Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, durante il question time in Senato, ha dichiarato che «sull’attraversamento dello Stretto di Messina, dopo la trasmissione al Parlamento della relazione finale del gruppo di lavoro tecnico, il governo considera assolutamente fondamentale il confronto con il Parlamento e con le altre istituzioni e la società civile, per una decisione che consenta di rispondere al meglio alla domanda di mobilità da e per la Sicilia».
«Questo – ha aggiunto – non vuol dire che la discussione si chiude, tutt’altro: nel Pnrr sono comunque previsti importanti investimenti che riguardano l’alta velocita’ Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Catania-Messina, l’attraversamento dinamico dello Stretto in modo da poter migliorare la situazione. Per ciò che concerne, invece, l’alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria e Brescia-Vicenza-Padova, visto che sono interventi finanziati al di fuori del Pnrr, si tratta di realizzazioni il cui completamento è previsto entro il 2030».
«Ma anche nel Pnrr ci sono degli interventi per alcune tratte della Salerno-Reggio Calabria, come sappiamo – ha detto ancora il ministro – e una parte della Brescia-Vicenza-Padova è già in esecuzione come ricordato anche da Ferrovie dello Stato recentemente. Quanto ai progetti di AV/AC Liguria-Alpi, Palermo-Catania-Messina, Napoli-Bari, Verona-Brennero, Roma-Pescara, Orte-Falconara, Taranto-Battipaglia, evidenzio che sono tutti interventi inclusi nel Pnrr, la cui realizzazione avverrà secondo il cronoprogramma inserito nel Piano che, come è noto, è ora all’attenzione della Commissione Europea per l’approvazione definitiva. In ogni caso gli interventi citati dovranno essere completati entro il 2026 come previsto dal Next Generation Eu»-
Sempre sul Ponte sullo Stretto, la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono, ha chiesto un incontro urgente con il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi.
«La richiesta – ha spiegato la parlamentare – nasce dall’esigenza manifestata dai territori, dalle Regioni Calabria e Sicilia e dai parlamentari di ogni schieramento politico che hanno aderito all’intergruppo e hanno sottoscritto il ‘Patto del ponte’, per assicurare l’effettivo sviluppo del sud e dell’Italia nel contesto europeo delle reti Tent. Il Ponte sullo Stretto che consentirebbe l’attraversamento stabile dello stretto di Messina è un’opera ingegneristica che, fin dalla sua progettazione, risalente a parecchi anni addietro, è stata oggetto di riconoscimenti a livello internazionale per la valenza degli studi svolti e conclusi da nostri professionisti ed esperti e autorizzati nonché’ finanziati dallo Stato italiano».
«Non si tratta solo – ha spiegato ancora – della valenza ingegneristica dell’opera ma piuttosto dell’indotto socioeconomico che la realizzazione dell’infrastruttura creerebbe per il mezzogiorno, ribaltando il paradigma del Sud da assistere in Sud che propone il rilancio per lo sviluppo dell’Italia. Riservo ogni discussione di merito all’incontro che sono certa Lei avrà piacere di fissare in tempi brevi a dimostrazione di un lavoro per l’Italia che deve avere il coraggio politico di affrontare le sfide del progresso». (rrm)