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Mimmo Lucano, Michelangelo Tripodi e Luigi De Magistris

La candidatura di De Magistris raccoglie consenso tra i Movimenti civici

In attesa di siglare l’intesa con Carlo Tansi, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, candidato a governatore della Calabria, continua a raccogliere consensi tra i movimenti della sinistra antagonista e comitati civici. Ulteriore conferma viene dai Movimenti e i comitati aderenti a Impegno civico e progressista per la Calabria che nel sostenere la candidatura di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, a presidente della Calabria invitano il Movimento 5 Stelle ad aderire allo “schieramento”.

La loro delegazione, guidata da Pino Aprile, presidente del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale, infatti, incontrerà il candidato per definire l’accordo di governo, su un programma di pochi punti che preveda, anche con l’utilizzo di risorse del Recovery Fund, suddivisi con i criteri dettati dall’Unione Europea (in proporzione al numero di abitanti, del tasso di disoccupazione e dell’inverso reddito pro capite e che porteranno ingentissime risorse per la Calabria): il risanamento della Sanità regionale (azzeramento del deficit e ritiro del commissario da parte dello Stato, centralità della sanità pubblica, riapertura dei presidi ospedalieri e rafforzamento della medicina territoriale) e della salubrità ambientale (eliminazione delle fonti inquinanti, anche in mare, difesa delle coste, dissesto idrogeologico, rifiuti); adeguamento della rete dei trasporti ferroviari, di terra, d’aria e marittimi alle esigenze dello sviluppo economico della regione, con l’interconnessione dei porti calabresi a quelli del Sud e del resto d’Italia, per intercettare i flussi mercantili che oggi attraversano il Mediterraneo diretti ai porti nord-europei (rafforzamento porto di Gioia Tauro, interconnessione con gli altri porti calabresi e del mediterraneo, interconnessione aeroportuale, alta velocità, elettrificazione dorsale jonica).

E ancora, piano di investimenti nei settori economici di vocazione della Calabria, perché produzioni esclusive regionali non vedano ricadere altrove il loro valore aggiunto, con particolare attenzione alle startup giovanili e imprese di cooperative antimafia (specialmente nei settori dell’agro-alimentare e del turismo); sostegno a strutture di eccellenza scolastiche e universitarie calabresi, perché non siano un costo ma divengano fonti di reddito e poli di attrazione per studenti, creando una economia indotta. 

L’accordo con De Magistris, infatti, deve prevedere: la definizione di una squadra di governo che resti al lavoro per l’intera durata del mandato e che ogni variazione possa essere apportata di comune accordo, se necessaria; nessuna forma di alleanza e collaborazione con coloro che hanno “Sgovernato” e distrutto il futuro della Calabria. Le persone perbene escano da quei partiti e facciano liste civiche;  impegno specifico nella lotta alle masso-mafie e alla contigua zona grigia di professionisti, politici e imprenditori. 

«Impegno civico e progressista per la Calabria – si legge in una nota – non ha alcuna connotazione ideologica. I movimenti e Comitati che ne fanno parte condividono solo il programma e il sostegno alla squadra, collegialmente scelta, che dovrà realizzarlo, sotto la presidenza de Magistris. Per questa ragione, Impegno civico e progressista per la Calabria invita il Movimento cinque stelle, che in Calabria non ha responsabilità del disastro fatto da centrodestra e centrosinistra, ad aderire allo schieramento, senza cadere nella trappola della replica in sede locale delle alleanze nazionali. Lo spirito originario del M5S è ancora forte in Calabria ed è portatore di speranza e non va sprecato ancora una volta». 

«Impegno civico e progressista per la Calabria – continua la nota – si propone di realizzare un esempio, per tutto il Sud, di nuova forma di azione politica, non settaria, per risolvere i problemi che penalizzano la popolazione e il territorio (e non perdendo tempo con ambizioni di altro genere o personali), anche aprendo una vertenza con lo Stato centrale, responsabile di aver costruito, in un secolo e mezzo, un Paese diviso in due. Noi vogliamo un’Italia equa, anche nei servizi resi ai cittadini e nel rispetto dei diritti costituzionali». 

«La Calabria – prosegue la nota – è l’ultima regione d’Italia e d’Europa. Questo è il motivo per cui bisogna cominciare da qui, per riequilibrare il Paese. La Calabria ha tutto in casa, dalla natura alla gente, per rinascere, diventare un esempio per tutti e sconfiggere quel crimine organizzato tanto utile a chi fa affari con i calabresi per male, mentre condanna indistintamente tutti i calabresi perbene. Per questo la principale azione del nuovo governo dovrà essere quella della legalità, lotta alla ‘ndrangheta e lotta alla corruzione». 

«Le porte di Impegno civico e progressista per la Calabria – conclude la nota – sono aperte a tutti i gruppi, associazioni, movimenti che condividono questi pochi punti programmatici per il rilancio socio-economico e morale della Calabria. E difatti altre associazioni, movimenti e gruppi locali presto si aggiungeranno». (rrm)