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Gli studenti di Informatica dell'Unical primeggiano nel concorso nazionale “CyberChallenge.IT

Gli studenti di Informatica dell’Unical primeggiano nel concorso nazionale “CyberChallenge.IT

di FRANCO BARTUCCI“CyberChallenge.It”, è il primo programma di addestramento in cybersecurity per studentesse e studenti universitari e delle scuole superiori organizzato dal Cybersecurity National Lab del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

Le singole università coinvolte nel progetto partecipano attivamente col personale docente allo svolgimento del percorso di selezione e formazione. Il progetto è anche una occasione per promuovere nelle scuole le discipline informatiche e, in particolare, quelle legate ai temi della sicurezza informatica.

Quest’anno al progetto hanno partecipato 43 sedi da tutta Italia comprendenti Università pubbliche e forze dell’ordine per un totale di 4112 partecipanti al percorso di addestramento. Ogni sede può avere al massimo 20 partecipanti effettivi più 5 eventuali riserve.

Il percorso si è svolto attraverso tre fasi, dal locale alla nazionale: tra febbraio e maggio 2024 si è svolta la fase di addestramento presso le varie sedi. Il programma si compone di 12 settimane di training; mentre il 29 maggio 2024 si è svolta la gara locale. 

Questa fase è consistita in una gara di tipo “Capture The Flag” (CTF) in formato Jeopardy; una tipologia di gara che comprende una serie di sfide (challenge) da risolvere, di carattere pratico della stessa tipologia di quelle affrontate durante l’addestramento. Attraverso questa gara ogni sede ha scelto i 6 partecipanti che hanno preso parte alla Gara nazionale. 

Il 4 Luglio 2024 si è svolta la finale nazionale presso il campus Itc Ilo dell’Onu a Torino. Alla competizione nazionale hanno partecipato le squadre composte da 6 studenti per ciascuna sede partecipante al progetto. Una gara organizzata in formato “attacco e difesa”: in questo formato, a ciascuna squadra è stato assegnato un sistema software da difendere e contemporaneamente di attacco verso le altre squadre. L’obiettivo è stato quello di sfruttare le vulnerabilità nei sistemi degli avversari mentre si applicano patch ai propri per prevenire attacchi. Alla fine della gara, oltre a stilare la classifica finale, le migliori otto squadre sono tenute a fare una presentazione su alcune delle vulnerabilità riscontrate, come sono state attaccate e come sono state risolte.

La squadra dell’Università della Calabria si è posizionata nella gara nazionale al settimo posto su 43 sedi partecipanti. Così l’Università della Calabria è risultata il miglior Ateneo del Sud Italia.

La notizia che attira note di apprezzamento verso il gruppo degli studenti dell’UniCal è che ha ottenuto il riconoscimento per la migliore presentazione fatta tra le otto migliori squadre classificate nella gara

Grande merito, quindi, ai sei studenti selezionati per rappresentare l’Unical nella competizione nazionale, i cui nomi riportiamo a seguire relativamente alle funzioni svolte: Simone Aiello (Amantea) è stato il leader trainante del gruppo, oltre a ricoprire i ruoli di sistemista e web security specialist, ovvero con il ruolo di esperto nella ricerca di vulnerabilità di siti in web; Luigi Arena (Fagnano Castello) esperto in crittografia; Giuseppe Barbieri (Casole Bruzio) esperto in software security, conosciuta come categoria “pwn”; Giuseppe Magliano (Palmi), esperto nello scripting e patching delle vulnerabilità; Pasquale Oliveti (Cassano Ionio) esperto in crittografia e Domenico Ricci (Lauria) esperto in web security.

«Quest’anno il team dell’Unical – ci ha detto l’ing. Francesco Blefari, uno degli istruttori – ha costruito un’infrastruttura software avanzata in grado di intercettare e bloccare il traffico di rete tramite dei tool conosciuti come “packet sniffer” e “intrusion prevention system”. Altri tool utilizzati dalla squadra dell’unical sono stati interamente sviluppati dai ragazzi del team». 

Gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione nazionale di quest’anno “CyberChallenge.IT” sono stati preparati dagli istruttori: Ing. Francesco Blefari (software security e network security), Ing. Carmelo Felicetti (crittografia e hardware security), Ing. Francesco Aurelio Pironti (web security).

In tanti hanno fatto sentire agli studenti del concorso il loro calore e parole di intenso apprezzamento, a cominciare dal prof. Angelo Furfaro, responsabile del nodo locale del progetto, afferente al dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (DIMES) che ha dichiarato:

«Il duro lavoro degli Ing. Blefari, Felicetti e Pironti, insieme all’impegno di tutti gli studenti di questa edizione è stato premiato dai risultati ottenuti in gara. Credo che questo rappresenti il miglior riscontro possibile. Questo deve essere considerato un punto di partenza per continuare a crescere e migliorare costantemente. Il mio team e l’intero laboratorio di Cybersecurity dell’Università della Calabria, sebbene giovane come istituzione, stanno già facendo grandi progressi in questa direzione coinvolgendo gli studenti in nuove iniziative collaborative e progetti a livello nazionale. Il Team Unical vuole puntare sempre più sui ragazzi per creare una rete di studenti appassionati di cybersecurity e migliorare di anno in anno».

Si sono complimentati inoltre il direttore del dipartimento Dimes, prof. Stefano Curcio, che ha dichiarato: «Sono lieto di congratularmi con il nostro team per il brillante piazzamento ottenuto nella CyberChallenge 2024. Questo risultato eccezionale testimonia che le competenze acquisite dai nostri studenti sono di elevato livello. Un ringraziamento particolare mi sento di rivolgerlo ai docenti tutor e al responsabile scientifico del laboratorio di Cybersecurity, Prof. Angelo Furfaro, la cui professionalità ha consentito di raggiungere un risultato così prestigioso. Il Dipartimento Dimes è orgoglioso di supportare e promuovere iniziative quali la Cyberchallenge che valorizzano il talento dei nostri giovani».

Come anche il direttore del dipartimento DeMaCS, prof. Gianluigi Greco che ci ha detto: «è grande la soddisfazione per questa affermazione che posiziona l’Unical tra le eccellenze nella cybersecurity in Italia. Un grande plauso va alle studentesse e agli studenti, per la serietà con cui hanno saputo affrontare la preparazione a questa difficile competizione nazionale. Un sentito ringraziamento, inoltre, va indirizzato al responsabile scientifico – prof. Furfaro – e ai preparatori per aver saputo progettare e realizzare un progetto formativo di eccellenza, capace di promuovere una forte sinergia tra i dipartimenti DeMaCS e Dimes».

Ancora meglio sono le parole del prof. Domenico Saccà, oggi docente emerito dell’UniCal dopo aver ricoperto le funzioni di Ordinario di ingegneria dei sistemi e informatica, nonché di Ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni, Decano della stessa Università ed autore di diverse pubblicazioni e progetti scientifici. Una colonna dell’UniCal nel campo dell’ingegneria, che ci racconta: «CyberChallenge.IT è un progetto del Laboratorio Nazionale di CyberSecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) che mira a scoprire e valorizzare i talenti nascosti nel campo della cyber sicurezza tra i giovani di età compresa tra 16 e 24 anni che studiano in Italia e sono interessati a formarsi come Ethical Hackers, una professionalità sempre più richiesta dalle varie organizzazioni per proteggere le proprie infrastrutture informatiche da possibili attacchi».

«Il programma include corsi di formazione – mi tiene a precisare – riservati a studenti talentuosi che, dopo aver superato diversi livelli di test, sono selezionati per partecipare a una competizione annuale tra varie università italiane, iniziata nel 2018. L’Università della Calabria partecipa all’iniziativa sin dalla seconda edizione del 2019 e, nell’edizione di quest’anno, si è classificata tra i primi otto partecipanti ed è stata la prima tra gli atenei del sud, un riconoscimento ottenuto anche nell’edizione del 2020».

«Mi congratulo – ha concluso – con tutti i nostri giovani che hanno partecipato alla competizione e ringrazio tutti i docenti che hanno supportato l’organizzazione e condotto i corsi di formazione». (fb)