di FRANCO BARTUCCI – Confortato dal via libera dell’Aifa e del Ministero della Salute, il Rettore Nicola Leone ha lanciato un appello all’intera comunità universitaria, essendo passati oltre cinque mesi dalla somministrazione della seconda dose del vaccino, di aderire alla campagna della terza dose.
«Docenti e personale universitario hanno completato il ciclo primario di vaccinazione in ateneo nel mese di giugno e possono quindi – dice il Rettore nel suo appello – ora aderire alla somministrazione della terza dose. Possono farlo sin da subito gli over 40, mentre chi rientra nella fascia anagrafica 18-39 anni potrà prenotare e ricevere la terza dose dal primo dicembre, secondo quanto annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza».
Il rettore Nicola Leone ha ricevuto il richiamo appena entrata in vigore la circolare ministeriale che ha consentito di ridurre i tempi di somministrazione, presso l’hub vaccinale di Dattoli, a Rende.
«Invito con forza tutti i membri della comunità universitaria, vaccinabili con terza dose, ad aderire. Fare il richiamo – sottolinea il rettore Nicola Leone – è importante per tutelare se stessi e gli altri: rafforza e prolunga la risposta immunitaria dell’organismo e contribuisce a frenare la circolazione del virus, che mantiene al momento livelli ancora preoccupanti. Siamo alle soglie dell’inverno, stagione in cui, lo abbiamo visto, il virus si trasmette con maggiore facilità, perché trascorriamo molto tempo all’interno. Vaccinandoci ora, potremo trascorrere un Natale più sereno con i nostri cari».
Per facilitare la somministrazione della terza dose al personale universitario, l’Unical – grazie alla collaborazione dell’Asp di Cosenza, del direttore del distretto sanitario Valle Crati, Ottorino Zuccarelli, e del responsabile Igiene pubblica, Dario Augieri – sta valutando la possibilità di organizzare una giornata di vaccinazione, riservata all’ateneo, presso l’hub di contrada Dattoli (via Vespasiano Gonzaga, Rende).
È allo studio anche la possibilità di prevedere successivamente turni di somministrazione della terza dose dedicati agli studenti.
«L’efficacia della protezione – dice sempre il Rettore Leone – offerta dal vaccino è ormai confermata dai dati. Dati, però, che vanno letti bene, evitando di cadere in interpretazioni fuorvianti. Il confronto, infatti, tra gli effetti del Covid tra vaccinati e “no vax” non può avvenire sui numeri assoluti, ma deve tener conto del fatto che la popolazione dei vaccinati è ben maggiore di quella dei non vaccinati. Prendiamo un campione di 100 persone di cui 85 vaccinate e 15 non vaccinate. Se vi fosse un egual numero di 10 decessi tra vaccinati e “no vax” nel campione, il tasso di morte sarebbe del 67% (10 su 15) per i “no vax” e di appena il 12% (10 su 85) tra i vaccinati».
Considerando la percentuale di popolazione che si è vaccinata, i dati sui decessi negli over 80 nel mese di ottobre (fonte Iss, bollettino di sorveglianza integrata del 17 novembre 2021) mostrano che, in termini di probabilità statistica, il rischio di morte da Covid per chi non è vaccinato è enormemente più alto rispetto a chi ha ricevuto il vaccino. Ma non si tratta di un rischio doppio o triplo, che sarebbe già enorme: il rischio di morire per un “no vax” è 6 volte maggiore rispetto a chi è vaccinato, addirittura 9 volte maggiore di chi è vaccinato da meno di sei mesi.
Con la somministrazione della dose di richiamo viene inoltre rilasciato un nuovo Green Pass. Entro 48 ore dalla vaccinazione si riceverà un nuovo Authcode, che permetterà di generare la certificazione.
Il nuovo Green Pass andrà poi caricato sulla piattaforma Smart Campus dell’Università della Calabria. (fb)