Nei giorni scorsi, circa 150 fedeli della Comunità musulmana del Basso Ionio si è riunita in preghiera e festa a Badolato per la chiusura del Ramadam.
La giornata di “buona festa”, che nell’Islam prende il nome “Eid Mubarak” (in arabo: عيد مبارك; in persiano/urdu عید مُبارک), è un augurio usato per le festività dell’Id al-adha e dell’Id al-fitr e cioè: «Colui che digiuna avrà la gioia e la felicità in due occasioni: quando interrompe il digiuno e quando incontrerà il suo Signore il Giorno del Giudizio.»
La festa per la fine del digiuno si celebra pertanto nel primo giorno del mese di Shawwal, dopo l’interruzione del Ramadan. Interamente dedicato ai festeggiamenti, il cosiddetto Eid è un giorno di gioia, in cui si rende grazie ad Allah/Dio per aver concluso il digiuno, e per la partecipazione ai doni e alle grazie da Lui promesse (a patto di aver rispettato con fede il suo comandamento). Dopo questa preghiera, i musulmani si augurano per tradizione l’un l’altro Eid Mubarak.
La comunità musulmana del Basso Ionio calabrese, cosa che avviene in maniera organizzata e strutturata da diversi anni, si è riunita in festa e preghiera presso il campo sportivo della frazione Marina nel rispetto dei protocolli anti-Covid.
A Badolato, da circa 40 anni, vive una grossa ed importante comunità marocchina – tra prima, seconda e terza generazione – ormai con figli e nipoti perfettamente integrati e con tante famiglie considerate parte integrante della comunità locale. Ed è proprio questa storica comunità marocchina di “neo-badolatesi” che gestisce in loco anche un piccolo luogo di culto e preghiera aperto a tutti i musulmani della zona, tra cui tanti ragazzi africani ospiti dei vari progetti di seconda accoglienza dei vari paesi del comprensorio.
È la stessa comunità marocchina, infatti, col proprio Imam e con il resto della comunità di musulmani migranti di Badolato e del territorio, che promuove e cura l’organizzazione della giornata Eid Mubarak della “buona festa”. Un momento di festa, preghiera, anche interculturale, con famiglie e bambini, poiché giungono a Badolato musulmani da ogni parte del comprensorio e della provincia catanzarese di diversa etnia e lingua. Un momento speciale in un paese ormai dichiaratamente multiculturale e multireligioso, in cui l’accoglienza e l’ospitalità vanno di pari passo da tempo con lo scambio culturale, l’inclusione sociale ed il pacifico ed importante dialogo interreligioso. (rcz)