La Giunta comunale di Catanzaro ha promosso un ricorso al Tar Calabria per ottenere l’annullamento del Piano di dimensionamento scolastico, programmazione dell’offerta formativa e riorganizzazione della rete scolastica della Provincia di Catanzaro – Triennio 2024/2025 – 2026/2027.
Una iniziativa che «completa il percorso di questa Amministrazione contro la posizione assunta dalla Provincia di Catanzaro di accorpare gli istituti scolastici cittadini senza tenere conto delle loro peculiarità e della loro storia, oltre che in spregio dei criteri individuati nelle linee guida generali proposte dalla Regione», ha commentato la consigliera comunale, Daniela Palaia.
«La decisione dell’esecutivo Fiorita – ha spiegato – arriva in accoglimento del pronunciamento già espresso dal Consiglio comunale sul medesimo tema. In quella sede, ho portato alla discussione dell’aula (che votò la mozione quasi all’unanimità) la necessità di cassare e prendere le distanze da un progetto che, già allora, appariva illegittimo e palesemente lesivo dei diritti e degli interessi della popolazione studentesca della città di Catanzaro nel senso dell’impedimento della realizzazione e del perseguimento degli obiettivi di formazione ed istruzione degli studenti catanzaresi».
1Un piano, peraltro, adottato dall’Ente intermedio – ha proseguito – senza tenere in alcuna considerazione le osservazioni e le obiezioni pur argomentate dal sindaco della città di Catanzaro, dall’assessore alla Pubblica istruzione, dai dirigenti scolastici e dai Consigli d’istituto. Un piano che, infine, comprometterebbe, se attuato, istituzioni scolastiche cittadine di lunga tradizione mettendone a serio rischio la qualità».
«Ed allora, non resta che auspicare, nell’interesse superiore del sistema scuola nel Capoluogo, – ha concluso – che la giustizia amministrativa ponga rimedio a tali guasti». (rcz)