di ANGELO LAGANÀ – Inaugurato sabato scorso, 24 settembre, a Fiumara di Muro, il Museo dedicato al Grande cantante calabrese: Mino Reitano, originario, assieme alla famiglia, del piccolo centro di 847 abitanti, prima facente parte della provincia di Reggio Calabria e ora della Città Metropolitana.
Alla cerimonia molti ospiti, intervenuti per dare il proprio contributo affettuoso a Mino, personaggio unico per generosità, umanità che ha fatto appassionare e commuovere, con le sue canzoni, migliaia di fan in tutto il mondo, in primis, portando nel profondo del cuore e sempre alto il nome ed il prestigio della “sua” Terra, la Calabria.
Le adorate figlie Giuseppina e Grazia sono state le naturali rappresentanti del grande Mino, insieme con Pino Bernorio, presidente dell’Associazione: “Mino Reitano Onlus “ e con la presenza di uno dei soci, Tonino Russo.
Ha condotto la serata il collega-amico giornalista Emilio Buttaro che ringrazio per aver citato il mio nome ricordando che ho scritto quattro canzoni che Mino Reitano aveva cantato e portato al successo. Emilio ha fatto gli onori di casa assieme a Don Giuseppe, padre spirituale e confessore di Mino.
Durante l’arco della serata, è stato mandato in visione il filmato con il breve discorso della signora Patrizia, moglie di Mino, che ha espresso parole veramente commoventi, piene di significato ringraziando tutti quelli che hanno organizzato e desiderato l’evento, cioè quello di voler ricordare l’adorato marito creando un museo in cui sono stati esposti i ricordi della vita artistica con quadri contenenti numerose immagini, copertine di LP e CD, che hanno reso famoso nel mondo il cantante di Fiumara.
È seguita, subito dopo, una dichiarazione sul piccolo schermo di Orietta Berti che ha ricordato Mino come persona buona e generosa avendolo avuto accanto, come partner, in parecchie trasmissioni organizzate dalla RAI.
Non poteva mancare il taglio del nastro fatto dalle figlie Giuseppina e Grazia per consentire ai numerosi simpatizzanti e amici, provenienti da varie città italiane, di accedere al museo. Una documentazione fotografica curata nei minimi particolari che ha permesso di ricordare il cantante calabrese e rinverdire il suo patrimonio musicale creato assieme ai suoi fratelli, in primis, da Franco che è stato l’anima e la mente di quell’orchestra che si chiamava “Fata Morgana”. Orchestra già diventata famosa quando si esibiva nei matrimoni delle cittadine nell’allora provincia di Reggio Calabria e della quale, negli anni ’60, avevo conosciuto tutti i fratelli di cui facevano parte assieme alla sorella cantante, morta a 21 anni per una grave malattia. Fratelli Reitano che andavo a trovare a Reggio Calabria in Via Santa Caterina, città in cui la famiglia si era trasferita, per concessione di una palazzina da parte delle Ferrovie dello Stato al capostipite Rocco, i cui figli studiavano al Conservatorio: “Francesco Cilea”.
Da ora in poi, chi vuole ancora bene a Mino Reitano, orgoglio e vanto della Calabria, può recarsi a Fiumara per poter ammirare il museo che mostra, in parte, la sua vita e che ricorda tutto quello che di bello ci ha saputo offrire con la sua impareggiabile voce cantando le canzoni diventate famose e che resteranno nel cuore e nella mente di tutti noi.
(nella foto: Felice Bernorio, Tonino Russo, le figlie di Mino e Angelo Laganà)