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Il segretario generale del Cisl Calabria Russo: responsabilità nella ripresa che non sarà facile

Il segretario generale del Cisl CalabriaTonino Russo, lancia un appello: «prepararsi, con senso di responsabilità, ad una ripresa che sarà tutt’altro che facile».

«È tempo, perciò – ha proseguito il segretario generale Russo – di guardare avanti e di costruire uno scenario in cui non ci siano inutili protagonismi, ma la seria e convinta condivisione di un impegno a camminare insieme».

«Dobbiamo dire con franchezza – ha proseguito Russo – che, se in queste settimane stiamo purtroppo affrontando l’emergenza Covid-19, la Calabria è tuttavia affetta anche da altri virus che conosciamo bene, per i quali è compito nostro scoprire al più presto il vaccino. Le difficoltà del Paese al Sud e in Calabria si amplificano».

«I problemi non risolti – ha proseguito il segretario generale Russo – i gap infrastrutturali, gli indicatori economici mandano inequivocabili allarmi sulla non più procrastinabile inversione di tendenza cui dobbiamo pensare oggi per il dopo emergenza sanitaria. Rischiamo una crisi drammatica: sono in gioco aziende, turismo, agroalimentare, zootecnia, servizi sociali offerti dalle realtà del Terzo settore. Dati di fine 2019 ci parlavano per la Calabria di occupazione al 40% e di disoccupazione al 21,5%; di un tasso di disoccupazione giovanile al 52%; di crescita zero in un Paese sempre più diseguale tra Nord e Sud».

«È aumentato – ha proseguito il segretario generale Russo -l’esodo di giovani (e meno giovani) verso il Nord o l’estero: il Rapporto 2019 della Svimez ci dice che, dal Sud, tra il 2002 e il 2017 si sono registrati oltre 2 milioni di emigrati, di cui 132.187 nel solo 2017. Di questi ultimi, 66.557 sono giovani (50,4%, di cui il 33% laureati). Spostarsi per cercare altrove il lavoro che qui non si trova è un diritto, ma non dev’essere un obbligo».

«Il senso di comunità che – paradossalmente – si è fatto strada in questi giorni di isolamento – ha proseguito il segretario generale Russo – deve essere messo a valore per recuperare quella coesione sociale generatrice di solidarietà cui in più occasioni ha fatto saggiamente riferimento il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».

«Come se ne esce? – ha proseguito il segretario generale Russo -. È necessaria una visione condivisa, che può nascere solo se ci si siede tutti intorno ad un tavolo – politica, istituzioni, mondo del lavoro, imprese – con la determinazione di ricomporre un quadro sociale ed economico troppo frammentato. Non è più tempo di strappare il tessuto o di mettere toppe. Ci vuole una stoffa nuova. Perciò, ogni attore sociale deve sentirsi partecipe di un percorso comune, con la sua specificità, che non va ignorata, ma al contrario valorizzata: e sarà valorizzata solo se integrata in una visione d’insieme, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Anche le urgenze vanno affrontate con lo sguardo lungo di chi sa che quel che avviene oggi avrà conseguenze positive o negative sui processi futuri».

«Da dove partire? È fin troppo facile fare qualche esempio – ha proseguito il segretario generale Russo -. Innanzitutto ci sono la sicurezza nei luoghi di lavoro, il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali, lo sviluppo delle aziende. La Cisl ha già proposto l’attivazione di processi di riconversione delle produzioni, con un’incentivazione per le imprese che accetteranno questo percorso e si impegneranno a non licenziare».

«È importante – ha proseguito il segretario generale Russo – una riflessione partecipata sull’utilizzo delle risorse messe in campo dal Governo nazionale per l’emergenza e sulla parte che la Regione Calabria è chiamata a fare rimodulando la programmazione del POR 2021-2027 e prevedendo l’impiego di risorse provenienti dai fondi europei. Sarà poi anche il momento di avviare finalmente le opere infrastrutturali già finanziate e – precisazione non inutile nel nostro contesto – di completarle, così da creare nuovo lavoro, senza dimenticare la necessaria manutenzione straordinaria delle infrastrutture esistenti e realizzate molto tempo fa, magari per evitare la caduta di ponti anche in Calabria».

«E non è più rinviabile – ha proseguito i segretario generale Russo – dopo le vicende di questi giorni, una riflessione senza sconti sulla Sanità e su dieci anni di commissariamento che hanno impoverito strutture e territori, creato precariato e carenza di personale medico e infermieristico, con il risultato di privare in molti casi i cittadini del diritto ai livelli essenziali di assistenza.  Tutto ciò e altro ancora sarà possibile solo se si opererà sulla base della condivisione di un percorso che veda muovere nella stessa direzione lavoratori, imprenditori, istituzioni e politica, agendo responsabilmente, senza protagonismi effimeri e ricerca di vantaggi o di consensi a buon mercato».

«L’obiettivo sul quale ci si può e ci si deve ritrovare – ha proseguito il segretario generale Russo – è il bene della comunità e della persona. Non coltiviamo illusioni: per usare ancora una volta le parole di Papa Francesco, ormai divenute proverbiali nella vicenda che stiamo attraversando, siamo tutti sulla stessa barca in tempesta e nessuno si salva da solo. L’emergenza Covid-19 “ci ha fatto comprendere quanto è importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare squadra per essere più forti di fronte a rischi ed avversità”, scrivono i Vescovi italiani nel messaggio per il prossimo Primo Maggio, festa dei lavoratori».

«Dimostriamo – ha concluso il segretario generale della Cisl calabrese – di aver imparato la lezione». (rcz)