L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha partecipato questa mattina al gruppo di lavoro del ministero delle Infrastrutture che dovrà valutare le proposte progettuali per la realizzazione di un attraversamento stabile dello Stretto di Messina e ha ribadito che «un progetto dell’attraversamento sullo Stretto già esiste ed è un progetto cantierato, non cantierabile».
La riunione, svoltasi in videoconferenza e coordinata da Giuseppe Catalano, presidente della struttura tecnica di di missione del Mit, è servita per ascoltare le proposte e le osservazioni delle Regioni Sicilia e Calabria e dei Comuni di Messina e Reggio Calabria sugli aspetti tecnici e, in particolare, sulle esigenze di connessione alle reti di trasporto locali della nuova infrastruttura.
«Si è trattato – ha spiegato l’assessore Catalfamo – di un aggiornamento tecnico rispetto a un’audizione del gruppo di lavoro che si è tenuta nei giorni scorsi. Dall’interlocuzione odierna, la Regione Calabria ha sicuramente tenuto un’impostazione molto simile a quella della Regione Sicilia. È stato, infatti, evidenziato, in modo deciso, che la metodologia fin qui seguita dal Mit ci può riportare indietro rispetto a percorsi che, invece, davamo per conclusi. Abbiamo ribadito che un progetto dell’attraversamento sullo Stretto già esiste ed è un progetto cantierato, non cantierabile.».
«Questo – ha aggiunto – l’abbiamo messo più volte in evidenza. L’attuale impostazione del Mit parla ancora di analisi benefici-costi o costi-utilità, riprendendo e riapprofondendo alcuni aspetti inerenti alla mobilità e agli aspetti urbanistici. Pensiamo di avere fornito ogni elemento, in totale sintonia con la Regione Sicilia, per chiarire quella che è la nostra posizione».
«Allo stesso tempo – ha proseguito l’assessore – abbiamo ritenuto di non sottrarci a una prosecuzione di questo tipo di interlocuzione, inviando al Mit una scheda di sintesi, convinti che le nostre posizioni potranno essere ulteriormente più incisive rispetto al percorso già intrapreso dal Governo».
«Tra le varie tematiche – ha concluso Catalfamo – abbiamo ribadito, in maniera determinata, che tutto il ragionamento sul progetto del collegamento sullo Stretto non può fare a meno dello studio di fattibilità sull’alta velocità e alta capacità, rispetto ai quali il ministro, qualche mese fa, aveva garantito che sarebbero stati presentati entro i primi mesi dell’anno. Studio di fattibilità che non può prescindere dall’attraversamento dello Stretto, che è parte integrante del corridoio 5 europeo». (rrm)