapi Candida Tucci, il presidente regionale Fish Calabria Nunzia Coppedè, il presidente regionale Fand Calabria Maurizio Simone, il presidente nazionale Angsa Giovanni Marino, il delegato Csv calabre Ignazio Giuseppe Bognoni.
«Il principio cardine al quale ci siamo ispirati in tutto il nostro lavoro – ha dichiarato Stefani – è quello di elaborare insieme con le associazioni, con le persone con disabilità, tutte le progettualità e le iniziative. Collaborare per costruire e raccogliere le sfide del futuro per dare risposte vere e concrete alle grandi necessità delle persone con disabilità».
Sul tema dell’inclusione sociale dei bambini e dei ragazzi disabili, Erika Stefani ha detto che il ministero dell’Istruzione, è stato attenzionato sui temi relativi all’inclusione scolastica, sull’aumento degli insegnanti di sostegno, sulla loro formazione e sulla continuità didattica.
«Ci sono tante tematiche che stiamo cercando di affrontare in raccordo con le Regioni, perché – ha rimarcato Stefani – c’è una forte competenza regionale su molti temi e abbiamo bisogno di loro. Le risorse ci sono. Intanto, un aumento del fondo non autosufficienza arriverà nel 2025 e ammonta a quasi 1 miliardo, di questo miliardo annuale metà è destinata alla disabilità. Vi sono dei fondi poi che abbiamo previsto, prima nel Decreto Sostegni e poi nella legge di bilancio, per permettere di fare progettualità anche a livello regionale, dal turismo accessibile ai parchi giochi accessibili allo sport. Si tratta di fondi che sono stati già ripartiti e che abbiamo previsto anche per la Regione Calabria. Ci sono anche le risorse del Pnrr, che prevede a livello trasversale quasi 6 miliardi che andranno a ricadere sul mondo delle disabilità in termini di servizi».
Il ministro è poi entrato nel merito della legge delega «la quale – ha spiegato – è stata approvata all’unanimità da parte del Parlamento. Ora si sta concretizzando attraverso l’elaborazione dei decreti attuativi. Dentro ci sono numerose misure che applicano la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partendo da un principio: la persona con disabilità e tutti gli aspetti della sua vita quotidiana siano al centro dell’azione legislativa per la realizzazione di un progetto di vita personalizzato e partecipato, ponendo l’Italia in una posizione di effettiva avanguardia internazionale».
«L’obiettivo è creare un sistema in cui le diverse realtà possano incontrarsi: Comuni, Regioni, componente sociale e terzo settore. Insieme bisognerà creare – ha concluso il ministro per le Disabilità – una grande rete per dare risposte concrete alla disabilità». (rcz)