Il consigliere comunale e metropolitano di Reggio Calabria, Antonino Minicuci, ha invitato il sindaco Giuseppe Falcomatà a rassegnare le dimissioni, a seguito della sospensione, da parte del Tar, del bando per l’aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti a Reggio Calabria.
Il sindaco, perciò, attraverso Facebook, ha invitato i cittadini ad avere pazienza, affermando come per diverse settimane il servizio di raccolta dei rifiuti potrebbe essere scoperto.
«Nei mesi scorsi – ha spiegato – io e tutta l’opposizione in consiglio comunale abbiamo condiviso l’invito del sindaco Falcomatà ad una sorta di ‘pacificazione’, fatta di toni più pacati e una maggiore collaborazione per il bene della città. Alla luce di quanto emerso in relazione alla gestione dei rifiuti però, mi appare inevitabile esternare una grande amarezza, pari solo al disagio nel vedere Reggio Calabria ridotta in queste condizioni, che potrebbero addirittura peggiorare nelle prossime settimane. Il sindaco Falcomatà, in campagna elettorale, aveva rassicurato i reggini, garantendo che avrebbe risolto il problema rifiuti entro il primo novembre del 2020».
«In occasione di uno dei confronti diretti avuti davanti alle telecamere – ha proseguito – con parole forti ma eloquenti avevo ricordato a Falcomatà come per anni non si fosse fatto nulla, e che mancavano del tutto le strategie e le competenze per risolvere la problematica rifiuti. Il sindaco però, oltre a puntare l’indice verso la Regione Calabria alla ricerca di colpevoli, si abbandonava alle solite promesse da Pinocchio».
«Triste rivelarsi facile profeta – ha detto ancora Minicuci – dopo dodici mesi ci troviamo in una situazione che non è uguale a quella dell’anno scorso per il semplice fatto che è addirittura peggiore. In questo anno, Falcomatà si è preso tutto il tempo a disposizione per trovare una soluzione, senza accettare consigli utili da parte dell’opposizione».
«Abbiamo chiesto invano un tavolo tecnico politico, abbiamo suggerito – ricorda Minicuci – soluzioni diverse per risolvere il dramma rifiuti. Oggi, dopo aver mostrato una pazienza olimpionica per anni, i reggini devono sentire dal sindaco che bisogna ‘tenere duro’, e che dal 1° novembre non ci sarà alcuna società che si occuperà del servizio di raccolta dei rifiuti».
«Incredibile – ha detto ancora – come l’amministrazione Falcomatà riesca a scavare in profondità, trovando giorno dopo giorno nuovi abissi di incapacità. Crediamo però che adesso si sia davvero toccato il fondo, frase che abbiamo ripetuto in numerose circostanze in questi 12 mesi solo perché costretti dall’inadeguatezza di questa amministrazione».
«La politica, così come la vita – ha proseguito – è fatta di scelte coraggiose e proprio per questo difficili. Sono certo che Falcomatà ami Reggio Calabria, e nutra un sentimento di sincero affetto per la città. È arrivato però il momento di dimostrarlo con i fatti: il sindaco prenda atto che è finita, che sta mortificando Reggio Calabria da sette lunghissimi anni, e si dimetta».
«Glielo chiedono con esasperazione tutti i reggini – ha concluso – costretti a vivere in una città completamente ‘al buio’. Esattamente come la zona dello strombazzato Waterfront, soltanto pochi mesi fa inaugurato in pompa magna e oggi luogo avvolto dall’oscurità. Perfetta sintesi e metafora di una città che non vede più la luce da troppo tempo». (rrc)