La Calabria una destinazione antiCovid-19. È questa l’idea lanciata da Franco Leto, presidente dell’Associazione Riviera dei Borghi e degli Angeli, anche lui fortemente preoccupato dalla crisi del settore turistico-commerciale a causa del Coronavirus.
Per il presidente Leto, infatti, «bisogna fin da ora pianificare la ripartenza, il rilancio del settore turistico, a partire dalla riprogrammazione della prossima stagione estiva balneare, senza dar retta a trovate commerciali e idee balzane».
E l’idea di proporre la Calabria come destinazione anticovid nasce dal fatto che «abbiamo 800 km di costa, spazi importanti ed enormi sulla costa da vivere in tranquillità e con le giuste distanze, spiagge lunghe ed un mare straordinario, dove senza “artifizi” alcuni si possono veramente trascorrere delle vacanze salutari, coccolati dal sole e respirando a polmoni pieni lo iodio del mare».
Tuttavia, «i rischi del tracollo e del fallimento – ha proseguito il presidente Leto – sono però dietro l’angolo se non si interviene subito e concretamente con l’Unità di Crisi Regionale, ora convocata dall’assessore regionale al Turismo on. Fausto Orsomarso».
«Devono ascoltare le proposte degli Operatori e dei vari territori – ha proseguito il presidente Leto – a partire da quelli che hanno fatto uno sforzo per costituirsi in Distretti Turistici. Serve però anche un piano pubblico strategico straordinario che sappia immettere liquidità nel sistema – subito e senza tanti fronzoli burocratici e tecnocratici, senza indebitamenti delle aziende – a reale e diretto sostegno delle famiglie, dei lavoratori, delle aziende».
Per il presidente Leto – sempre che questa emergenza si chiuda per il mese di maggio – bisognerà «far partire delle campagne di contro-informazione e di “marketing sulla salubrità” di respiro nazionale e la Calabria può e deve diventare destinazione salutare post-Covid per tanti viaggiatori e turisti anche e soprattutto in estate (da sempre le vacanze al mare e col sole, immersi nel natura e con l’aria pulita e con la possibilità di avere vicino montagne o colline, hanno rappresentato “cure naturali” per diverse problematiche di salute anche e soprattutto respiratorie)».
«Aggiornarsi, formarsi e prepararsi – ha proseguito il presidente Leto – al rispetto delle disposizioni sanitarie e di sicurezza in materi di ricettività e servizi turistici; sbloccare riconoscimento dei Distretti Turistici Regionali con relativi fondi strutturali loro supporto e sviluppo, già previsti e programmati; sbloccare subito fondi dei bandi regionali sui “borghi” sia per Comuni che per i privati (bloccati da oltre due anni) con la concessione dei contributi previsti secondo graduatorie; facilitare la vita degli operatori con agevolazioni fiscali, bancarie, con piani di detassazione possibili e con sostegni diretti alle casse delle imprese». (rcz)