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Comune di Catanzaro

I cinque capoluoghi insieme per la nascita della “Calabria creazione contemporanea”

Si chiama Calabria creazione contemporanea la rete che sta per nascere, grazie all’intesa tra Catanzaro, Cosenza, Reggio, Crotone e Vibo Valentia dedicata al teatro.

Una iniziativa nata dal Comune di Catanzaro che, su proposta dell’assessora alla Cultura Donatella Monteverdi ha approvato lo schema che è all’approvazione delle altre Amministrazioni Comunali e una volta adottato sarà sottoscritto dai sindaci di ciascuna.

Il protocollo, di durata settennale, ha l’obiettivo di costituire una rete artistica denominata appunto “Calabria Creazione Contemporanea”, con la finalità di sviluppare visioni e politiche condivise in campo artistico tra le Amministrazioni partner, favorendo il dialogo comune con la Regione Calabria e il Governo centrale, rendendo sostenibile la gestione dei teatri e degli spazi pubblici per lo spettacolo dal vivo e condividendo modalità organizzative e programmazioni artistiche, nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati dall’Agenda 2030.

Commentando il deliberato di giunta, l’assessora Monteverdi ha detto che «si tratta di un passaggio destinato a lasciare un segno nella vicenda calabrese. Il capoluogo, la città metropolitana e i tre capoluoghi di provincia, che condividono una linea di politica culturale con lo scopo di parlare a una voce sola con i livelli di governo superiori è un segnale di unità, bello e importante, che si lancia ai cittadini».

«Un segnale cui si accompagnano, evidentemente, altri ed altrettanto importanti contenuti. In sintonia con gli orientamenti espressi dal ministero della Cultura, infatti – ha spiegato Monteverdi – abbiamo inteso dare vita a un’azione di sistema che renda più agevole non solo il dialogo interistituzionale con Regione e Governo ma anche la concreta operatività attraverso un maggiore riequilibrio territoriale. In altre parole, attraverso la rete puntiamo a migliorare l’offerta destinata al pubblico rendendo al contempo più sostenibile la gestione delle strutture culturali e degli spazi artistici, la cui onerosità è diventata nel tempo un ostacolo sempre più difficile da superare».

«L’intesa crea quindi le condizioni di base per puntare, come avviene già in altre regioni italiane – ha concluso – a obiettivi importanti, come dare spazio alla pluralità dei linguaggi artistici o ampliare la partecipazione dei cittadini, i giovani in particolare, ai consumi culturali». (rcz)