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Sanità in Calabria

Il 10 novembre scade il decreto Sanità: chiesti 6 mesi di proroga

Il prossimo 10 novembre scade il cosiddetto decreto Calabria. Il Presidente Occhiuto chiede una proroga: «Il governo – ha detto – proroghi questo provvedimento per 6 mesi, ci servono per completare il consolidamento della struttura manageriale della sanità che ho costruito in questi mesi e per continuare con le manovre che abbiamo avviato sulle risorse umane, sull’eliminazione del precariato, e con l’opera di ricostruzione della contabilità e del debito.

Abbiamo ancora bisogno di qualche mese per far partire a pieno regime Azienda Zero, ed avere così operativa la struttura di governance della sanità regionale.

Lo stesso tempo ci serve per chiarire lo scenario economico-finanziario nel quale si muoveranno le Asp e le Ao alla fine del commissariamento, e per farlo entro il 31 dicembre completeremo la circolarizzazione come previsto dalla legge e immediatamente nei mesi successivi ne analizzeremo gli esiti anche con il contributo di altre istituzioni come la Guarda di Finanza.

Vogliamo poter chiudere bene questo scrupoloso lavoro che rappresenterà il punto di partenza della nuova stagione della sanità calabrese». 

Anche il responsabile Pd della Sanità per il Mezzogiorno, Carlo Guccione, concorda con il presidente Occhiuto sulla necessità di prorogare di almeno sei mesi il decreto Calabria. 

Secondo Guccione, «È giusto che i calabresi non paghino, ancora una volta, il prezzo della malagestione della sanità calabrese visto che fino ad oggi non si è riusciti ad attivare tutte le norme previste dal Decreto Calabria. Ecco perché è giusto prorogare di ulteriori sei mesi questo provvedimento: non possiamo privare il comparto sanità della possibilità di avere il contributo di solidarietà di 60 milioni per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, e un Piano straordinario delle assunzioni. 

L’erogazione delle risorse è condizionata al programma operativo di prosecuzione del Piano di rientro che al momento non è stato approvato, né adottato. 

Ci auguriamo che il nuovo Governo possa trovare il modo di prorogare il Decreto Calabria prima della scadenza, prevista il 10 novembre. Ottenuto il prolungamento si vigili sul rispetto dei tempi e si faccia in modo che venga approvato il nuovo Piano operativo 2022-2024 per poter usufruire dei fondi. 

Ricordo, inoltre, che abbiamo a disposizione circa 1,5 miliardi di finanziamenti Inail ed ex articolo 20 legge 67/88 per l’edilizia sanitaria (costruire nuovi ospedali e ristrutturare presidi ospedalieri degli anni 70-80). Pur in presenza di ingenti finanziamenti è venuta meno la capacità di utilizzarli, in tempi ragionevoli, nella realizzazione delle opere previste: i tre nuovi ospedali, il cui iter di realizzazione è partito nel 2007, a distanza di 15 anni ancora non sono stati costruiti. Bisogna chiudere questa brutta pagina, la vera sfida oggi si gioca sulla capacità di mettere in campo tutte le azioni necessarie per realizzare le opere previste in tempi rapidi e con procedure chiare e trasparenti». (rrm)