Il giornalista e massmediologo Klaus Davi, a seguito della documentazione del caos delle elezioni a Reggio Calabria e dell’inchiesta della Procura per presunti voti fittizi di anziani che non sono mai andati a votare, ha dichiarato che «l’unica cosa da fare» è «annullare queste elezioni e farci tornare al voto.
Davi, infatti, ha ricordato che «le elezioni a Reggio Calabria sono state inquinate da manipolazioni che, noi stessi, abbiamo denunciato per primi durante la campagna elettorale. Parliamo delle testimonianze raccolte in diretta ad Arghillà di cittadini che, davanti alle telecamere, hanno svelato senza infingimenti che sono stati loro offerti dei soldi in cambio di voti. Noi abbiamo denunciato le matite farlocche utilizzate nei seggi ad Archi ad urne ancora aperte. Noi abbiamo denunciato i dipendenti del comune di Reggio e i consiglieri di Giuseppe Falcomatà che facevano le milizie davanti ai seggi per inquinare il voto».
«Noi – ha aggiunto – abbiamo denunciato l’indolenza e l’ambiguità della commissione elettorale, che ha veicolato per settimane comunicati con risultati incredibilmente rivelatisi inattendibili (cosa gravissima e mai chiarita) per poi smentire tragicomicamente se stessa. Noi abbiamo parlato dell’ombra lunga di Luca Palamara su questo voto. Noi abbiamo documentato, ancora nella giornata di ieri, il caos incredibile degli scrutini più vergognosi d’Italia caratterizzati da errori di aritmetica, registri in bianco, voti aggiunti o tolti senza alcuna logica e senza rispetto della volontà popolare. Adesso, a questo obbrobrio, si aggiunge l’inchiesta della Procura per i presunti voti fittizi di anziani che non sono mai andati a votare. Al netto delle responsabilità che sono da dimostrare, il dato politico che emerge è che queste elezioni sono inquinate da una cialtroneria organizzativa del comune senza pari, da sciatteria, superficialità e miopia della commissione elettorale che, invece di fare chiarezza, ha alimentato la confusione, dalla diffusione di dati ingannevoli da parte di un organo che avrebbe dovuto essere di garanzia e da un voto di scambio che potrebbe aver inciso anche sugli equilibri fra le varie liste e i vari candidati».
«L’unica cosa da fare – ha concluso il massmediologo – ora che abbiamo notizia ufficiale della meritoria inchiesta della Procura, è annullare queste elezioni e farci tornare al voto. Per il bene della reputazione dei presìdi dello Stato, che non sempre hanno vigilato come avrebbero dovuto, e per il bene dei cittadini di Reggio, che meritano un consiglio comunale, una giunta e un sindaco avallati democraticamente da un voto pulito». (rrc)