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Sandra Savaglio

Il modello Calabria per la scuola post-covid piace alla ministra Azzolina

Un tavolo tecnico regionale sulla Scuola, per discutere delle esigenze dei rappresentanti del territorio. È stato questo il fulcro dell’incontro svoltosi alla presenza della ministra dell’istruzione Lucia Azzolina a Catanzaro, a cui hanno partecipato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, l’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio e l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo.

«A settembre ripartiamo, in sicurezza riportiamo i nostri studenti a scuola, come abbiamo sempre ribadito» ha dichiarato la ministra Azzolina, sottolineando che la sua presenza al tavolo è per ascoltare ogni richiesta e ha invitato tutti alla collaborazione e all’intesa sui temi fondamentali, rimarcando che mascherine e banchi adeguati al distanziamento saranno forniti dal ministero, in base al fabbisogno espresso da ogni Ufficio scolastico regionale.

«Il governo – ha proseguito la Azzolina – ha lavorato in questi mesi proprio per garantire la sicurezza di tutti, l’abbiamo dimostrato ahimè anche quando abbiamo dovuto chiudere le scuole. Ma adesso le riapriremo in sicurezza. Stiamo lavorando su tre fronti: utilizzare tutti gli spazi che ci sono, adeguandoli e migliorandoli; se non fossero abbastanza trovarne di nuovi e migliorare gli arredi scolastici».

«La legalità è fondamentale – ha aggiunto il ministro dell’Istruzione – l’educazione alla legalità e la lotta alla criminalità organizzata devono essere valori che accompagnano gli studenti costantemente, per cui la scuola ha un ruolo fondamentale. Lottare contro la criminalità organizzata significa poter essere persone libere, e la scuola insegna anche questo».

«La situazione tra Nord e Sud è molto variegata – ha aggiunto –. Ci sono scuole d’eccellenza al Sud e scuole un po’ più in difficoltà al Nord. Durante il periodo della didattica a distanza abbiamo fatto dei gemellaggi tra scuole che erano un po’ più avanzate e quelle che non lo erano, ma situazioni di eccellenza le trovate al Sud come al Nord».

«L’obiettivo – ha concluso la ministra Azzolina – è quello di confrontarci con Enti locali e uffici scolastici regionali e provinciali, perché se andiamo tutti dalla stessa parte, noi la scuola la riapriamo a settembre in sicurezza e in presenza. Ho visto delle esperienze molto belle di scuola calabrese. Ero già venuta come sottosegretario ma credo che ci siano dei problemi che riguardano tutta la nazione non solo la Calabria».

Parole, quelle della ministra Azzolina, che si scontrano con quelle di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro che, in un post su Facebook, ha voluto ribadire ciò che ha espresso al ministro: «non basta parlare di interventi, di sanificazione, nuovi banchi e arredi, senza dare una tempistica certa. Ancora oggi non ci sono i finanziamenti, le somme stanziate per le Province irrisorie, e siamo a ridosso di agosto. Per questo motivo chiederemo di slittare l’inizio dell’anno scolastico all’1 ottobre».

«Altra questione – continua il post su Facebook del sindaco Abramo – riguarda la didattica a distanza: le nostre scuole, specialmente nelle aree interne, sono sprovviste di infrastrutture tecnologiche e connessioni ad alta velocità. E ancora, spero una volta per tutte che si smetta di parlare di doppi turni per le classi: il sistema dei trasporti collasserebbe e, soprattutto, il numero degli insegnanti sarebbe insufficiente. Tornando all’emergenza coronavirus, tutta l’attenzione per la scuola è sull’acquisto dei dispositivi di protezione e di nuovi banchi singoli. Tutto giusto, ma visto che la Calabria è a contagi zero, perché non parliamo di una strategia seria di prevenzione? Il pericolo di una nuova ondata non potrà che arrivare da fuori. Il Governo definisca un Piano dettagliato e preciso, perché amministratori e dirigenti scolastici non siano lasciati soli con le loro responsabilità».

Più bilanciata, invece, l’assessore regionale all’istruzione, Sandra Savaglio, che nel suo intervento ha annunciato che «La Regione, oltre ai 5 milioni di euro per i dispositivi utili alla didattica a distanza, ha avviato un accordo nella riprogrammazione del Por di 20 milioni di euro per le scuole calabresi in emergenza Covid».

L’assessore ha, inoltre, ribadito le priorità su cui concentrare gli sforzi: «oltre ai trasporti e agli scuolabus, Piano illustrato dall’assessora Catalfamo, le altre priorità riguardano la salvaguardia dei piccoli plessi (di cui la Calabria è, per configurazione geografica, piena) dalle minacciate chiusure, la tutela dei dirigenti scolastici affinché possano rimanere nelle loro sedi, lo scongiurare del taglio agli organici in modo da favorire la formazione di classi con pochi alunni e il potenziamento del personale Ata».

Tra le affermazioni estremamente positive del ministro, l’esponente della Giunta regionale ha molto apprezzato la proposta applicare il Piano realizzato dall’Ufficio scolastico regionale e dalla direttrice Maria Rita Calvosa – il cosiddetto Modello Calabria – a livello nazionale per la scuola dell’era Covid.

Applaudito, infine, il messaggio di sostegno che l’assessore Sandra Savaglio ha rivolto alla ministra Azzolina per le violente minacce rivolte nei suoi confronti.

L'assessore Catalfamo al tavolo col ministro Azzolina

Durante il suo intervento, l’assessore Catalfamo ha chiesto alla ministra Azzolina, di avere al più presto chiare indicazioni sugli orari di ingresso e uscita degli studenti e se tali orari saranno scaglionati in più fasce, come da ipotesi emerse nei tavoli delle conferenze unificate delle regioni, senza però tuttora certezze di sorta.

«Senza tale indicazione – ha spiegato l’Assessore Catalfamo – non è possibile procedere alla programmazione delle modifiche dei servizi del TPL. L’eventuale incremento dei bus comporterà una spesa aggiuntiva per gli spostamenti casa/scuola di oltre 20 milioni euro/anno che dovrebbero avere la necessaria copertura finanziaria da parte del Ministero».

È stata rappresentata, altresì, l’esigenza di modificare i cronoprogrammi con le scadenze degli interventi finanziati dal MIUR e finalizzati alla riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici di ogni ordine e grado.

«Tali interventi – ha proseguito la Catalfamo –riguardano ben 750 edifici sui 2400 edifici di competenza della Regione Calabria. È altamente probabile infatti che l’esecuzione degli interventi non si potrà conciliare con le esigenze di maggiori spazi dovuti all’emergenza Covid con conseguenti rallentamenti procedurali. Tali circostanze potrebbero mettere a repentaglio l’erogazione dei relativi finanziamenti da parte del Ministero dell’Istruzione. Il Ministro ed il dirigente scolastico regionale hanno condiviso le osservazioni e le richieste garantendo la massima attenzione». (rcz)