Domani, a Lamezia Terne, il gruppo di lavoro Ip Ip Urrà di Comunità Progetto Sud lavorerà con gli alunni dell’ IC Sant’Eufemia dalle 14:30 alle 16:30, nell’ambito delle iniziative promosse in tutta Italia in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
Al centro delle iniziative ci sarà una valigia, quella delle aspirazioni dell’infanzia e quella dei sogni infranti nel Mediterraneo di chi vuole solo fuggire da guerre e povertà, di chi ha diritto a trovare accoglienza.
Ci concentreremo su un momento di lettura collettiva – dicono le operatrici referenti Maria Elena Godino e Claudia Donato -. Con mamme, insegnanti, bambini e bambine leggeremo pagine del libro “La città in fondo al mare”».
«Abbiamo chiesto ai bambini di portare a scuola un oggetto dal quale non si separano mai e che metterebbero in valigia se dovessero essere costretti a partire per un lungo viaggio. Questo oggetto andrà a riempire una valigia vuota che noi operatori metteremo al centro del “cerchio lettura”».
«Alla lettura e al gesto del riempire la valigia con oggetti diamo il significato di “appartenenza” – hanno continuato – “identità” “cultura” di cui ogni persona è portatrice. Vorremmo che questo servisse a dire – concludono – che ogni persona ha il diritto di essere ciò che è in qualsiasi luogo della terra decida di vivere e che questo è il diritto ad esistere e di essere felici e realizzati, come insegna anche la Costituzione Italiana».
«Viaggiare senza il sogno di una vacanza per la necessità di trovare un posto migliore rispetto a quello da cui si parte,è un diritto essenziale, fin troppe volte negato – ha dichiarato la coordinatrice nazionale del progetto Ip Ip Urrà Infanzia Prima Barbara Pierro –. Guerre, cambiamenti climatici, dittature, accordi internazionali criminali, le principali cause che spingono famiglie, uomini e donne a lasciare quel poco che hanno per trovare accoglienza in posti in cui costruire la speranza di un quotidiano migliore. Non c’è futuro dignitoso, possibile per nessuno e nessuna, neanche per chi si sente “al sicuro” finché nel mondo ci saranno persone che scappano in condizioni inaccettabili, pur di trovare il proprio posto nel mondo».
«La rete di Ip Ip Urrà concretamente, ogni giorno – ha concluso Pierro – si impegna perché nessun adulto, piccolo/a, a prescindere dal colore della sua pelle, dal Paese da cui viene, da ciò in cui crede e da chi sceglie di amare, si possano sentire accolti, amati, rispettati e sostenuti nel suo percorso di vita». (rcz)